La Formula 1 guarda a nuovi mercati. La strada tracciata dalla proprietà statunitense Liberty Media è chiara, e punta ad un internazionalizzazione sempre più marcata del calendario.
In quest’ottica, la Thailandia sta facendo passi concreti per assicurarsi un Gran Premio da organizzare nella capitale Bangkok a partire dal 2028, con le negoziazioni che stanno entrando nel vivo.
F1 Thailandia: interlocuzioni in corso
Le interlocuzioni ai massimi livelli sono già partite, con il primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra, che ha incontrato il ceo della Formula 1, Stefano Domenicali, in un vertice durante il quale è stato concordato l’avvio di uno studio di fattibilità.
Il governo thailandese considera questa operazione un investimento strategico, capace di migliorare le infrastrutture di Bangkok, attrarre un turismo di fascia alta e generare nuove opportunità di lavoro.
I benefici di un evento di tale risonanza internazionale, da esplorare ulteriormente con lo studio di fattibilità, sarebbero molteplici: dall’impulso allo sviluppo di nuove tecnologie all’impatto economico per il paese, passando per il miglioramento dell’immagine della Thailandia a livello internazionale.
F1 Thailandia: il nodo del calendario
Attualmente, la Formula 1 conta un calendario di 24 gare, ovvero il massimo storico toccato dal mondiale. Questo numero è difficilmente rivisitabile al rialzo per non congestionare troppo una stagione già densa di impegni.
La soluzione potrebbe essere quella dell’estensione della politica delle rotazioni, inaugurata con il rinnovo dello storico GP del Belgio, che ha recentemente strappato un prolungamento fino al 2031, rinunciando tuttavia a due anni nell’arco di tempo concordato.
Nel palinsesto spiccano quattro appuntamenti già presenti nella regione asiatica. Tra questi, il Gran Premio di Singapore rappresenta il riferimento principale per le gare cittadine nel Sud-est asiatico.
F1 Thailandia: l’esperienza maturata in MotoGP
Allo stesso tempo, la Thailandia ha già esperienza nell’organizzazione di eventi motoristici di alto livello: il paese ospita infatti una tappa del Campionato del Mondo di MotoGP nel circuito internazionale di Buriram, una pista omologata dalla FIA.
Tuttavia, il progetto della Formula 1 prevederebbe la realizzazione di un tracciato ad hoc, un circuito urbano situato nella capitale Bangkok, che potrebbe offrire uno spettacolo unico e attrarre spettatori da tutto il mondo.
In seguito all’incontro con Domenicali, il primo ministro Shinawatra ha espresso entusiasmo per il progetto, sottolineando come l’organizzazione di un Gran Premio di Formula 1 potrebbe portare numerosi vantaggi al paese.
In un post pubblicato sulla piattaforma X, ha dichiarato: «Abbiamo avuto l’opportunità di discutere della possibilità che la Thailandia ospiti una gara di Formula 1, un evento sportivo di grande prestigio con milioni di appassionati in tutto il mondo».
Il mercato del sud-est asiatico: un interesse crescente per il Circus
L’interesse per la Formula 1 nella regione del Sud-est asiatico è in crescita, come dimostra l’accordo per i diritti televisivi siglato con BeIn Sports. Dal 2023, il network qatariota trasmette tutte le gare del campionato in dieci paesi della regione.
BeIn Sports, che ha sostituito Fox Sports Asia come broadcaster ufficiale della competizione, sta garantendo una crescente diffusione del campionato in un mercato in continua espansione.
Se lo studio di fattibilità darà esito positivo, la Thailandia potrebbe ufficialmente entrare nel calendario della Formula 1 a partire dal 2028 con un circuito cittadino a Bangkok, un’ipotesi che costituirebbe un’aggiunta affascinante al campionato.
L’idea di una gara nelle strade della capitale thailandese aumenterebbe la presenza della Formula 1 nel Sud-est asiatico consolidando l’attrattiva del paese come destinazione per eventi sportivi internazionali.