Un movimento di eccellenza. La pallavolo maschile chiude un’altra stagione che registra numeri importanti sul fronte interno e protagonismo dei club italiani sulla scena europeo, segnali della solidità e competitività del modello italiano.
«È stata una grande annata. Abbiamo battuto il record di presenze sugli spalti in regular season e playoff – sottolinea al Corriere dello Sport Massimo Righi, presidente e ad della Lega pallavolo maschile –, segnale di un campionato vivo, che interessa. E questo nonostante non ci sia stata la spinta di una medaglia azzurra».
Righi volley maschile: le chiavi del successo
Tra le chiavi del successo secondo il dirigente sta facendo la differenza la nuova linea verde portata avanti dalle società sul mercato, una filosofia che paga a livello di risultati e consente di offrire nuovi talenti alla Nazionale.
«Merito del grande lavoro portato avanti da club, soprattutto sui giovani. Probabilmente è figlio della forza economica di alcuni nuovi campionati come quello turco e giapponese con risorse economiche difficili da contrastare. E ora ce ne abbiamo tanti in SuperLega come si comincia a vedere anche in Nazionale».
Si tratta di un approccio sempre più diffuso tra le squadre, che pur nel rispetto delle loro peculiarità cercano sempre di più di costruirsi il futuro in casa, un modello sostenibile per le casse e vincente.
«Ci sono società come Cisterna che stanno investendo molto sui giovani italiani, ma anche stranieri. E non è un fenomeno isolato. Piacenza con Porro-Bovolenta, nuova diagonale titolare, Civitanova che i giovani li ha già lanciati quest’anno, il vivaio di Trento brava a sfornarne in quantità industriale.Mentre mi auguro che Perugia, vincitrice della sua prima Champions League, continui a mettere risorse sul settore giovanile».
Righi volley maschile: il supporto della FIPAV
Nel perseguimento di questa direzione è stato cruciale l’impulso della Federazione, che lavorando di concerto con la lega ha stanziato risorse importanti per lo sviluppo di futuri protagonisti in campionato e con la maglia azzurra.
«L’anno scorso temevo una marcia indietro di qualcuno, invece devo dire che anche grazie all’accordo con la Fipav che ha investito 200mila euro su un gruppo di più di 20 ragazzi di interesse – a patto giochino il 70% delle azioni delle rispettive partite – molti si sono sentiti stimolati. Insomma, il talento c’è: tecnicamente il futuro è assicurato».
Dietro alle società di vertice anche la Serie A2 è in rampa di lancio, con progetti ambiziosi che rendono la competizione affascinante e infiammano la lotto per il raggiungimento della massima divisione.
«Si sta preparando una serie cadetta di alto livello. Taranto, Prato Pordenone, Siena, Aversa, Brescia, Ravenna, Sorrento e Pineto, forse ne dimentico qualcuna, stanno allestendo squadre molto interessanti. E il mio sogno resta quello di avere un’A2 a 20 squadre con 2 conference da 10».
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Righi volley maschile: la commercializzazione del prodotto
Contemporaneamente si lavora verso la commercializzazione del prodotto, con l’internazionalizzazione come ambito di sviluppo cruciale che va accompagnata ad una pervasiva strategia digitale.
«Con Volleyball World abbiamo esteso i diritti tv per l’Italia da 5 a 10 anni e firmato un accordo decennale per quelli per l’estero e il betting. Siamo garantiti fino al 2034/35. Ma non basta. Adesso, infatti, lavoreremo per mettere a punto un progetto di comunicazione capace di sfruttare commercialmente i social».
A livello di iniziative concrete, gli sforzi sono concentrati sul valorizzare l’appeal del campionato in termini di immagine, rendendolo sempre più riconoscibile sia dentro che fuori dai campi da gioco.
«A breve presenteremo il nuovo logo di Lega e di Superlega – sarà quello valorizzabile a livello internazionale -. E, sempre a livello di immagine, stiamo per uniformare il nuovo lay out dei campi di gioco che saranno simili a quelli che si vedono in VNL, anche se estremamente personalizzati in modo da renderli immediatamente riconoscibili, unici al mondo».
La sede della prossima Supercoppa e la quarta squadra in Champions League
Guardando alla stagione in partenza, non è ancora stato deciso dove si giocherà la prossima Supercoppa: da anni c’è l’ambizione di portare all’estero un evento che ha generato l’interesse di svariati paesi. Si era profilato un derby tra stati del Golfo che ora sembra avere un chiaro Paese in pole position.
«Non c’è ancora nulla di definitivo, ma è risaputo che siamo vicini a chiudere per portarla in Arabia Saudia, probabilmente a Gedda, sempre che la situazione internazionale non peggiori. E c’è anche un piano B».
Infine, una chiosa riguardo alla possibilità che una quarta squadra italiana in Champions League si aggiunga tramite invito alle tre qualificate sul campo, ovvero la campione in carica Perugia insieme a Trento e Civitanova, con Piacenza in prima linea per completare il quartetto.
«Sì, per il prossimo anno la Cev ha messo a disposizione 3 wild card che prima o poi garantiranno il ritorno delle squadre russe nelle Coppe. E penso che non possano darle a club senza potenziale...».