Un anno intero da numero 1 al mondo. Esattamente 52 settimane fa, proprio mentre si correva sulla terra rossa di Parigi, per il Roland Garros, Jannik Sinner diventava il primo italiano a raggiungere la prima posizione del ranking Atp. Oggi, sempre a Parigi, una nuova consacrazione, con il risultato che lo porta a essere il quinto giocatore nell’era Open a trascorre un intero anno solare in vetta al mondo dalla prima volta in cui ha raggiunto il primato.
Davanti a lui, in questa speciale classifica, ci sono mostri sacri come Roger Federer (237 settimane consecutive), Jimmy Connors (160), Lleyton Hewitt (75) e Novak Djokovic (53), che verrà eguagliato lunedì, al termine del Roland Garros, quando la nuova classifica sarà ufficiale.
Una leadership che vale milioni
Il dominio di Jannik Sinner non si misura solo nei titoli, ma anche nel valore economico che genera. Dal punto di vista dei premi, l’azzurro ha già superato oltre 42 milioni di dollari in carriera in prize money ed è in assoluto l’italiano con i maggiori guadagni sul campo nella storia
I 37, 2 milioni di premi incassati, a cui si aggiungono 5,7 milioni per il torneo esibizione di Riad (per un totale di oltre 42 quindi) collocano Sinner al decimo posto assoluto nella classifica all time dei tennisti che hanno guadagnato di più in carriera.
C’è poi il capitolo sponsor, con brand che spaziano in vari settori ma che sono accomunati da una riconoscibilità unica.
Da Rolex a Gucci da Lavazza ad Alfa Romeo e De Cecco, sino ad arrivare a Fastweb, Technogym e Panini, senza dimenticare la partnership decennale con Nike che vale oltre 150 milioni di dollari.
Complessivamente la schiera di partner dovrebbe far guadagnare al fuoriclasse altotesino oltre 43 milioni di dollari annui.
Sinner 52 settimane numero 1: l’effetto sull’Italia
Il successo di Sinner non si riflette solo sul suo conto corrente. Il suo primato sta influenzando l’intero ecosistema del tennis italiano. Negli ultimi 12 mesi la FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) ha registrato un incremento del 18% dei tesserati, mentre gli ascolti televisivi degli eventi tennistici su Sky, Rai e Eurosport hanno raggiunto record storici.
Le vendite dei biglietti per gli Internazionali BNL d’Italia e per le ATP Finals di Torino che resteranno in Italia, alternando le sedi fino al 2030, hanno beneficiato di un effetto traino che ha trasformato Sinner in un asset anche per il turismo sportivo.
A questo si aggiunge la crescente esposizione mediatica del tennis italiano nei mercati esteri. Il nome di Sinner è ormai familiare anche nei palinsesti sportivi americani e asiatici, consolidando la sua figura come ambasciatore del “Made in Italy” sportivo a livello globale.
Roland Garros e oltre: la sfida continua
Il campo intanto conferma la leadership del numero 1. A Parigi, Sinner ha conquistato l’accesso ai quarti di finale battendo nettamente il russo Andrey Rublev (6-1, 6-3, 6-4).
Domani affronterà il kazako Aleksandr Bublik in una sfida che rappresenta un’ulteriore tappa del suo percorso di maturazione.
Nel frattempo, si stanno delineando anche gli altri avversari per il cammino verso il round finale di Parigi. Alexander Zverev ha stacato il pass per i quarti con la vittoria a tavolino su Griekspoor (problemi fisici per l’olandese), mentre Djokovic ha dominato contro Norrie e incontrerà proprio il tedesco Zverev nei quarti. In campo oggi anche l’altra stella del firmamento italiano, Lorenzo Musetti, che sfiderà Frances Tiafoe per un posto tra i migliori otto mentre, in serata, Carlos Alcaraz affronterà Tommy Paul.
Con 52 settimane da numero 1, Jannik Sinner entra in una dimensione che va oltre lo sport. È un’icona, un brand, un patrimonio per il tennis e per l’Italia intera. La sua traiettoria ricorda quella dei grandi campioni capaci di unire successi sportivi e rilevanza economica, come Federer o Nadal. Ma il percorso è solo all’inizio: tra obiettivi a cinque cerchi, Slam da conquistare e nuovi mercati da esplorare, il potenziale di crescita di Sinner — tecnico, commerciale e istituzionale — è ancora tutto da scrivere.