America’s Cup 2027: poteri straordinari al sindaco di Napoli

L’America’s Cup 2027 sarà un volano per Napoli: il sindaco Manfredi ottiene poteri speciali e 1,5 miliardi di investimenti pubblici per il territorio.

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Sport e territorio
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Un investimento da 1,5 miliardi, poteri commissariali straordinari e un’impronta destinata a cambiare per sempre il rapporto tra Napoli e il suo mare. L’America’s Cup, in programma nella primavera del 2027, sarà molto più di un grande evento sportivo: rappresenterà una leva strategica per la rigenerazione urbana e infrastrutturale dell’intera fascia costiera cittadina.

Si attende a giorni il Decreto in Gazzetta Ufficiale, che dovrebbe prevedere la nomina  del sindaco Gaetano Manfredi come Commissario straordinario. Da quel momento, scatteranno le deleghe speciali su oltre 20 chilometri di linea costiera e zone in fase di riqualificazione urbana.

Infrastrutture e rigenerazione: l’eredità dell’America’s Cup

L’accordo tra Governo e Comune prevede una gestione integrata e accelerata degli interventi, inclusi i nuovi attracchi al Molo San Vincenzo, le opere marittime nella Colmata di Bagnoli e la riqualificazione dell’ex Italsider. A Napoli resteranno anche tutte le infrastrutture legate all’evento: hangar, basi operative, pontili, e strutture di accoglienza, con impatti diretti su mobilità, turismo e servizi locali.

Ma l’ambizione va oltre il solo evento. Il Comune punta a restituire il mare ai cittadini, attraverso l’attuazione del Piano urbanistico approvato a febbraio, che prevede: individuare possibili accessi pubblici lungo la costa di Posillipo e fino a San Giovanni; mantenimento e miglioramento della qualità del mare cittadino; valorizzazione e incrementi dell’offerta balneare e turistica anche attraverso la progettazione e la realizzazione di piattaforme lignee su tutte le scogliere (attualmente sotto esame della Soprintendenza).

Governance e tempistiche: si accelera

La portata dell’evento fa sì che si attui il modello Giubileo: una struttura commissariale con possibili sub-commissari e un cronoprogramma serrato. Entro 10 mesi, molte delle infrastrutture dovranno essere operative per accogliere team e organizzatori che arriveranno già nella primavera 2026. Ecco perciò che si procede subito con le opere e gli atti amministrativi.

Incluse assunzioni, a tempo determinato, per gestire e accelerare gare d’appalto e cantieri, oltre che potenziare il corpo dei vigili urbani.

Le richieste del team neozelandese – detentore dell’America’s Cup – sono state chiare: tempi certi, procedure snelle, garanzie operative. Il Governo italiano, con in prima linea la Premier Giorgia Meloni, ha accolto l’impegno, stanziando fondi e risorse straordinarie per assicurare l’esito positivo dell’operazione.

Un evento dal valore internazionale

Il confronto è con il Giubileo non solo per la governance, ma anche per l’impatto sull’immagine del Paese. L’America’s Cup sarà una vetrina globale, capace di coinvolgere territori oltre i confini cittadini: dai Campi Flegrei – dove si interverrà anche contro il rischio bradisismo – fino a Capri, Sorrento e Pompei.

Sport e Salute, l’agenzia governativa per la promozione dello sport, supporterà l’organizzazione sotto il profilo tecnico e finanziario. E non è escluso che la presentazione ufficiale dell’evento avvenga proprio a Napoli, con la partecipazione della Presidente del Consiglio.

Per questo motivo, contatti quotidiani sono in corso tra Manfredi e l’esecutivo. Entro fine mese, così trapela secondo Il Mattino, è previsto un incontro tra il sindaco, la Premier Meloni e una delegazione ministeriale. Obiettivo: definire la roadmap politica e finanziaria dell’evento.

In città si respira un cauto ottimismo. L’America’s Cup, da evento velico d’élite, si prepara a diventare motore di sviluppo urbano, volano per l’economia locale e simbolo di una Napoli proiettata verso il futuro.

 

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