La società Napoli Basket cambia proprietà e parla americano. A guidare la nuova era è l’imprenditore italo-statunitense Matt Rizzetta, che ha ufficialmente acquisito il 67% delle quote del club partenopeo tramite la sua holding Napoli Basketball USA LLC, come confermato dal documento depositato presso la Camera di Commercio di Napoli lo scorso 9 maggio.
Il restante 33% resterà in mano a Federico Grassi, ex presidente e ora socio di minoranza, che cede la guida del club allo stesso Rizzetta.
La valutazione dell’operazione si aggira attorno ai 2 milioni di euro, secondo fonti vicine all’accordo, che include anche una ricapitalizzazione per coprire parte del debito pregresso e rilanciare le ambizioni sportive e strutturali della società.
I numeri dell’operazione
L’ingresso di Rizzetta e del suo team nella società Napoli Basket ha previsto un investimento iniziale che comprende:
- l’acquisto delle quote degli ex soci Amoroso e Tavassi;
- un piano di rafforzamento gestionale e tecnico;
- la predisposizione di un progetto di medio termine per la costruzione o ristrutturazione di un nuovo palasport cittadino.
Il pacchetto di controllo, stimato attorno ai 1,3 milioni di euro, è stato accompagnato da un impegno economico aggiuntivo di circa 700mila euro per la gestione della prossima stagione sportiva. Parte dei fondi sarà destinata al rafforzamento della squadra e allo sviluppo del settore giovanile. Il valore complessivo dell’operazione, tra acquisizione e piani di investimento, potrebbe superare i 3 milioni di euro entro il 2026.
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Chi è Matt Rizzetta
Rizzetta, 42 anni, è fondatore e CEO del gruppo North Sixth Group, una holding con sede a New York attiva in ambiti strategici come media, sport, marketing e intrattenimento. È già noto in Italia per la proprietà del Campobasso Calcio (Serie C) e della Res Roma VIII, club femminile di Serie B. Inoltre, è presidente del Brooklyn FC, squadra femminile militante nella USL Super League americana.
La scelta di investire a Napoli non è casuale. «Qui abbiamo preso una squadra di Serie A in una delle città più importanti d’Europa – ha dichiarato Rizzetta intervistato da Il Mattino – con un potenziale attrattivo immenso anche per il mercato americano, grazie alla presenza di milioni di italo-americani legati sentimentalmente all’Italia e al Sud».
L’idea è chiara: creare un ponte stabile tra Napoli e New York, con un piano di sviluppo sostenibile che punta su merchandising, marketing territoriale e intrattenimento.
Doyle in cordata, trattative in corso per Shaq
Accanto a Rizzetta figurano Daniel Doyle e Nicola Cirrincione. Mentre quest’ultimo è l’attuale vicepresidente del Campobasso, il primo è un imprenditore statunitense con radici campane e background familiare nel mondo della pallacanestro. Suo padre ha militato infatti nei Detroit Pistons negli anni Sessanta. Doyle sarà parte integrante della strategia di rilancio sportivo e manageriale.
Le indiscrezioni più suggestive, riportate da Il Mattino, coinvolgono invece Shaquille O’Neal, leggenda NBA da oltre 500 milioni di patrimonio netto, oggi imprenditore e volto mediatico di riferimento negli Stati Uniti. Secondo fonti interne, O’Neal sarebbe in trattativa per entrare nella compagine societaria come investitore di minoranza e ambassador del brand Napoli Basket.
La società ha però smentito ufficialmente il coinvolgimento diretto dell’ex campione tramite un comunicato stampa del 10 maggio, pur non negando l’esistenza di contatti informali in corso. Le trattative però sono tuttora in corso. Rizzetta, interpellato in merito, ha preferito non sbilanciarsi, lasciando intendere che novità potrebbero arrivare a breve.
L’eventuale coinvolgimento di O’Neal, che in passato è stato azionista dei Sacramento Kings e ha investimenti milionari in settori come food, sicurezza, tecnologia e fitness, rappresenterebbe un colpo d’immagine senza precedenti per il basket italiano.
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Restyling gestionale e obiettivi sportivi
Una mossa che si integrerebbe con il profondo restyling gestionale e comunicativo che verrà apportato al Napoli Basket. In programma:
- il rinnovo della governance societaria;
- l’introduzione di nuove figure manageriali, tra cui un general manager statunitense e un direttore sportivo ex NBA (il nome è ancora riservato);
- una strategia commerciale che punta sul merchandising e sul legame con la diaspora napoletana negli USA.
A livello sportivo, l’obiettivo dichiarato è l’ingresso nei playoff già dalla stagione 2025/26, con successivo approdo alle competizioni europee nel giro di due anni. In parallelo si lavorerà al potenziamento delle strutture e alla valorizzazione dei talenti italiani, mantenendo alcuni punti fermi del roster attuale come Pullen e Zubcic.
In un momento storico in cui la sostenibilità economica dello sport italiano è sempre più centrale, l’operazione Rizzetta segna un cambio di passo significativo. L’eventuale approdo di Shaquille O’Neal, se confermato, potrebbe fare da catalizzatore non solo per l’espansione mediatica del club, ma per il rilancio strutturale dell’intera Serie A di basket.