Rivoluzione finanziaria in atto nel mondo del ciclismo. L’ingresso dei fondi di private equity tra i principali investitori delle squadre World Tour segna un cambio di passo epocale per questo sport, storicamente legato a sponsor industriali o locali.
Il caso che fa da apripista è quello della Movistar, la storica formazione spagnola di proprietà di Abarca Sports, che ha ceduto il 43% delle proprie quote a Quantum Pacific Management, fondo guidato dal miliardario israeliano Idan Ofer, già noto nel calcio per le sue partecipazioni nell’Atlético Madrid, riporta Il Sole 24 Ore.
Contestualmente, Eastern Pacific Shipping (EPS) – affiliata a Quantum – ha stretto un accordo di sponsorship con il team iberico, che vedrà il proprio logo comparire sulle maglie delle formazioni maschile e femminile, affiancando il main sponsor Movistar (Telefónica), già confermato fino al 2029.
Ciclismo fondi: la nuova frontiera per il private equity
Questa operazione ha innescato una forte attenzione da parte di altri investitori istituzionali, con indiscrezioni che parlano di contatti già in corso tra fondi e team professionistici, anche italiani.
Tra questi, secondo quanto riportato da Sport24, Polti VisitMalta sarebbe finito nel mirino di alcuni intermediari finanziari, sulla scia dell’interesse crescente verso squadre emergenti ma ben strutturate.
Fondato da Alberto Contador e Ivan Basso, il team ha compiuto un salto di qualità nelle ultime stagioni, rafforzandosi sul piano commerciale e gestionale, dove conta sul supporto degli sponsor tradizionali come Polti, Kometa, Carpisa e Yamamay.
Ciclismo fondi: l’appeal di Polti VisitMalta
Nel 2024 è arrivato anche il sostegno di Fineco, confermando un appeal crescente tra brand di alto profilo. Secondo fonti vicine al team, sarebbero in trattativa almeno altri tre sponsor per apparire sulla maglia.
Ma ciò che rende particolarmente appetibile PoltiVisitMalta agli occhi dei fondi è il modello imprenditoriale che affianca l’attività sportiva: una società di hospitality che durante il Giro ospiterà oltre 350 persone e Aurum, produttore di bici ad alte prestazioni, che in soli quattro anni ha già sfiorato i 10 milioni di fatturato.
Una sinergia tra brand che rispecchia perfettamente i criteri valutativi dei fondi, sempre più interessati a operazioni “verticali” che combinino la dimensione sportiva con prodotti di eccellenza e media exposure.
I numeri del ciclismo: budget e investimenti in crescita
Del resto, il ciclismo sta diventando terreno fertile per i grandi capitali: con 250 giorni di gara all’anno in oltre 30 paesi e un pubblico che assiste gratuitamente lungo i percorsi, la visibilità per gli sponsor è capillare e difficilmente eguagliabile in altri sport.
Inoltre, la possibilità di personalizzare le divise dei team in base ai mercati strategici delle aziende partecipate rende il ciclismo una piattaforma estremamente flessibile per i portafogli multi-settoriali dei fondi.
L’operazione Movistar è pronta a dare il via ad un effetto a catena: con budget medi cresciuti da 20 a 32 milioni in quattro anni e investimenti complessivi da 570 milioni di euro nel 2025 per le 18 squadre World Tour, l’ingresso massiccio del private equity sembra destinato a cambiare i connotati dello sport a pedali. E Polti VisitMalta potrebbe essere la prossima pedina di questa nuova scacchiera globale.