Sticchi Damiani perde il primo round in tribunale. Il TAR del Lazio ha infatti respinto la richiesta di sospensione cautelare avanzata dall’ex presidente contro il decreto del 21 febbraio con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ne aveva disposto la decadenza dalla carica di presidente pro tempore dell’Automobile Club d’Italia (ACI).
Contestualmente, lo stesso provvedimento aveva stabilito il commissariamento dell’ente, di cui successivamente è stata affidata la reggenza al generale Tullio Del Sette in qualità di commissario straordinario.
Sticchi Damiani tribunale: quarto mandato illegittimo per il TAR
Nel rigettare l’istanza, il TAR ha sottolineato come la normativa preveda un massimo di due riconferme per i presidenti degli enti pubblici. Secondo i giudici, la quarta nomina consecutiva è ritenuta quindi non conforme alla legge.
La difesa dell’ex presidente, che sosteneva la legittimità del proprio mandato in corso fino a ottobre 2025, non ha convinto il collegio, che ha escluso la solidità delle pretese nella fase preliminare.
“Non emergono profili di fondatezza nella formulata istanza cautelare”, si legge nell’ordinanza, che conferma la piena titolarità del governo a intervenire sulla governance dell’ACI in base alle normative vigenti.
Sticchi Damiani tribunale: soddisfazione del governo
Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha commentato con soddisfazione la decisione del TAR, evidenziando come l’ordinanza contribuisca a ristabilire un quadro di stabilità all’interno dell’ente:
«Questa ordinanza consente a una istituzione come Automobile Club d’Italia – che proprio quest’anno compie 120 anni – di condurre in un clima di maggiori certezze, azioni e attività importanti non solo dal punto di vista politico ma anche da quello etico e sportivo».
Nel frattempo, Tullio Del Sette ha ricevuto pieni poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione per traghettare l’ente verso nuove elezioni, fissate per il 9 luglio (prima convocazione) e il 10 luglio (seconda convocazione).
I presupposti giuridici della decisione governativa
Angelo Sticchi Damiani era alla guida dell’ACI da 14 anni. La sua quarta elezione, avvenuta nell’ottobre 2021, è stata giudicata in contrasto con il limite massimo di tre mandati previsto dal decreto-legge n. 208/2024.
Il provvedimento legislativo è stato ritenuto applicabile agli enti pubblici con funzione di federazione sportiva. Da qui la decisione del governo di dichiararne la decadenza e di avviare un commissariamento a termine.
Il ricorso d’urgenza presentato da Sticchi Damiani contro la Presidenza del Consiglio è quindi il primo atto di una battaglia legale che potrebbe proseguire sul piano giurisdizionale, ma che intanto non ostacola l’attuale gestione commissariale.