Fase clou per le elezioni del Coni. La data chiave è il 14 aprile, quando l’attuale numero uno, Giovanni Malagò, scioglierà le riserve e annuncerà la sua decisione rispetto ad un eventuale prosieguo al vertice del movimento olimpico italiano.
L’occasione per comunicare i prossimi passi, ha annunciato lui stesso al termine dell’ultima giunta del 14 marzo, sarà quella della prossima riunione dell’organo esecutivo del CONI: «Non ho ancora deciso, ma alla prossima giunta del 14 aprile darò una risposta».
Malagò CONI: i candidati emersi
Malagò rivendica per sé lo stesso trattamento riservato ai presidenti delle federazioni, i quali, grazie a una modifica normativa, possono essere rieletti per un quarto mandato se ottengono almeno i due terzi dei voti alla prima votazione, riporta ItaliaOggi.
Le ipotesi in campo sono tre: il rispetto della normativa vigente, una modifica in extremis della norma che impedisce la candidatura o una proroga fino ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina, ipotesi ritenuta improbabile da fonti federali.
Nel frattempo, sono già emersi tre candidati ufficiali: Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Canoa e Kayak; Ettore Thermes, ex velista; e Luca Pancalli, presidente del Cip.
Malagò CONI: la conta dei voti
Negli ultimi giorni si sono aggiunti i nomi di Franco Carraro e Gianni Petrucci. Le candidature vanno presentate entro il 5 giugno, mentre le elezioni sono fissate per il 26 dello stesso mese.
Attualmente, il numero totale dei voti disponibili è 81, anche se il dato potrebbe variare. Il nuovo presidente designato dell’Aeroclub Italia, Stefano Arcifa, avrà diritto di voto solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di nomina.
Per quanto riguarda Aci e Tiro a Segno, le altre due federazioni che sono anche enti pubblici, queste non potranno votare poiché commissariate, come previsto dall’art. 28, comma 4, della Carta Olimpica.
La posizione del governo e il ruolo a capo della Fondazione
Sul rinnovo di Malagò non sembrano esserci margini politici. Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha ribadito più volte che «Malagò finisce con questo mandato. Non c’è il rinnovo perché la legge non lo prevede».
Tuttavia, a prescindere dall’esito della partita, il ministro ha garantito che manterrà la presidenza della Fondazione Milano Cortina, rimanendo comunque in prima linea rispetto all’organizzazione dei Giochi Invernali.