La bike economy cresce del 50% dal 2018 al 2023. È questo il tasso di sviluppo sperimentato dal settore secondo i dati dell’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, per un’industria che ha raggiunto un fatturato di 2,7 miliardi di euro.
Nonostante la frenata avvenuta nel 2024, le cifre si prospettano positive anche per il 2025, come evidenzia il vicesegretario generale della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, Sergio Rossi.
«Il 2024 ha visto un rallentamento della vendita delle biciclette, anche se era un dato che ci aspettavamo, dopo l’exploit che il comparto ha avuto nel post pandemia – ha dichiarato a L’Economia del Corriere della Sera -. Un trend che non mette in difficoltà il settore: le previsioni per il futuro continuano a essere molto favorevoli, sia considerando l’interesse a livello nazionale, sia quello dimostrato dalle politiche europee in merito».
Bike economy – Gli effetti sull’occupazione e il saldo commerciale
La vivacità economica del settore e l’outlook positivo per il futuro ha importanti ricadute anche sul fronte dell’occupazione, con un aumento del 16% degli addetti tra il 2022 e il 2024 che ha portato la forza lavoro a raggiungere le 17.600 unità.
Parallelamente, il saldo commerciale del comparto contribuisce in maniera significativa: l’export, trainato da componenti quali pedali, manubri e cambi, ha prodotto un surplus di 75 milioni di euro.
In particolare, le biciclette di design, le mountain bike e le cargo bike, sempre più richieste sia in Italia che all’estero, hanno consolidato il ruolo di leadership del Made in Italy.

Biciclette, mercato in espansione: fatturato quasi raddoppiato entro il 2030
Bike economy – I fattori di crescita: sostenibilità, sport e turismo
Diverse dinamiche alimentano la crescita del settore. L’interesse verso la sostenibilità ambientale e la promozione di stili di vita salutari hanno incentivato l’uso della bicicletta come alternativa ecologica e salutare all’automobile.
A ciò si aggiungono le politiche di pedonalizzazione urbana, la creazione di nuove piste ciclabili e la diffusione di servizi di sharing, soprattutto per le biciclette a pedalata assistita, che continuano a riscuotere grande successo.
In tal senso, si assiste ad una continua crescita dei percorsi dedicati ai ciclisti in Italia: secondo le rilevazioni di Banca Ifis, il Belpaese dispone attualmente di oltre 90mila chilometri di strade percorribili sul mezzo a due ruote.
Anche il turismo ciclistico ha avuto un ruolo centrale, con un focus sul cosiddetto turismo lento, che valorizza aree extraurbane, attirando visitatori con un’elevata capacità di spesa.
«Sicuramente entrano in gioco le abitudini del singolo, che sceglie uno strumento alternativo all’autovettura come motivo per fare sport o per impattare meno sull’ambiente – spiega Rossi -. Ma a fare la differenza sono soprattutto gli incentivi alla pedonalizzazione nelle città, la messa in opera di nuove piste ciclabili e l’aumento dei servizi di sharing che hanno reso popolarissime le bici con la pedalata assistita. Inoltre, il fatto che andare in bicicletta faccia bene alla salute non solo attira l’interesse degli sportivi, ma anche di un turismo lento, che fa scoprire aree al di fuori della città e coinvolge turisti con una buona capacità di spesa».

La crescita del cicloturismo italiano: spesa sul territorio da 9,4 miliardi
Bike economy – Il ruolo della Lombardia
La Lombardia, e in particolare le province di Milano, Monza e Lodi, si conferma un polo di eccellenza per il settore. Con circa 19 mila chilometri di percorsi ciclabili, la regione ospita il 10% del fatturato complessivo italiano del comparto e oltre 250 imprese attive.
Tuttavia, emerge la necessità di potenziare le strutture ricettive per il cicloturismo: grazie al bando «Turismo in bici» promosso dalla Camera di Commercio, nel 2023 sono state create 20 nuove strutture attrezzate, che si aggiungono alle 90 già esistenti.

Ciclismo e sostenibilità: una pedalata alla volta, per uno sport immerso nella natura
Tra incentivi e innovazione: le direttrici per il futuro
Allo stesso tempo, alla diffusione sempre maggiore del fenomeno contribuiscono le iniziative per incentivare l’utilizzo delle biciclette, che coinvolgono anche il tessuto imprenditoriale.
Il bando «Bike to work e city logistics» promosso dalla Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi ha riscosso forte successo, come testimonia il rapido esaurimento dello stanziamento iniziale di 250mila euro, terminati nel corso di due mesi.
L’obiettivo, confermato per il 2025 in cui è prevista una riedizione, è quello di supportare l’uso delle due ruote per i tragitti casa-lavoro dei dipendenti e per la logistica aziendale, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese artigiane.
Inoltre, per promuovere l’innovazione nella filiera, la Camera di Commercio ha investito 1,5 milioni di euro in contributi a fondo perduto, sostenendo lo sviluppo e il testing di 24 soluzioni innovative mirate al miglioramento di prodotti e processi produttivi.
La bike economy italiana si afferma non solo come un fenomeno economico, ma come modello di sviluppo che integra sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio, offrendo opportunità significative per ripensare la mobilità.