Malagò: «Lo sport ha bisogno che la politica faccia la sua parte sulle infrastrutture»

Intervenuto agli “Stati generali del calcio”, il presidente del CONI accelera sul fronte stadi e impianti sportivi, sottolineando la mancanza di progettazione se non nei casi di «Olimpiade, Mondiale o Europeo».

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STATI GENERALI DEL CALCIO
Image credit: Giancarlo Gobbi - GMT

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, spinge l’acceleratore sulle infrastrutture sportive del Paese, con un’attenzione particolare a stadi, palazzi dello sport e impianti per eventi di rilievo.

Intervenendo a Bologna, nell’Aula Magna universitaria, durante gli “Stati generali del calcio”, Malagò ha espresso la necessità di una stretta collaborazione tra il mondo sportivo e le istituzioni politiche per portare avanti i progetti infrastrutturali:

«Noi lavoriamo con il ministero delle Infrastrutture per costruire le opere. Da diversi mesi a questa parte le cose sono cambiate in meglio, senza di loro siamo impossibilitati a fare al meglio il nostro lavoro. Lo sport ha assolutamente bisogno che la politica, il Governo, facciano la loro parte. Ci sono sempre i confini tra mondo della politica e mondo dello sport. Ma noi dobbiamo portare nel nostro Paese i grandi eventi sportivi. E dobbiamo formare una classe dirigente che abbia competenze in queste materie», ha evidenziato il numero uno CONI.

Malagò sottolinea quanto il supporto del Governo sia indispensabile per superare le sfide burocratiche che spesso ostacolano la realizzazione di infrastrutture sportive, evidenziando che senza il sostegno politico, risulta difficile portare avanti progetti importanti. Ha poi ricordato come in Italia, senza grandi eventi come Olimpiadi, Mondiali o Europei, raramente si realizzino nuovi impianti sportivi:

«Salvo pochissimi casi, se non c’è stata un’Olimpiade, un Mondiale o un Europeo non si sono fatti gli stadi. E purtroppo non si sono fatti neanche i palazzi dello sport. Molto semplice, già conosciamo le difficoltà burocratiche delle infrastrutture sportive, con ognuna delle parti coinvolte che deve essere convinta dal primo all’ultimo giorno. Ma se l’iter dura decenni, le società e le proprietà cambiano e tutto diventa più complicato».

Malagò infrastrutture sport – La data di scadenza imposta dai grandi eventi

Secondo Malagò, ospitare grandi eventi come le Olimpiadi rappresenta un’opportunità unica, poiché tali eventi impongono una data di scadenza precisa per completare le opere, incentivando così un’accelerazione nei lavori: «Nessuno regala niente a nessuno, ma c’è una cosa certa: c’è la matematica obbligatorietà di una data».

Il discorso si è concluso con un riferimento al “libro bianco dello sport”, un’iniziativa mirata a definire strategie e obiettivi per il futuro dello sport italiano:

«Questa è una occasione importate, da tempo pensavo ad una opportunità per confrontarci e sentire le idee e le opinioni, per trovare la soluzione dei problemi che conosciamo. È una conferenza sugli Stati generali del calcio da cui nascerà un libro bianco. Le parti non sempre sono d’accordo sul calcio, ma da oggi si creano i presupposti per una prospettiva propositiva nel mondo del calcio».

L’obiettivo di Malagò e del CONI è chiaro: gettare le basi per una classe dirigente preparata e collaborativa, che possa portare avanti progetti ambiziosi e rafforzare la posizione dell’Italia come punto di riferimento nello sport mondiale.