La finale di America’s Cup parlerà, esclusivamente, inglese. Il team Britannia ha sconfitto, nelle acque di Barcellona, la squadra italiana di Luna Rossa, e si contenderà il tiolo con i campioni iridati di New Zealand.
Un successo sportivo che fa rima, come spesso accade, con quello finanziario. La competizione velistica è un palcoscenico su cui si sfidano team sostenuti da sponsor di spicco che mettono a disposizione risorse ingenti per conquistare il trofeo più antico nello sport. Il confronto tra i due team finalisti della Louis Vuitton Cup, ripreso dall’edizione online de Il Sole 24Ore.
America’s Cup sponsor team – Il focus su Britannia
La squadra inglese è supportata dall’uomo più ricco d’Inghilterra, Sir Jim Ratcliffe.
Ratcliffe, un chimico di formazione con un passato nel mondo finanziario e industriale, ha fondato il colosso INEOS nel 1998. Le cifre del business di questa azienda si spiegano da sole: 65 miliardi di dollari di fatturato con 26mila dipendenti in tutto il mondo. Grazie a questa operazione, il “baronetto” è riuscito a costruire un impero stimato in 24 miliardi di sterline, che lo ha reso uno degli uomini più influenti del Regno Unito.
La sua passione per lo sport è altrettanto notevole: oltre a finanziare il team Britannia per l’America’s Cup, è proprietario degli INEOS Grenadiers, squadra ciclistica di livello mondiale, e possiede una partecipazione nel Manchester United.
Nonostante le spese considerevoli, Ratcliffe continua a investire nella vela. Per la 37esima edizione dell’America’s Cup, ha investito ben 120 milioni di sterline per mantenere competitivo il Britannia, una cifra che testimonia il suo impegno.

America's Cup, il ruolo degli sponsor dietro al successo della competizione
America’s Cup sponsor team – Il focus su Luna Rossa
Al confronto, il team italiano sponsorizzato da Patrizio Bertelli di Prada e Marco Tronchetti Provera di Pirelli, ha stanziato circa 95 milioni di euro per questa competizione. L’accoppiata dei due brand del Made in Italy cubano circa 10 miliardi di euro come giro d’affari, circa sei volte meno di quelli di INEOS.
Proporzione che viene confermata se viene messo a paragone il patrimonio personale di Bertelli (stimato in 6 miliardi di dollari) con quello di Ratcliffe. Quello di Tronchetti Provera, invece, si “ferma” a 1,4 miliardi di dollari.
Anche se queste cifre sembrano enormi, il ritorno potenziale in termini di prestigio e visibilità per gli sponsor è altrettanto elevato. Il fascino dell’America’s Cup attira alcuni dei nomi più prestigiosi del mondo degli affari, che vedono in questa sfida non solo una passione sportiva, ma anche un’opportunità per rafforzare la propria immagine internazionale.