Atleti-militari: ecco perché il 73% degli azzurri è nelle forze dell’ordine

Una necessità indispensabile sia per portare avanti la pratica sportiva nel corso della propria carriera e, soprattutto, per avere una professione e un reddito nel post carriera.

Gregorio Paltrinieri
il lavoro degli sportivi
Image credit: Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto

Fiamme Oro, Fiamme Gialle, Fiamme Azzurre. E poi Centro Sportivo Esercito e Centro Sportivo Carabinieri. Gli atleti olimpici italiani, pronti alle ultime sfide di Parigi 2024, sono spesso anche militari.

Una necessità indispensabile sia per portare avanti la pratica sportiva nel corso della propria carriera e, soprattutto, per avere una professione e un reddito nel post carriera.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, della delegazione azzurra di Parigi 2024, ben il 73% degli atleti appartiene a un gruppo sportivo militare o a corpi civili dello stato.
Nel dettaglio, su 403 atleti dell’Italia Team, sono 296 quelli che indossano anche la divisa.

Tre quarti degli olimpici quindi, un numero crescente anche rispetto a Tokyo 2020, quando l’incidenza dei “militari” era al 70%.

Italiani atleti militari: le motiviazioni

Si tratta di un fenomeno, quello della doppia appartenenza, sportiva e militare, tipicamente italiano.

Questo perché l’impianto normativo italiano, contempla tuttora solo quattro sport professionistici, calcio (fino alla Serie C), golf, ciclismo e basket (solo Serie A maschile) mentre tutto il resto, anche se praticato a livelli alti o altissimi – come nel caso delle Olimpiadi – è appannaggio del dilettantismo.

Un qualcosa che la Riforma dello Sport ha provato a ripensare, intervenendo principalmente sulle società e associazioni sportive, chiedendo una struttura più aziendale e dunque “professionistica” ma che nei fatti resta ancora in una dimensione artigianale e tanto deve al lavoro dei volontari.

In aggiunta, l’Italia paga l’assenza di un modello sportivo legato alla scuola: con circa il 60% degli istituti di istruzione primaria privi di palestre, è impensabile ambire a strutturare un circuito di college sul modello statunitense.

A livello di contributi pubblici, Sport e Salute ha assegnato per il 2024, 4,2 milioni di euro ai gruppi sportivi militari e a quelli dei corpi civili dello Stato incrementando la quota destinata all’attività sportiva rispetto a quella destinata alle progettualità.
Alla Polizia di Stato sono andati 788mila euro, alla Guardia di Finanza 604mila e all’Esercito 552mila.

Italiani atleti militari: regole di accesso

Nei gruppi sportivi militari, così come nei corpi civili dello Stato, l’ammissione avviene tramite concorso pubblico, esattamente come per accedere alle forze dell’ordine.

La differenza è che il concorso pubblico avviene per titoli sportivi ed è quindi dedicato a chi ha raggiunto risultati a livello nazionale e internazionale.

I vincitori sono ammessi in servizio in qualità di volontari in ferma prefissata quadriennale con lo stipendio medio mensile previsto per il personale di pari ordine e grado e assegnati ai Centri sportivi di riferimento.

Al termine della carriera agonistica gli atleti possono rimanere in servizio, qualificarsi come istruttore, preparatori atletici o massaggiatori presso centri sportivi, istituti di formazione, scuole militari, enti o gli stessi reparti della Forza armata o di Polizia, ovvero partecipare ai concorsi interni per progredire in carriera o, in alternativa, possono congedarsi.

Italiani atleti militari: la spedizione di Parigi 2024

La delegazione più numerosa è quella delle Fiamme Oro, ossia il gruppo sportivo della Polizia, con 101 atleti, (a Tokyo si fermavano a quota 71).

Le Fiamme Gialle, gruppo sportivo della Guardia di Finanza, è il secondo contingente in classifica, con 54 atleti (48 a Tokyo). Il Gruppo Sportivo dell’Esercito Italiano è invece presente con 39 atleti. Per quanto riguarda i carabinieri gli atleti in scena a Parigi sono 33.

Vi sono poi le Fiamme Azzurre, della Polizia Penitenziaria, che a Parigi hanno portato 23 atleti mentre, Aeronautica militare e Marina sono presenti, rispettivamente, con 25 e 18 atleti.

Infine, il gruppo sportivo più giovane, quello dei Vigili del Fuoco, nato nel 2016, con 11 atleti.

  • Fiamme Oro (Polizia): 101 atleti
  • Fiamme Gialle (Guardia di Finanza): 54 atleti
  • Gruppo Sportivo Esercito Italiano: 39 atleti
  • Gruppo Sportivo Carabinieri: 33 atleti
  • Aeronautica militare: 25 atleti
  • Fiamme Azzurre (Polizia Penitenziaria): 23 atleti
  • Marina militare: 18 atleti
  • Vigili del Fuoco: 11 atleti