Chiudere in fretta, da campioni in carica, per massimizzare il valore della cessione. Questo l’obiettivo di Boston Basketball Partners, il gruppo proprietario dei Boston Celtics che ha annunciato tempo fa l’intenzione di vendere tutte le azioni della storica franchigia.
Ragion per cui, per portare avanti al meglio il processo di vendita, il gruppo proprietario dei Celtics ha ingaggiato JPMorgan e BDT & MSD Partners per gestire la cessione.
Non ci sono conferme ufficiali in merito alla cifra ma le ipotesi più accreditate, secondo quanto riporta Sportico, potrebbero oscillare tra i 3,27 miliardi di dollari (cifra ottenuta dall’ex proprietario dei Dallas Mavericks, Mark Cuban per la vendita della sua franchigia) fino a raggiungere – o superare – i 4 miliardi di dollari, prezzo di vendita dei Phoenix Suns al magnate Mat Ishbia.
Boston Celtics vendita JPMorgan: un roster da 171,5 milioni di dollari
Al di là della valutazione finale, non di certo marginale, l’obiettivo dei soci attuali è quello di accelerare i tempi. I Celtics, freschi detentori di titolo, grazie al quale sono passati ufficialmente in testa alla classifica delle squadre più titolate dell’NBA, superando i rivali storici dei Los Angeles Lakers, possono contare su un roster di primissimo piano, tra i migliori della lega, con fuoriclasse come Jayson Tatum o Derek White e un monte ingaggi complessivo, a livello stagionale, di 171,5 milioni di dollari.
Sfruttare lo stato di grazia assoluto è dunque una questione fondamentale: tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, i proprietari del Boston Celtic dovrebbero vendere una quota di minoranza, mentre il resto della vendita sarà formalizzato entro e non oltre il 2028.
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Boston Celtics vendita JPMorgan: le cessioni più redditizie
Se tutto andasse in porto secondo i piani, sarebbe uno degli affari più redditizzi della storia dell’NBA.
Il gruppo di maggioranza dei Boston Celtics, guidato da Wyc Grousbeck, rilevò la franchigia del Massachusetts nel 2002 in cambio di 360 milioni di dollari: se la valutazione raggiungesse anche il minimo del desiderata, la rivalutazione della squadra sarebbe moltiplicata per undici.
La cessione dei Boston Celtics si aggiunge a una serie di recenti vendite all’interno della NBA.
Nel mese di giugno, Michael Jordan, ex stella dei Chicago Bulls e icona della NBA, ha venduto la sua quota di maggioranza nei Charlotte Hornets per 3 miliardi di dollari.
Anche le franchigie di Minnesota, Dallas e Chicago hanno cambiato proprietà, così come i Phoenix Suns e le Phoenix Mercury, che a febbraio sono passati nelle mani di Mat Ishbia, come anticipato.
A dicembre, Marc Lore e Alex Rodríguez, inizialmente azionisti di minoranza dei Minnesota Timberwolves e Lynx, hanno incrementato la loro partecipazione fino a raggiungere l’80% delle squadre di Minneapolis.
Solo un giorno prima, la NBA aveva dato il via libera, con 29 voti a favore su 29, alla cessione del 77% dei Dallas Mavericks alla famiglia Adelson, celebri magnati del settore del gioco d’azzardo e dei casinò di Las Vegas.