Omega, il cronometro dei Giochi che ha sancito la vittoria di Lyles nei 100 metri

Al termine di una gara serratissima, in cui tutti i finalisti hanno chiuso sotto i 10 secondi per la prima volta nella storia, è stato il Quantum Timer a dirimere i dubbi e assegnare la vittoria a Noah Lyles

Omega cronometro Olimpiadi 2024
precisione svizzera
Noah Lyles, Parigi 2024 (Photo by: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Quantum Timer. Ecco il responsabile della vittoria di Noah Lyles nella gara regina, i 100 metri. Una finale epica, che ha visto per la prima volta nella storia della competizione, tutti gli otto partecipanti chiudere sotto i 10 secondi.

Al termine della gara l’incertezza sul vincitore regnava sovrana, con i media internazionali che avevano assegnato frettolosamente l’oro al giamaicano Kishane Thompson.

La chiarezza sul risultato l’ha sciolta Scan ‘O’ Vision ULTIMATE, un nuovo modello di telecamera da traguardo in grado di scattare 40mila immagini al secondo, quattro volte più velocemente dei dispositivi utilizzati tre estati fa a Tokyo.

Il dispositivo di ultima generazione ha fornito l’inconfutabile prova visiva della superiorità di Lyles su Thompson nei 100 metri per cinque millesimi di secondo, incornandolo così successore di Marcell Jacobs.

Omega cronometro Olimpiadi 2024 – Il ruolo ai Giochi

In qualità di cronometrista ufficiale delle Olimpiadi dal 1932 e delle Paralimpiadi dal 1992, la società svizzera ha un ruolo molto più delicato di gran parte degli altri partner che si legano alla rassegna.

Il Quantum Timer, un cronometro moderno con una risoluzione di un milionesimo di secondo, costituisce la spina dorsale di Parigi 2024, per la quale sono stati impiegati circa 550 dipendenti Omega e 350 tonnellate di attrezzature della casa svizzera in preparazione.

Dai tabelloni in tutte le sedi, alle telecamere di arrivo per sport come la vela e il ciclismo, ai touchpad in piscina e sulla parete di arrampicata di velocità, l’azienda è responsabile della registrazione e della reportistica delle informazioni più cruciali nel contesto olimpico, che riguardano l’attribuzione della vittoria e il punteggio o tempo ottenuto.

La fotocamera per il fotofinish è un dispositivo di cronometraggio puro, ma ovviamente facciamo molto di più– spiega Alain Zobrist, ceo di Omega Timing -. Siamo incaricati del monitoraggio delle prestazioni degli atleti, dell’elaborazione dei dati, della visualizzazione dei dati per le trasmissioni“.

L’innovazione dell’azienda svizzera

Ci sono due aree in cui stiamo concentrando i nostri processi di innovazione: – spiega Zobrist – il modo in cui misuriamo il tempo e le tecnologie che ci permettono di comprendere cosa succede nel tempo“.

In quest’ultima categoria, Omega ha concentrato i suoi sforzi sulla costruzione dei sensori di movimento e dei sistemi di posizionamento che ha presentato alle Olimpiadi invernali del 2018 in Corea del Sud.

Questi dispositivi consentono, una volta inseriti i dati in modelli di intelligenza artificiale specifici per lo sport, di ottenere dati biometrici di tracciamento che possono essere trasmessi agli spettatori. Tra gli esempi, il numero di giri di un colpo di tennis da tavolo o l’angolo di lancio di un giavellotto.