Mei, Fidal: «Condotta non sportiva, si creano brutti precedenti»

Quanto successo nella finale femminile dei 5mila metri, secondo Stefano Mei, non riguarda solo il bronzo olimpico – appena sfiorato – per Battocletti, quanto più il precedente che si è venuto a creare.

Nadia Battocletti
Il disappunto fidal
Nadia Battocletti, Europei di Atletica 2024. Image credit: Insidefoto

Ricorsi, controricorsi e malumori. Le prestazioni sportive, specie in sedi prestigiose come quelle Olimpiche, non dovrebbero caratterizzarsi per questi aspetti, eppure succede e sempre più frequentemente.

L’ultimo episodio dell’Olimpiadi di Parigi 24, in ordine temporale, riguarda la finale di 5mila metri femminile che ha visto protagonista l’atleta azzurra Nadia Battocletti.

La mezzofondista trentina si è distinta per una gara di altissimo livello, che l’ha vista in testa al gruppo per quasi tutta la distanza, chiudendo in quarta posizione – con il record italiano in tasca di 14’31’’64 – ma purtroppo ai margini del podio, dietro le atlete kenyane Beatrice Chebet e Faith Kipyegon e l’olandese Sifan Hassan.

Un dispiacere per la Battocletti ma che comunque non ha scalfitto la grandezza della sua prova e rinnovato l’entusiasmo per l’altra gara nella quale è specialista, i 10.000 metri previsti per la terz’ultima giornata di Giochi.

Se non fosse che, nell’immediato post gara, arriva la qualifica per la keniana Kipyegon che, nel corso del penultimo avrebbe spintonato l’avversaria etiope, Gudaf Tsegay, rallentandone la corsa.

Mei Fidal Finale 5mila femminili: le parole del numero uno Fidal

Squalifica dunque e inaspettato podio per Nadia Battocletti, con il terzo posto e la medaglia di bronzo. Una soddisfazione che è durata poco o nulla, considerando che la federazione keniana ha presentato immediato ricorso, accolto mentre, il controricorso è stato respinto.

Risultato, nuovamente argento per Kipyegon e Battocletti ancora giù dal podio.

Una procedura sulla quale Stefano Mei, presidente della Fidal ha espresso tutto il suo disappunto.

«Il nostro controricorso è stato respinto nel merito. La nostra ratio era che entrambe le atlete, Kipyegon e Tsegay, avessero tenuto un’azione inappropriata per un’Olimpiade. È vero che nessuno era stato danneggiato ma l’immagine stessa della gara era stata fortemente messa in imbarazzo, non era una spinta».

Tuttavia, come precisa lo stesso Mei, non c’è solo in ballo il bronzo olimpico – appena sfiorato – per Battocletti, quanto più il precedente che si è venuto a creare.
«Abbiamo fatto notare che la condotta inappropriata delle due atlete avrebbe dovuto prevedere una squalifica: non è stato accettato ma è stata accettata la ratio – riflette il numero uno dell’atletica italiana –. Da ieri sera però non si potrà più squalificare nessuno che inavvertitamente tocca un avversario. E fra l’altro in quel caso era un’azione volontaria di entrambe. Secondo me è un brutto precedente, quella non era una condotta sportiva».