«L’obiettivo è arrivare a Los Angeles (2028) con oltre 400mila tesserati e 50 milioni di euro di budget». Stefano Mei, presidente Fidal, è appena arrivato a Parigi per seguire i suoi 82 atleti qualificati per le gare di atletica leggera di questi Giochi Olimpici.
Ma alla vigilia dell’apertura delle competizioni, il numero uno dell’atletica leggera italiana, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, pensa anche al movimento nel suo complesso, alla crescita e alla diffusione, sempre più forte, delle discipline che fanno capo a Fidal.
Si parte il 1° agosto con la doppia marcia 20 chilometri, maschile e femminile, con i due ori di Massimo Stano e Antonella Palmisano conquistati a Tokyo, da difendere.
Poi dieci giorni serrati per le gare di atletica, con medaglie ogni giorno, fino all’11 agosto.
I 5 ori dell’Olimpiade giapponese, forse per scaramanzia, sono un miraggio, anche se i numeri e le risorse della spedizione son piuttosto incoraggianti.
Mei Fidal Olimpiadi 2024: la coesione del gruppo
«Possiamo portare a casa 6-8 medaglie e portare 17-18 atleti tra i finalisti, ossia tra i primi otto al mondo nella propria disciplina» ragiona Mei che sui risultati, come è giusto che sia, non intende sbilanciarsi ma ripone molta fiducia in una Nazionale che si muove come un gruppo compatto.
«La coesione e lo spirito di emulazione sono i valori che più apprezzo in questi atleti: in passato ci sono state faide e divisioni, oggi non è più così, anzi. Tutti vogliono andare allo stadio a tifare per i compagni. E in questo, credo che tutti lo possano riconoscere, penso di avere qualche merito».
Meriti dei quali sono i numeri a parlare: mai prima di Tokyo l’atletica italiana aveva portato a casa 5 ori in un’Olimpiade e in discipline tanto diverse.
Si assisteva a magici exploit, a colpi di singoli ma non alla prova di forza di un movimento coeso. Non sono infatti un caso le 24 medaglie – di cui 11 ori – ottenute agli Europei di Atletica 2024, in scena a Roma lo scorso giugno, valse il primo posto nel medagliere.
Mei Fidal Olimpiadi 2024: verso le elezioni federali
«Abbiamo dimostrato come i progetti finalizzati a tecnici, società e soprattutto atleti, più l’ottimizzazione delle risorse, abbiano rivitalizzato l’intero movimento – sottolinea Mei –. E non solo in termini di vertice assoluto. Senza andar lontano: abbiamo appena dominato medagliere e classifica a punti agli Europei under 18. Stiamo gettando le basi per Brisbane 2032».
Stefano Mei l’8 settembre a Fiuggi, in occasione delle elezioni federali, saprà se sarà riconfermato come presidente Fidal.
I risultati della spedizione parigina saranno sicuramente un parametro ma, a prescindere dal bottino dell’atletica a Parigi, del percorso tracciato dal presidente, ne ha beneficiato indubbiamente tutto il movimento.