Dal paradiso all’inferno e ritorno. L’Europa si conferma regina della Ryder Cup, vincendo per la seconda volta consecutiva il trofeo più prestigioso del golf. Sul percorso del Bethpage State Park Golf Course, il team guidato da Luke Donald ha battuto gli Stati Uniti 15-13, riportando un successo oltreoceano che mancava dal 2012, anno del “miracolo di Medinah”.
Il colpo simbolo è arrivato dall’irlandese Shane Lowry, che alla 18 ha imbucato il birdie che ha consegnato all’Europa il mezzo punto della matematica certezza. Da lì, altri due pareggi hanno fissato il punteggio finale. Per il capitano Donald è una doppia consacrazione: è il primo dai tempi di Tony Jacklin (1985 e 1987) a vincere sia in casa che in trasferta.
L’andamento della sfida: dominio nei doppi, sofferenza nei singoli
Con il successo di Farmingdale, il Vecchio Continente ha dimostrato ancora una volta la propria forza collettiva, contrapposta all’individualismo a stelle e strisce.
Il team europeo aveva costruito il proprio vantaggio nei match di doppio, chiusi con un inedito 11,5 a 4,5. Ma nei singoli della domenica gli Stati Uniti hanno tentato una rimonta storica, trascinati dal pubblico di casa e dai successi di Cameron Young, Justin Thomas e Scottie Scheffler.
Fondamentali, in questo contesto, il punto del giovane svedese Ludvig Aberg contro Patrick Cantlay e i pareggi strappati con fatica da Matt Fitzpatrick (contro Bryson DeChambeau) e Tyrrell Hatton (contro Collin Morikawa). Decisivo anche il mezzo punto “tecnico” maturato per il forfait di Viktor Hovland, fermato da un infortunio al collo.
Luke Donald diventa così il primo capitano europeo a vincere due edizioni consecutive dai tempi di Tony Jacklin (1985-1987), confermando la sua leadership dopo il trionfo romano. Accanto a lui, anche due italiani: Edoardo e Francesco Molinari, vice capitani come nel 2023, che hanno potuto festeggiare un nuovo successo.
I conti della Ryder Cup: ricadute per 200 milioni
Oltre allo spettacolo sportivo, la Ryder Cup resta un evento ad alto impatto economico. Se l’edizione romana ha ottenuto un indotto complessivo di 262 milioni di euro, secondo quanto riportato da Bloomberg quella newyorkese ha generato circa 200 milioni di dollari di ricadute dirette sul territorio.
Il golf, più in generale, sta attraversando una fase di espansione significativa. Come sottolineato da Derek Sprague, CEO della Pga of America, l’industria statunitense vale oggi oltre 102 miliardi di dollari, con prospettive di crescita fino a 130 miliardi nei prossimi dieci anni.
La spinta arriva anche dal rinnovamento della base dei praticanti: la fascia 18-34 anni è oggi la più numerosa. Una trasformazione favorita dall’uso strategico dei social media da parte dei giocatori e dall’innovazione di nuovi format, come le leghe indoor pensate per la televisione.
Ryder Cup: l’Europa difende il titolo, gli States ci riprovano
I golfisti più ricchi in campo
Come da tradizione, la Ryder Cup non prevede premi in denaro. Per gli europei resta una questione di orgoglio, mentre per la prima volta i giocatori statunitensi hanno ricevuto 500mila dollari ciascuno dalla PGA of America, con 300mila da destinare in beneficenza.
Dietro le quinte, però, i guadagni dei protagonisti restano imponenti. Secondo Forbes, i 24 golfisti in gara hanno incassato complessivamente 523 milioni di dollari negli ultimi 12 mesi, di cui 358 milioni soltanto i cinque più pagati.
La top 5 dei più pagati nel 2025:
- Jon Rahm (Europa) – 99 milioni di dollari
- Scottie Scheffler (USA) – 90 milioni
- Rory McIlroy (Europa) – 87 milioni
- Bryson DeChambeau (USA) – 44 milioni
- Justin Thomas (USA) – 38 milioni
Solo Rahm e McIlroy sono europei. McIlroy, in particolare, abbina ai successi sul campo attività imprenditoriali che lo rendono tra i più appetibili per sponsor e investitori. Per lo spagnolo, invece, sono rilevanti i risultati costanti ottenuti durante la stagione del DP World Tour.
Prossima fermata: Irlanda 2027
Con questo successo, l’Europa porta a casa la 14ª Ryder Cup dal 1979 a oggi e la 13ª nelle ultime 19 edizioni. Per gli Stati Uniti il digiuno in trasferta continua: non vincono in Europa dal 1993.
Il prossimo appuntamento è fissato nel 2027 all’Adare Manor Golf Club di Limerick, in Irlanda, casa proprio di Shane Lowry, l’eroe di Farmingdale. Gli europei sognano di confermare Donald come capitano, mentre gli americani guardano a Tiger Woods come guida per il futuro.