La capitale torna a sognare i Giochi Olimpici. Dopo la candidatura sfumata per il 2024, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha riacceso i riflettori su una possibile candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi estive del 2036 o del 2040. Un progetto ambizioso, che unisce emozione, ricorrenze storiche e opportunità strategiche per la città e per il Paese intero.
Il ministro ne ha parlato a margine della presentazione del documento intersocietario Fmsi – Sic Sport in collaborazione con Sic e Anmco, intitolato “La prescrizione dell’esercizio fisico in ambito cardiologico”.
«Le Olimpiadi a Roma sono una cosa troppo seria, – ha dichiarato Abodi. – Ho lanciato una sfida a me stesso. È un sogno richiamato anche da altre figure istituzionali che merita tutte le verifiche preventive, la pianificazione e le riflessioni».
Olimpiadi Roma: obiettivo 2040? Serve visione
L’orizzonte temporale che il ministro individua è chiaro: il 2040. Un’edizione simbolica che coinciderebbe con l’80º anniversario dei Giochi di Roma 1960, la prima Olimpiade dell’era moderna ad essere trasmessa massicciamente in televisione, e che portò l’Italia sotto i riflettori globali.
«Io cerco sempre cose che hanno un senso anche nel modo in cui si rappresentano, – ha aggiunto Abodi. – Credo ci sia bisogno anche di alleanze internazionali».
Ciò a sottolineare come la candidatura debba fondarsi non solo sull’emozione, ma su una strategia razionale e trasformativa per la città. La sfida però deve essere colta rapidamente. Come infatti riporta Il Giornale, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) deciderà la sede dei Giochi 2036 nel 2027 e il tempo per costruire un consenso internazionale è già iniziato.
C’è ancora rammarico per l’occasione persa nel 2024, quando la candidatura di Roma venne ritirata dall’allora sindaca Virginia Raggi.
«Paradossale fu il no alle Olimpiadi che forse avremmo vinto, – ha dichiarato il ministro – e il sì invece alla sede di Expo che si sapeva non avremmo potuto vincere» con evidente riferimento a una delle scelte politiche più discusse degli ultimi anni.
A sostenere l’iniziativa anche il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, che ha ribadito l’importanza della promozione dello sport come strumento di salute e coesione sociale. «Tutti, – riporta Corriere dello Sport – sia il Governo che il Coni e tutte le istituzioni, stiamo spingendo per fare sport in sicurezza, con le visite preventive, l’avviamento e gli screening successivi».
Roma sogna le Olimpiadi guardando al modello Parigi 2024
Oltre lo sport: opportunità economiche e rigenerazione urbana
Dietro alla candidatura olimpica si intravede una posta in gioco ben più ampia. Ospitare i Giochi potrebbe rappresentare una leva di sviluppo per Roma, come già accaduto in passato per altre città italiane. Torino, con le Olimpiadi invernali del 2006, ha conosciuto una fase di rilancio urbano e infrastrutturale. Milano ha beneficiato in modo evidente dell’Expo 2015, e ora si prepara ai Giochi invernali Milano-Cortina 2026, che potrebbero fungere da trampolino per una nuova candidatura estiva della capitale.
«È una sfida da cogliere, – ha chiosato Abodi – perché rappresenterebbe una meravigliosa opportunità di sport e sviluppo sostenibile».
E con un quadro politico oggi più favorevole, sia a Palazzo Chigi che in Campidoglio, sembra che la “cultura del no” non sia più un ostacolo insormontabile.
Il tempo stringe e la concorrenza internazionale è agguerrita – l’India ha già annunciato ufficialmente l’interesse per il 2036 con il pieno sostegno del premier Narendra Modi – ma Roma ha dalla sua una storia olimpica da celebrare e una sfida futura da costruire.
Una nuova candidatura potrebbe significare molto più di un evento sportivo: sarebbe un’occasione per ridisegnare il volto di Roma nel XXI secolo.