Cent’anni dopo la prima edizione, disputata nel 1925 tra le montagne del Piemonte, l’Open d’Italia di golf torna a scrivere una pagina memorabile nel cuore della Toscana. Dal 26 al 29 giugno 2025 l’Argentario Golf Club di Monte Argentario (Grosseto) ospiterà l’82ª edizione del più prestigioso torneo golfistico italiano, parte del DP World Tour.
Ci sarà un field stellare, un montepremi da 3 milioni di dollari, la diretta su Sky Sport e – novità sempre più rara negli eventi internazionali – l’ingresso gratuito.
Un secolo di storia, dal Lago Maggiore al mare toscano
È il 1925 quando il Golf Club Alpino di Stresa ospita la prima edizione dell’Open d’Italia. Tre professionisti italiani in campo, tra cui Francesco Pasquali – vincitore inaugurale – in giacca abbottonata nonostante il caldo. In palio, 3.000 lire. Oggi, a distanza di un secolo, il torneo è tra i capisaldi dell’European Tour (dal 1972) e dal 2022 parte del DP World Tour.
La location scelta per celebrare i 100 anni è Monte Argentario, dove il torneo torna dopo 42 anni. L’ultima volta in Toscana fu nel 1983, al Golf Club Ugolino di Firenze, quando il tedesco Bernhard Langer ebbe la meglio in un epico spareggio contro Severiano Ballesteros e Kenneth John Brown.
L’Open d’Italia rappresenta un’opportunità strategica per la Toscana. «È un evento che unisce sport, turismo, cultura ed eccellenza enogastronomica – ha dichiarato Eugenio Giani, presidente della Regione nel corso della presentazione – e conferma il valore della nostra terra anche nel golf, con 35 circoli attivi».
Sulla stessa linea l’assessore Leonardo Marras: «Un evento che rafforza l’immagine internazionale della Toscana e valorizza il territorio in tutte le sue sfaccettature».
Golf, Open d’Italia 2025: un field internazionale da record
Saranno 156 i protagonisti in gara sull’Argentario Golf Club, tracciato di livello internazionale incastonato tra la natura toscana e affacciato sul mare. Tra loro, cinque tra i migliori dieci giocatori della Race to Dubai 2025: l’inglese John Parry, il norvegese Kristoffer Reitan, il neozelandese Daniel Hillier, il francese Martin Couvra e il sudafricano Shaun Norris.
Non mancano i vincitori stagionali del DP World Tour, tra cui gli spagnoli Eugenio Chacarra e Alejandro Del Rey, lo scozzese Connor Syme e l’americano Ryggs Johnston.
Tornano anche cinque past winner dell’Open d’Italia: Marcel Siem (2024), Ross McGowan (2020), Bernd Wiesberger (2019), Rikard Karlberg (2015) e Gonzalo Fernandez-Castaño (2007 e 2012).
Italia a caccia della nona vittoria
Gli azzurri sognano il colpaccio. L’ultimo italiano a vincere l’Open d’Italia è stato Francesco Molinari nel 2016, autore di una delle due doppiette tricolori insieme a Ugo Grappasonni. Otto in totale i successi italiani, tra cui quelli storici di Pasquali, Casera, Dassù (fiorentino, vincitore nel 1976) e Mannelli.
Quest’anno gli occhi saranno puntati su Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Andrea Pavan, Gregorio De Leo, Renato Paratore e Filippo Celli. Presente anche Edoardo Molinari, oggi vicecapitano europeo in vista della Ryder Cup 2025 a New York.
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Open d’Italia golf 2025: il programma
La gara si disputerà su 72 buche, con 18 al giorno e taglio dopo 36, lasciando in corsa i migliori 65 giocatori (e i pari merito). Il vincitore si porterà a casa 552.500 dollari.
Ad aprire il programma sarà, mercoledì 25 giugno, la tradizionale Rolex Pro-Am, con 25 team composti da un pro e tre dilettanti che si sfideranno con la formula “Tour Scramble”.
In palio anche due posti per il The Open 2025, lo storico Major britannico in programma dal 17 al 20 luglio a Portrush, in Irlanda del Nord: il più antico tra i tornei dello Slam, vinto da Francesco Molinari nel 2018. Nel Villaggio Commerciale dell’Argentario sarà esposta la Claret Jug, iconica brocca d’argento simbolo del torneo britannico, disponibile per selfie e fotografie con i tifosi.
Montepremi Open d’Italia
Il montepremi complessivo dell’82° Open d’Italia ammonta a 3.000.000 di dollari, con un assegno da 552.500 dollari riservato al vincitore. Spazio anche ai talenti emergenti: il miglior giovane classificato – nato dal 1° gennaio 2000 in poi – riceverà un premio speciale di 25.000 euro, accompagnato da un riconoscimento golfistico internazionale sotto forma di un’opera d’arte firmata dall’artista Pietro Ruffo.
Un’iniziativa voluta dalla Fondazione Franco Chimenti per onorare l’eredità del Professor Franco Chimenti, presidente storico della Federazione Italiana Golf, che per oltre vent’anni ha investito con convinzione nella valorizzazione dei giovani come motore del futuro del golf italiano.
Partner e sponsor Open d’Italia 2025
L’Open è reso possibile grazie a un’ampia rete di partner.
- Partner istituzionali: Ministero del turismo, Ministero per lo sport e i giovani, ENIT S.P.A., Regione Toscana
- Partner: DP World Tour
- Official Bank: Fideuram Intesa SanPaolo
- Main Sponsor: Rolex
- Technical sponsor: Kappa
- Official sponsor: Enel
- Official training partner: Technogym
- Official car: Mercedes
- Official supplier: PosteAssicura, San Bernardo, Caffè Vergnano, Allegrini, Titleist, Sharp
- Special Partner: La Dolce Vita (Orient Express)
- Media Partner: La Gazzetta dello Sport, RTL 102.5
- Official advisor: Infront
Con il patrocinio del Comune di Monte Argentario, Argentario Turismo, Comune di Orbetello e CONI.
Dove vedere l’Open d’Italia
L’82° Open d’Italia sarà visibile integralmente su Sky Sport Golf (canale 206) e in streaming su NOW. Questi gli orari delle dirette:
- Giovedì 26 e venerdì 27 giugno: 13:30 – 18:30
- Sabato 28: 12:30 – 17:00
- Domenica 29: 12:00 – 17:00
Previsti aggiornamenti costanti anche su Sky Sport 24, con collegamenti e highlights.
L’ingresso sarà libero, previa prenotazione su www.openditaliagolf.eu. E per il miglior giovane in gara (nato dal 1° gennaio 2000), la Fondazione Franco Chimenti ha istituito un premio speciale: 25.000 euro e un’opera d’arte realizzata dall’artista Pietro Ruffo, come riconoscimento simbolico e incentivo per la nuova generazione del golf italiano.
L’Open d’Italia 2025 non sarà solo un grande evento sportivo: sarà un ponte tra tradizione e futuro, tra golf e territorio. E chissà che non possa essere l’occasione giusta per tornare a vedere un tricolore sventolare sul green.