Napoli si prepara a ruggire. Dal 6 all’8 dicembre 2025, il lungomare di via Caracciolo diventerà teatro della seconda edizione del Napoli Racing Show, una tre giorni motoristica che punta a scrivere un nuovo capitolo nella storia automobilistica della città.
Il progetto, come riporta Il Mattino, ha ambizioni che vanno ben oltre l’evento in sé: l’obiettivo finale è quello di portare competizioni di livello internazionale nel capoluogo campano, sfruttando le infrastrutture dell’America’s Cup a Bagnoli e creando un vero e proprio Gran Premio del Mediterraneo.
Napoli Racing Show: l’evento
Rispetto alla prima edizione, l’evento cresce in maniera significativa. Il circuito si svilupperà su tre piste illuminate appositamente: 1,4 km, 1,2 km e 710 metri dedicati ai kart. Vista l’estensione maggiore, l’organizzazione ha prestato particolare attenzione alla viabilità cittadina.
Sulle piste napoletane si sfideranno alcuni dei bolidi più spettacolari del panorama nazionale: Ferrari, Lamborghini, Porsche, Aston Martin, prototipi Osella e Nova Proto, rally car e le storiche Renault del Revival. Ben 74 piloti nelle categorie auto e 75 kartisti si contenderanno il titolo, tra cui nomi prestigiosi come Vito Postiglione, Piero Nappi, Rosario Iaquinta, Angelo Lombardo (Campione del Mondo 2025 Senior) e Paolo Gagliardini (Campione Europeo Over).
Il calendario prevede un crescendo di emozioni. Sabato 6 dicembre si partirà con la Gara Nazionale Kart e il Karting in Piazza, spazio educativo per i più piccoli, seguiti da test drive e Rally Master Show. La giornata sarà arricchita dalla rassegna Vini e Olii della Magna Grecia.
Domenica 7 dicembre rappresenterà il cuore tecnico della manifestazione: prove libere, qualifiche, prime eliminatorie della GT Cup Challenge e il Revival dedicato alle Renault storiche. Nel pomeriggio spazio al Concorso d’Eleganza della Mille Miglia della Magna Grecia.
La giornata conclusiva di lunedì 8 dicembre ospiterà le finali, esibizioni di drifting, parate di campioni e due appuntamenti di rilievo: la Coppa Birba, sfida tra piloti professionisti a bordo di vetture elettriche di ultima generazione, e la Coppa Enel, dedicata alle EV ad alte prestazioni.
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L’ambizione: un Gran Premio internazionale
Ma l’evento è solo il primo passo di un progetto più ampio. Enzo Rivellini, presidente e anima del Napoli Racing Show, non nasconde le ambizioni: «Il nostro obiettivo è chiaro: creare, passo dopo passo, le condizioni per un futuro Gran Premio del Mediterraneo».
A dare sostanza al progetto c’è anche Paolo Scudieri, imprenditore, pilota del Challenge Ferrari e sponsor della scuderia di Maranello con il marchio Adler.
«Quello che si sta organizzando è un percorso fatto di tappe di avvicinamento e di monitoraggio: una serie di test che servono a capire fin dove può arrivare Napoli, – spiega Scudieri. – Una buona organizzazione dà fiducia agli organismi internazionali, che così possono valutare Napoli come una sede seria per ospitare un evento mondiale. Non necessariamente la Formula Uno, il cui iter è lunghissimo, ma ad esempio una rievocazione storica della F1, oppure gare di turismo o categorie affini».
Bagnoli e il lungomare: i due assi nella manica
L’ipotesi più concreta prevede un circuito cittadino che sfrutterebbe due location d’eccezione.
Il lungomare offre un’atmosfera che richiama immediatamente i grandi circuiti internazionali come Montecarlo, mentre Bagnoli, con gli hangar della Coppa America che potrebbero trasformarsi in paddock, rappresenterebbe una risorsa unica per competizioni come il Gran Turismo, la Formula Uno storica o eventi rievocativi.
«Se Macao ha appena ospitato una prova della Fia GT World Cup su un circuito cittadino con tratti di strada larghi appena 4 metri e mezzo, non si capisce perché Napoli non possa aspirare a un Gran Premio», osserva Scudieri.
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Il sindaco: «Giusto sognare in grande»
Il primo cittadino Gaetano Manfredi ha partecipato alla presentazione dell’evento e non si è tirato indietro di fronte alle ambizioni del progetto.
«Napoli deve avere una manifestazione motoristica di livello internazionale. Nessuno immaginava di portare l’America’s Cup, eppure ci siamo riusciti. Perché non sognare anche la Formula 1?, – ha dichiarato il sindaco, aggiungendo: – Giusto sognare in grande».
Il parallelismo non è casuale: anche quella competizione sembrava un’utopia prima di diventare realtà. Ora lo stesso modello potrebbe essere applicato al motorsport, con un approccio graduale ma determinato.
Durante la manifestazione, il Comitato “A Napoli una gara di Formula 1” presenterà ufficialmente il proprio progetto, dando ulteriore sostanza a un’ambizione che sta prendendo forma concreta.
L’evento culminerà con l’assegnazione della Coppa del Gran Premio di Napoli, omaggio alla storica corsa disputata nella città tra il 1933 e il 1962. Un legame con il passato che guarda decisamente al futuro.