Lewis Hamilton torna sul gradino più alto del podio. Non quello delle gare, questa volta, ma della classifica degli atleti più commercializzabili al mondo stilata da SportsPro, leader globale nei media e negli eventi sportivi, giunta alla sua sedicesima edizione.
Il pilota britannico, oggi in forza alla Ferrari, si aggiudica nuovamente il primato nella lista dei 50 Most Marketable Athletes (50MM), realizzata in collaborazione con NorthStar Solutions Group, dopo averlo già conquistato nel 2014.
Un risultato che lo inserisce in un club esclusivo: Hamilton diventa infatti il quarto atleta nella storia del ranking a raggiungere la vetta per due volte, insieme alla ginnasta statunitense Simone Biles (2021 e 2024) e alle leggende del calcio Lionel Messi (2020 e 2023) e Neymar (2012 e 2013).
Record d’età e dominio commerciale
Con i suoi 40 anni, Hamilton è anche l’atleta più anziano ad aver mai occupato la prima posizione nel 50MM, un dato che sottolinea come la sua rilevanza commerciale sia rimasta intatta nonostante il naturale declino delle prestazioni sportive in pista.
La classifica 2025 vede al secondo posto proprio Simone Biles, che scende dalla prima posizione dello scorso anno, mentre sul terzo gradino del podio sale la rugbista statunitense Ilona Maher, in crescita di cinque posizioni. Completano la top five la stella NBA Stephen Curry, che guadagna ben 16 posizioni piazzandosi quarto, e Cristiano Ronaldo, stabile nella top ten con il quinto posto dopo il nono dell’anno precedente.
L’edizione 2025 del 50MM include 30 atleti uomini e 20 donne, rappresentando 17 nazionalità diverse. Gli Stati Uniti forniscono il maggior numero di atleti (17), seguiti da Gran Bretagna (7) e Brasile (6). Calcio e basket dominano in termini di rappresentanza, con rispettivamente 18 e 9 atleti.
Particolarmente significativa la presenza della WNBA (Women’s National Basketball Association), che per il secondo anno consecutivo è la lega con più rappresentanti: ben cinque giocatrici.
Tra i giovani talenti spicca la diciassettenne skateboarder brasiliana Rayssa Leal, dodicesima in classifica e teenager più commercializzabile. Hamilton condivide invece il primato anagrafico con altri due quarantenni: LeBron James dei Los Angeles Lakers e lo stesso Cristiano Ronaldo.
Il segreto del successo: autenticità e impegno sociale
Secondo l’analisi di SportsPro, autenticità e onestà rappresentano oggi i pilastri della commercializzabilità di un atleta moderno, qualità che si sviluppano soprattutto di fronte alle avversità. E Hamilton, in questo senso, rappresenta un caso di studio perfetto.
Il suo percorso di crescita personale è stato straordinario. Da giovane pilota «brillante ma nervoso» – come lo ricorda Matt Bishop, ex direttore comunicazione McLaren Racing – Hamilton è diventato un uomo capace di mantenere compostezza e dignità anche nei momenti più difficili. Su tutti l’episodio del Gran Premio di Abu Dhabi 2021, quando rimase in silenzio dopo una controversa sconfitta che gli costò l’ottavo titolo mondiale.
Oggi, a 40 anni, Hamilton ha trovato nuovi modi per rimanere rilevante anche mentre le sue prestazioni in pista iniziano a calare. Il passaggio dalla Mercedes alla Ferrari, pur non avendo prodotto i risultati sperati sul piano sportivo, si è rivelato un colpo di genio commerciale, generando enorme risonanza mediatica e nuove opportunità di storytelling.
Lewis Hamilton: non sarò mai “solo” un pilota
Un portfolio di endorsement in continua espansione
Il modello di valutazione della commercializzabilità sviluppato da NorthStar Solutions Group ha classificato Hamilton al primo posto tra tutti gli atleti uomini per autenticità e in vetta assoluta per scopo, missione e valori. Caratteristiche che si traducono in numeri: quest’anno il pilota ha siglato diversi nuovi accordi commerciali, oltre alla storica collaborazione con Tommy Hilfiger.
Tra i deal più significativi spicca quello con Perplexity, motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale valutato 9 miliardi di dollari, che ha scelto di puntare su Hamilton piuttosto che su una partnership con un team di Formula 1. Ma l’accordo più importante è probabilmente quello con Lululemon, che ha nominato Hamilton suo primo ambasciatore globale per la Formula 1, segnando la più grande incursione del brand canadese nel motorsport.
«Lewis incarna tutto ciò che cerchiamo nelle nostre partnership: è un atleta consapevole che agisce con intenzione, scopo e autenticità, – spiega Nikki Neuburger, chief brand and product activation officer di Lululemon. – È anche un’ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo, non solo per i suoi straordinari successi in pista, ma per la sua individualità, il suo stile distintivo e soprattutto per il modo in cui si presenta con compassione e un profondo senso di cura verso gli altri».
Mission 44: l’impatto oltre lo sport
La scelta di Lululemon non è casuale. Hamilton è un sostenitore del movimento Black Lives Matter e continua a battersi per una maggiore diversità nel motorsport. L’allineamento con i suoi valori permette all’azienda di prendere le distanze da precedenti controversie.
Al centro dell’impegno sociale di Hamilton c’è Mission 44, la sua fondazione che lavora per creare maggiore rappresentanza, diversità e inclusione nelle industrie STEM e nel motorsport, offrendo opportunità di educazione, empowerment e impiego. La charity collabora già con HP (title sponsor Ferrari), IBM e la stessa Formula 1. Solo lo scorso weekend, al Gran Premio degli Stati Uniti, Hamilton e Mission 44 hanno impegnato 2 milioni di dollari per organizzazioni STEM, con l’obiettivo di preparare 6.000 giovani a carriere in questo settore nei prossimi tre anni.
Hamilton è anche un sostenitore visibile della F1 Academy, la serie riservata alle donne, consolidando il suo status di difensore dell’uguaglianza di genere. Ambientalista dichiarato ed ex persona dell’anno per la PETA, è inoltre uno degli atleti globali più in vista ad aver preso posizione per la pace a Gaza, un tema che molti hanno preferito evitare.
Ferrari, Hamilton delude in pista ma fa volare i conti: nel 2025 utile netto a +9%
La metodologia: un modello a 100 punti
L’edizione 2025 del 50MM introduce un sistema di valutazione ancora più sofisticato. Ogni atleta riceve un punteggio totale di commercializzabilità su 100 punti, costruito su tre pilastri ponderati:
- Brand Strength (35 punti)
- Total Addressable Market (35 punti)
- Economics (30 punti)
Quest’anno sono state introdotte due novità: spinta propulsiva guidata dalla lungimiranza culturale che cattura l’attenzione e un Athlete Persona Model che traduce i punteggi in idoneità dello sponsor e progettazione del portafoglio.
Il risultato è un elenco credibile e utilizzabile, un playbook più preciso per la selezione, l’attivazione e i risultati misurabili.
«Il ranking dei 50 Most Marketable Athletes è diventato un barometro essenziale per l’industria sportiva, – commenta Michael Long, direttore dei progetti chiave di SportsPro. – Per brand, agenzie e detentori di diritti, il 50MM rimane la misura più chiara e obiettiva della commercializzabilità degli atleti nello sport».
«Il 50MM è ora due cose allo stesso tempo – aggiunge Chris Collins, presidente e CEO di NorthStar Solutions Group: – il benchmark di settore per la commercializzabilità degli atleti e un manuale operativo per i decisori. Ogni anno perfezioniamo il modello per riflettere come il valore viene effettivamente creato».
La top ten della classifica SportsPro 50MM 2025:
- Lewis Hamilton – 96.03
- Simone Biles – 95.20
- Ilona Maher – 92.13
- Stephen Curry – 88.80
- Cristiano Ronaldo – 88.17
- Neymar – 86.83
- Caitlin Clark – 84.70
- LeBron James – 84.63
- Giannis Antetokounmpo – 83.63
- Coco Gauff – 83.30