VBTV, investiti 4 milioni: «Dobbiamo espandere il mercato»

La piattaforma VBTV cresce del 181% con 4 milioni di investimento annuo. Obiettivo di Volleyball World: divulgazione per conquistare nuovi fan nel mondo, strategie mirate verso tifosi occasionali.

Final Four Coppa Italia
Crescita audience
Credit image: Lega Volley A

La pallavolo italiana conquista il mondo digitale. VBTV, la piattaforma OTT di Volleyball World, ha registrato numeri da capogiro nell’ultima stagione: 186 partite di SuperLega, 222 della Serie A1 femminile e un pubblico sempre più internazionale, con il 52% delle visualizzazioni provenienti dall’estero.

A guidare questa rivoluzione c’è Guido Betti, ex pallavolista (anche nello scudetto di Modena con Velasco) e oggi Chief Business Officer di Volleyball World.

«Troppo a lungo la pallavolo è stata autoreferenziale, – spiega in un’intervista al Quotidiano Sportivo. – La mia battaglia è sempre stata aprirci al pubblico vero, i futuri fan e consumatori, non solo ai già appassionati».

Un investimento da 4 milioni di euro

Il progetto VBTV, giunto al quarto anno di attività, rappresenta uno degli investimenti più significativi della federazione internazionale.

«All’inizio ci costava quasi 10 milioni all’anno, – rivela Betti. – Ora abbiamo ottimizzato e siamo sui 4 milioni. L’idea è creare un vero prodotto pallavolo».

Per farlo, Volleyball World ha costruito un sistema di produzione che coinvolge oltre 40 professionisti in giro per il mondo, coordinati da registi del calibro di Angelo Carosi, Maurizio Quattrini e Franco Scotton, con il supporto tecnico di One TV guidata da Andrea Gianoli.

«Abbiamo creato uno standard globale», sottolinea Betti, ricordando come la svolta sia arrivata durante le finali di VNL in bolla a Rimini, ai tempi del Covid.

I numeri della crescita

I risultati premiano la strategia. Il Mondiale per Club 2024 ha totalizzato 10 milioni di minuti di visione, con la finale tra Conegliano e Tianjin che ha raggiunto 1,4 milioni di minuti. La Serie A1 femminile ha registrato un exploit in Brasile, con un incremento del watch time del 150%, mentre per la SuperLega il Giappone si conferma il secondo mercato dopo l’Italia.

Ma è la Volleyball Nations League 2025 a segnare il record assoluto: watch time globale cresciuto del 181% rispetto al 2024 e visualizzazioni in aumento del 137%. La finale femminile Italia-Brasile ha superato le 400.000 views, mentre quella maschile contro la Polonia ne ha raccolte 250.000. Per i tifosi azzurri, il watch time è cresciuto del 44% rispetto all’anno precedente.

La sfida della divulgazione

Nonostante i numeri in crescita, Betti ha le idee chiare sul futuro.

«Siamo ancora un grande database dove trovare tutte le partite. Vorremmo andare oltre, – ha dichiarato nel corso dell’intervista. – Abbiamo molti spettatori casuali, vogliamo farli innamorare spiegando quanto è bella la pallavolo», afferma in riferimento a contenuti capaci di attrarre anche il pubblico occasionale.

Da qui l’appello: «Ora che il progetto è partito, ci servirebbe un Piero Angela per il volley».

La strategia di monetizzazione resta prudente. «Non abbiamo puntato a monetizzare subito gli accessi allo streaming. Prima dobbiamo espandere il mercato», spiega Betti. VBTV diventerà parte di un ecosistema più ampio: una parte dei contenuti sarà a pagamento, altri distribuiti attraverso partnership con altre piattaforme, per rendere lo sport «sempre più fruibile e vicino a tutte le fasce di pubblico».

L’obiettivo dichiarato è ambizioso: trasformare la pallavolo in un prodotto di intrattenimento globale, capace di coinvolgere gli oltre 800 milioni di appassionati stimati nel mondo. Con una produzione da 4 milioni di euro all’anno e numeri in costante crescita, Volleyball World si prepara alla fase due: dalla quantità di partite offerte alla qualità dell’esperienza complessiva.

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