McLaren continua a dominare la Formula 1. Al termine del Gran Premio di Singapore, la scuderia di Woking ha conquistato matematicamente il titolo Costruttori con sei gare d’anticipo, grazie alle prestazioni costanti di Lando Norris e Oscar Piastri e all’elevato rendimento tecnico della monoposto.
È il decimo titolo della sua storia e il secondo consecutivo, un risultato che vale – secondo le stime – circa 140 milioni di dollari in premi economici.
La formula del prize money: come si divide la torta da un miliardo
Il sistema di distribuzione dei premi economici in Formula 1 è regolato dal Patto della Concordia, l’accordo che regola la distribuzione dei profitti tra FIA, Liberty Media e le squadre. Secondo questo documento, i team si dividono il 50% dei ricavi derivanti dai diritti commerciali della competizione, per un valore che si aggira attorno al miliardo di dollari. Tuttavia, la ripartizione non è equa: oltre ai risultati sportivi, intervengono bonus e premi storici che favoriscono alcune scuderie.
La distribuzione del montepremi avviene infatti su tre livelli distinti. Il primo è la “Long Standing Team Bonus“, una sorta di rendita riservata a Ferrari in quanto scuderia più longeva della Formula 1: il Cavallino Rampante riceve automaticamente un bonus del 5% dell’intero montepremi, indipendentemente dalla posizione in classifica.
Il secondo elemento è il “Constructors’ Championship Bonus“, che rappresenta un ulteriore 20% del montepremi totale (circa 253 milioni di dollari) e viene distribuito tra i team che hanno ottenuto risultati di prestigio negli ultimi dieci anni.
Il restante 75% viene infine ripartito in base alla classifica finale, con una differenza stimata dello 0,9% tra ogni posizione.
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Prospettive per il 2025
Nel 2024, McLaren ha incassato 140 milioni di dollari, seguita da Ferrari con 131 milioni e Red Bull con 122 milioni. Sauber, ultima classificata, ha ricevuto circa 60 milioni di dollari.
Oltre all’aspetto economico, la prima posizione garantisce vantaggi logistici come la scelta prioritaria dei box nella stagione successiva, ma impone anche un limite maggiore al tempo disponibile in galleria del vento, penalità prevista per i team più performanti.
Essendo il nuovo Patto della Concordia in vigore dal 2026, il premio in denaro segue le linee dello scorso anno. Per McLaren, quindi, il minimo sarà ancora una volta di 132 milioni di dollari, somma destinata al vincitore del campionato Costruttori.
Il valore di McLaren
Il successo sportivo ha avuto riflessi immediati anche sul valore societario di McLaren, oggi cinque volte superiore rispetto a pochi anni fa. Un incremento favorito dall’ingresso nel capitale del fondo sovrano del Bahrein Mumtalakat e del gruppo CYVN Holdings di Abu Dhabi, i quali hanno acquisito le quote della società.
Non è un caso che negli ultimi mesi McLaren abbia annunciato partnership di altissimo profilo. Mastercard diventerà Title Sponsor del team per la stagione 2026, Groq ha investito come partner tecnologico, e Motul ha siglato un accordo per il ritorno sulla griglia di partenza nel 2026.
Il ritorno di un’era
Il 2025 segna il secondo titolo Costruttori consecutivo per McLaren, ma anche la possibilità di replicare il doppio successo del 1998, quando Mika Häkkinen vinse il Mondiale Piloti.
La vittoria in pista, unita alla solidità economica e all’attrattiva per gli sponsor, conferma la trasformazione del team britannico in un modello di sostenibilità sportiva e finanziaria: una sinergia vincente tra performance, marketing e investimento.