Larissa Iapichino guarda ai Mondiali di Tokyo: «Ora mi sento pronta»

Consolidata tra le migliori al mondo dopo la vittoria in Diamond League, Larissa Iapichino è il simbolo delle ambizioni italiane ai Mondiali di atletica di Tokyo.

Larissa Iapichino, Europei Atletica 2024
I protagonisti
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A Tokyo, sotto un cielo minaccioso di pioggia, l’Italia si prepara a vivere i Mondiali di atletica con una delegazione di 90 atleti (46 donne e 44 uomini). Dopo gli storici successi olimpici del 2021 – tra cui l’irripetibile pagina scritta nella storia dello sport nazionale da Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs – le aspettative e le incognite non mancano.

Tra ritorni eccellenti e nuove protagoniste, la squadra azzurra cerca di confermarsi sul palcoscenico mondiale.

I ritorni dei campioni di Tokyo

Rispetto ai cinque ori olimpici di allora, manca solo Massimo Stano, campione della marcia. In pedana e in pista ci saranno invece Tamberi, che ha deciso all’ultimo di partire, e Jacobs, atteso al rientro nelle batterie dei 100 metri. Per il velocista, la stagione è stata fin qui segnata da incertezze e da un miglior crono stagionale di 10”30 realizzato a Turku a giugno, dopo un periodo di lavoro in Cina con il coach Reider.

Le incognite restano, come sottolineato anche dal Corriere della Sera, che evidenzia come “nessuno sa cosa aspettarsi dai campioni di Tokyo, forse nemmeno loro stessi”. Una consapevolezza che rende ancora più prezioso il contributo delle nuove certezze al femminile.

Le certezze al femminile: Palmisano, Battocletti e Iapichino

A guidare la spedizione azzurra sono infatti tre atlete donne. Antonella Palmisano nella 35 km di marcia, Nadia Battocletti nei 10.000 metri e Larissa Iapichino nel salto in lungo rappresentano l’avamposto azzurro più solido in Giappone.

Proprio la fiorentina è il volto più atteso. Fresca del successo in Diamond League a Zurigo (6,93 metri) e di un personale stagionale oltre i sette metri (7,06), arriva a Tokyo con fiducia e concentrazione.

«La vittoria a Zurigo mi ha dato la solidità tecnica che volevo nella stagione dei sette metri – ha spiegato Iapichino in un’intervista al Corriere della Sera. – Con papà abbiamo lavorato su forza e velocità: ora mi sento pronta. Qui è un altro capitolo, con avversarie agguerrite e medaglie in palio che cambiano tutto».

L’atleta ha rifinito la preparazione nel ritiro di Tokorozawa per adattarsi a fuso orario e condizioni climatiche. Un approccio pragmatico per arrivare all’appuntamento mondiale in equilibrio tra tecnica e forza fisica.

Guardando al futuro, Iapichino ha espresso sostegno per la giovane sprinter 15enne Kelly Doualla, assente in Giappone nonostante i due ori agli Europei U20:

«Ha fatto bene, è una scelta saggia. È giovanissima e ha già ottenuto risultati straordinari. Non bisogna snaturare una ragazza così giovane, va rispettato il suo percorso».

Un pensiero che riflette la maturità di chi, cresciuta sotto i riflettori come “figlia d’arte”, ha imparato a gestire pressioni e aspettative. Oggi, però, Larissa è pronta a trasformare quell’esperienza in forza competitiva. 

Sulla pedana del lungo di Tokyo, l’Italia ripone molte delle sue speranze di medaglia. Ogni rincorsa e salto potrebbero diventare slancio per una nuova pagina vincente dell’atletica italiana.