Toto Wolff: «La pressione è la mia comfort zone. Il futuro della Mercedes è già qui»

Il team principal di Mercedes, Toto Wolff, racconta in un’intervista a La Gazzetta dello Sport il presente e il futuro della scuderia tra rinnovi e talenti, nuovi regolamenti e sfide contro gli avversari e sé stessi.

Toto Wolff
Strategia e management
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Nel mondo ipercompetitivo della Formula 1, dove ogni dettaglio può determinare la vittoria o la sconfitta, Toto Wolff continua a rappresentare un caso unico. Team Principal e CEO della Mercedes F1, figura centrale anche a livello manageriale e finanziario, per lui la pressione è l’elemento vitale.

«La pressione è la mia zona di comfort», ha dichiarato in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. È lì che ha costruito una carriera fatta di 15 titoli mondiali e una resilienza imprenditoriale che continua a definire gli standard del motorsport.

Il mercato piloti si muove

Con la permanenza di Max Verstappen in Red Bull, annunciata dallo stesso pilota, si sblocca un altro tassello chiave nel mosaico del mercato piloti. E Mercedes non ha mai perso di vista la propria strategia.

«Ho sempre detto di essere felice della mia squadra, con Russell e Kimi Antonelli, – ha spiegato Wolff, – ma all’improvviso il futuro di Max è diventato incerto e così abbiamo parlato anche con lui. Avevo bisogno di parlare con Verstappen».

Tuttavia, ora che la situazione è definita, il rinnovo di George Russell sembra cosa fatta. Lo era già al 90%, ma adesso tutto può tornare alla normalità.

Antonelli, talento e pressione in un top team

Ma gli occhi sono puntati anche sul più giovane protagonista della stagione: Andrea Kimi Antonelli. Classe 2006, talento italiano al debutto in F1 direttamente con un top team.

«Kimi è un grandissimo talento: è veloce, è intelligente, ma è molto giovane, – osserva Toto. – L’ho detto fin da subito: commetterà errori, lo sappiamo e non lo avremmo preso se non ne fossimo stati consapevoli. Purtroppo abbiamo un’auto poco costante e ciò rende più difficile il suo adattamento. Ma anche passare attraverso queste difficoltà fa parte del processo per diventare campione».

In un contesto altamente competitivo e con una monoposto ancora incostante, il team lavora per proteggerne il percorso.

«Penso che sia un’esperienza formativa per tutti noi, – sottolinea il Team Principal. – Non abbiamo mai avuto un ragazzo così giovane in squadra e in generale la F1 non ha mai avuto un diciottenne in un top team. Stiamo cercando di lavorare tutti insieme, anche con la sua famiglia, per creare un ambiente che possa permettere a Kimi di dare il meglio di sé in pista».

Hamilton-Ferrari: onore e sfide

«La Ferrari è la scuderia con il più grande patrimonio al mondo, guidare per loro è un grande onore ma anche una sfida». Queste le parole usate da Toto Wolff per parlare della scuderia in cui è approdato Lewis Hamilton, che con lui ha vinto tanto, tutto. Il suo inizio di stagione in Ferrari non è andato come ci si aspettava, tanto che recentemente il britannico ha dichiarato che sia il peggiore della sua carriera. Parole forti, come l’ammissione di sentirsi inutile al volante della Rossa: un problema.

Un momento difficile questo che però, secondo l’austriaco, non scalfisce la statura del sette volte campione del mondo.

«Lui mette il cuore in tutto ciò che fa ed è molto sincero: quando attraversa momenti difficili se ne assume la responsabilità, – dichiara. – È una caratteristica dei grandi: se sanno di non essere stati all’altezza non danno la colpa al team ma si guardano dentro. Passato questo momento tornerà con la motivazione di sempre».

Ferrari che, nonostante sia il secondo costruttore in questa stagione, ha affrontato un periodo di instabilità che sta cercando di risanare. Il rinnovo di Fred Vasseur va proprio in questa direzione. La decisione giusta per Toto, l’unica che doveva essere presa: non ha dubbi su questo.

«Qualsiasi altra scelta sarebbe stata davvero stupida, – ha detto nel corso dell’intervista. – Conosco Fred e so quanto valga come uomo di motorsport, conosco la sua visione imprenditoriale e la sua forza. Avere una persona così nel proprio team è una fortuna e bisogna ricordare quanto tempo serve, in F1, per creare un progetto di successo».

Motivazione, leadership e il 2026 all’orizzonte

Con il licenziamento di Christian Horner, Wolff è diventato il Team Principal più longevo in F1. Le stagioni passano, occorre trovare sempre la motivazione giusta per continuare a guidare il team. Oltre ad avere pazienza e visione a medio-lungo termine, un buon leader deve saper fare anche autocritica. Questa è la sfida principale.

«Mi guardo allo specchio e mi chiedo: sto contribuendo al successo della squadra? Se non lo facessi, – ha commentato Toto Wolff –  sarei il primo a scegliere qualcuno per sostituirmi. Io amo le difficoltà. Ho avuto un’infanzia e un’adolescenza difficili e la pressione è la mia zona di comfort. Se non c’è pressione io mi annoio. Sono motivato dalle sfide e dalle vittorie: il resto per me viene dopo»

L’attenzione è ora tutta sul nuovo regolamento tecnico 2026, che archivierà definitivamente l’era dell’effetto suolo. Una sfida, come l’ha definita il team principal.

«Il nuovo regolamento è sfidante perché richiederà scelte su dove impiegare l’energia a disposizione nel corso del giro. Sarà discusso e criticato, come ogni nuovo regolamento in F1, ma con il tempo verrà accettato».

Per il 2026, infatti, si stanno progettando e sviluppando nuove power unit. E se quella Mercedes viene già definita “favorita” tra piloti e addetti ai lavori, occorre cautela.

«Sono pettegolezzi, non sappiamo niente, – commenta Wolff. – Mi aspetto che la Ferrari sia molto competitiva e Honda ha dimostrato quanto sia forte, mi aspetto tanto da loro con Aston Martin. Poi c’è Red Bull con i nuovi motori, c’è Audi… Tutti vogliono arrivare pronti e competitivi, e staremo a vedere chi avrà lavorato meglio».

E se dovesse scegliere contro chi lottare il prossimo anno, non ha dubbi: Ferrari.

«La risposta è semplice, – afferma. – Un classico, una sfida incredibile. Un pilota italiano contro un’auto italiana: lo immaginate? Non ho dubbi che questo duello ci sarà, l’anno prossimo o in futuro. Lo vivremo, e sarà fantastico».

Con lo sguardo fisso sul futuro e i piedi ben saldi in un presente fatto di scelte strategiche, Toto Wolff continua a guidare Mercedes con l’attitudine di chi non teme le sfide, ma le cerca. Perché, come ribadisce lui stesso, «il resto viene dopo».

 

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