La Formula 1 guarda al futuro: ecco cosa cambierà dal 2026

Il nuovo regolamento FIA entrerà in vigore tra due stagioni. Dalla potenza dell’ibrido, alle nuove dimensioni delle vetture, fino alla scomparsa del DRS: la rivoluzione è pronta a prendere corpo.

Rendering Vettura F1 2026
NUOVO REGOLAMENTO FIA
Rendering Vettura F1 2026 (Image credit: FIA)

Una rivoluzione che potrebbe ribaltare gli equilibri presenti. Le vetture di F1 del 2026 saranno più corte, più strette, più leggere e con un’aerodinamica completamente rinnovata.

Anche se attualmente esistono solo sulla carta, sono state presentate le nuove regole che entreranno in vigore tra due anni, in attesa della ratifica del Consiglio Mondiale della FIA nella riunione del 28 giugno.

Una prima analisi ha subito rivelato che queste nuove regole rappresentano un netto cambiamento rispetto alle attuali. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l’unico elemento che resterà invariato sarà il concetto del fondo che utilizza l'”effetto suolo“, reintrodotto nel 2022, ma il suo impatto sarà molto inferiore rispetto a oggi.

Il carico aerodinamico complessivo delle vetture sarà ridotto di circa il 30% e la resistenza aerodinamica in rettilineo sarà dimezzata, portando a una filosofia di progettazione molto diversa da quella attuale. Ecco quali saranno i più grandi cambiamenti della Formula 1 a partire dal 2026.

Addio al DRS: i Flap attivi saranno decisivi

La novità più significativa riguarda l’introduzione dell’aerodinamica attiva sulle ali anteriore e posteriore. In pratica, i piloti potranno variare l’inclinazione degli ultimi due elementi delle ali, passando da una configurazione Z con maggiore carico a una configurazione X con minore incidenza sui rettilinei, riducendo la resistenza all’avanzamento e facilitando i sorpassi.

Questo funziona sullo stesso principio del DRS (Drag Reduction System) ma sarà molto più efficace. Le prestazioni delle vetture dipenderanno quindi da come l’aerodinamica attiva, sviluppata dai singoli team, si adatterà alla dinamica delle monoposto.

L’utilizzo di elementi aerodinamici attivi richiederà uno studio approfondito dei progettisti per trovare il miglior equilibrio tra le due configurazioni (quella con carico e quella senza carico) per garantire il bilanciamento della vettura. Questo avvantaggerà le squadre con maggiore esperienza e capacità di calcolo.

Nuove dimensioni delle vetture: lunghezza e peso ridotti

Le vetture subiranno cambiamenti significativi nelle dimensioni: saranno più corte, con un passo ridotto da 3600 millimetri a 3400 millimetri di lunghezza massima, e più strette di dieci centimetri, con una larghezza di un metro e novanta rispetto ai due metri attuali.

Anche il fondo sarà più stretto, passando da 1600 millimetri a 1500 millimetri di larghezza massima, con una restrizione del diffusore. Inoltre, il peso sarà ridotto di 30 chili, passando dagli attuali 798 kg a 768 kg.

Queste modifiche avranno almeno due effetti: una maggiore maneggevolezza delle monoposto, che saranno più reattive, soprattutto nei tratti più tecnici dei circuiti, e una riduzione del carico aerodinamico generato dal corpo vettura, in particolare dal fondo. Conseguenza primaria nel fatto che le prestazioni delle vetture dipenderanno meno dalle altezze da terra adottate.

“Spinta extra”: la fase di sorpasso avrà l’overboost

Non meno rilevanti le modifiche già ratificate da tempo per quanto riguarda le power unit 2026. Non ci sarà solo l’incremento della potenza elettrica, destinata a diventare circa la metà di quella complessiva, ma sarà messo a disposizione dei piloti una sorta di “overboost” in fase di sorpasso, per agevolare le monoposto che seguono un’altra vettura.

Nel dettaglio, i piloti inseguitori potranno utilizzare la massima potenza elettrica sino alla velocità di 375 Km/h. Mentre chi è davanti verrà “limitato” creando un calo progressivo della potenza nella fascia da 299 Km/h a 355 Km/h.

In questo modo saranno create condizioni molto favorevoli per i sorpassi, ma sarà anche garantita la sicurezza, evitando il rischio di improvvise perdite di potenza delle vetture in fondo ai rettilinei causate da un prematuro esaurimento della energia elettrica erogata (“clipping”), con il pericolo di tamponamenti. Confermato, infine, l’uso di carburanti sostenibili al 100%.

Spazio a tecnica e show: i pilastri cardine del motorsport

Il campionato mondiale 2026 sarà, così, più che incerto e lo spettacolo, attraverso colpi di scena, non può che beneficiarne.

Le macchine del 2026, in ogni caso, non saranno “teleguidate” con il solo obiettivo di incrementare la lotta in pista e lo show. L’aerodinamica attiva rappresenta un’area sinora inesplorata, ma decisamente affascinante, della tecnica applicata alle competizioni.

Ai giorni nostri sono disponibili gli strumenti informatici per renderla efficace, mantenendo inalterati i valori di competizione estrema propri della F1, senza rischiare che possa tramutarsi in un doping tecnico.