L’annuncio, arrivato lunedì dalla National Basketball Association (NBA), ha definito i parametri economici che disciplineranno la prossima stagione, a partire dalla mezzanotte del 1° luglio, quando entrano in vigore salary cap e livelli di tassazione.
Il nuovo tetto salariale rappresenta il massimo incremento annuale consentito (+10%) secondo quanto previsto dal Collective Bargaining Agreement (CBA), il contratto collettivo tra lega e giocatori.
Un aumento ampiamente anticipato dagli operatori del settore, alla luce del maxi accordo siglato nel luglio 2024 con NBC, ESPN/ABC e Amazon per i diritti media: un’intesa da 77 miliardi di dollari in 11 anni, che incrementerà del 33% le distribuzioni annuali alle squadre già dal primo anno, per un totale di 137 milioni di dollari a franchigia.
I nuovi parametri economici della stagione 2025-26
- Salary Cap: 154,647 milioni di dollari
- Minimum Salary Floor (90% del cap): 139,182 milioni di dollari
- Luxury Tax Threshold: 187,895 milioni di dollari
- First Apron: 195,945 milioni di dollari
- Second Apron: 207,824 milioni di dollari
- Mid-Level Exceptions:
- Non-Taxpayer: 14,104 milioni
- Taxpayer: 5,685 milioni
- Room Exception: 8,781 milioni
Il sistema NBA prevede un cap soft, che consente alle squadre di sforare il tetto grazie a un complesso sistema di eccezioni contrattuali, ma impone vincoli crescenti man mano che si superano determinate soglie. Il superamento della luxury tax comporta infatti sanzioni pecuniarie, mentre il superamento dei due apron, introdotti e rafforzati nel nuovo CBA del 2023, attiva limitazioni operative nella costruzione del roster (come l’impossibilità di acquisire giocatori via sign-and-trade).
Come ulteriore strumento di equilibrio competitivo, resta in vigore il minimum salary floor, una soglia al di sotto della quale una franchigia non può scendere in termini di monte ingaggi. In caso di mancato raggiungimento del 90% del cap, la differenza dev’essere comunque corrisposta e il club non potrà beneficiare della redistribuzione dei proventi derivanti dalla luxury tax.
Durante la stagione 2024-25, ad esempio, le venti franchigie “virtuose” (ossia non soggette alla luxury tax) hanno ricevuto circa 11,5 milioni di dollari ciascuna.
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Phoenix Suns al vertice della luxury tax 2024-25
A guidare la classifica delle squadre del monte ingaggi dell’ultima stagione sono stati i Phoenix Suns, con un’imposizione stimata di 152 milioni di dollari in luxury tax, seguiti da Minnesota Timberwolves (90 milioni), Los Angeles Lakers (53,5) e Boston Celtics (53).
L’attuale sistema, con aumenti progressivi e controllati del tetto salariale, nasce anche dalla volontà di evitare episodi come il “salto” del 2016, quando l’improvviso aumento del 34,5% del cap permise ai Golden State Warriors di firmare Kevin Durant in free agency.
Per questo, il CBA prevede ora un limite massimo di crescita annuale del 10%, che dovrebbe mantenersi stabile fino al termine dell’accordo collettivo, fissato alla stagione 2029-30. Secondo le proiezioni, ciò porterebbe il salary cap fino a circa 226 milioni di dollari entro quella data.
Una free agency senza superstar
L’offseason 2025 non si preannuncia particolarmente esplosiva sul mercato dei free agent: secondo ESPN, solo i Brooklyn Nets avrebbero oltre 20 milioni di spazio salariale disponibile, complice l’aumento delle estensioni firmate da rookie e veterani nell’ultimo anno. Inoltre, l’offerta di giocatori non include nomi in grado di rivoluzionare le sorti di una franchigia.
La maggior parte delle mosse più significative si è già concretizzata via trade, come l’approdo di Kevin Durant a Houston e quello di Desmond Bane a Orlando.
Tuttavia, alcuni giocatori potranno firmare estensioni di alto profilo. Su tutti, il MVP in carica Shai Gilgeous-Alexander, che potrà sottoscrivere un quadriennale da 293 milioni di dollari, con un primo anno da 65,5 milioni a partire dal 2027-28, pari al 35% del cap previsto per quella stagione.
Anche i contratti dei rookie, legati al cap e aumentati del 10%, riflettono la nuova realtà finanziaria della lega. Cooper Flagg, prima scelta assoluta al Draft 2025, percepirà 62,7 milioni in quattro anni, con una prima annualità da 13,8 milioni.
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