Nuovo formato per gli NBA All-Star Game. Nel 2026 il tradizionale show cestistico cambierà volto, adottando per la prima volta nella sua storia un formato “USA vs. Mondo”, in cui i migliori giocatori statunitensi si confronteranno con i migliori talenti internazionali.
Ad annunciarlo è stato direttamente il commissioner NBA Adam Silver, durante un’apparizione al programma Breakfast Ball su FS1. Il cambiamento punta a ravvivare l’interesse del pubblico per la manifestazione.
Nba USA Resto del Mondo: il modello NHL come fonte di ispirazione
La decisione arriva dopo la sperimentazione – poco apprezzata dal pubblico – del formato a quattro squadre introdotto nell’ultima stagione. In quell’occasione, quattro team composti da cestisti selezionati dagli analisti di Inside the NBA su TNT si erano sfidati in un mini-torneo con semifinali e finale.
Nonostante l’intento innovativo, la formula non ha riscosso successo né tra i giocatori né tra i fan. Anche se l’esperimento non verrà replicato nella sua struttura originale è possibile che qualche elemento venga preservato.
Parallelamente, la popolarità dell’NHL 4 Nations Face-Off – un torneo stile olimpico tra Stati Uniti, Canada, Svezia e Finlandia – ha rubato la scena al weekend NBA, ispirando la lega a riconsiderare il proprio approccio.
«Non sono ancora sicuro di quale sarà il formato esatto – ha dichiarato Adam Silver, che ha poi confermato di voler prendere esempio dall’hockey – Ho osservato con molta attenzione ciò che ha fatto la NHL, ed è stato un enorme successo».
Nba USA Resto del Mondo: la compresenza con Milano Cortina
Silver ha inoltre confermato un ritorno al passato della manifestazione che verrà ospitata dall’emittente che l’ha resa celebre: «Il prossimo anno, nell’ambito dei nostri nuovi accordi sui diritti televisivi, l’All-Star Game tornerà su NBC», ha annunciato.
Lo stesso network coprirà proprio in quei giorni le gare di Milano Cortina 2026, con i vertici dell’NBA che vedono la compresenza dei due eventi come un’occasione per amplificare la diffusione dell’All-Star Game.
«La partita andrà in onda su NBC, e proprio quel giorno la programmazione sarà preceduta da eventi olimpici invernali – ha aggiunto -. Subito dopo, ci saranno altri eventi olimpici. Quindi, quale momento migliore per proporre una formula USA contro il Mondo?».
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Nba USA Resto del Mondo: reazioni dei protagonisti e nodi da sciogliere
Il nuovo formato ha già ricevuto l’approvazione di diversi big internazionali, come Victor Wembanyama (San Antonio Spurs) e Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks). Anche Draymond Green (Golden State Warriors) è sulla stessa lunghezza d’onda, avendo riconosciuto che «l’All-Star Game ha bisogno di un restyling».
Tuttavia, non mancano le criticità. Uno dei principali problemi è legato al numero di giocatori disponibili per ciascuna selezione: circa il 70% dei cestisti NBA è di nazionalità statunitense, il che rende il bacino da cui attingere per il Team USA molto più ampio rispetto a quello per il Team World.
«Non è detto che non si possa trovare una soluzione, ma se vogliamo avere un processo equo nella selezione degli All-Star, il fatto di dover scegliere metà dei giocatori da un gruppo che rappresenta solo il 30% del totale potrebbe non essere giusto – ha commentato Silver già a gennaio, in occasione degli NBA Paris Games -. È un aspetto che stiamo valutando».
Un cambiamento epocale in una storia lunga più di 70 anni
L’All-Star Game è nato nel 1951 come partita esibizione tra i migliori giocatori delle Conference Eastern e Western. Nel corso degli anni, si è evoluto fino a diventare il fulcro dell’All-Star Weekend, un evento che include gare di abilità, concorsi di schiacciate e intrattenimento a 360 gradi.
Nel 2025, la tradizionale sfida tra Est e Ovest è stata abbandonata in favore del torneo a quattro squadre, ma il riscontro tiepido ha spinto la NBA verso una nuova trasformazione che segna una forte discontinuità con il passato.
Il prossimo capitolo si scriverà a Los Angeles, dove il weekend delle stelle si terrà dal 13 al 15 febbraio 2026. Stavolta, con una posta in palio nuova e un sapore decisamente più globale.