Sabato 31 maggio il Consiglio Federale della FIR – Federazione Italiana Rugby – ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo per l’esercizio 2024. Un passaggio fondamentale per la nuova governance guidata da Andrea Duodo, insediatasi lo scorso settembre, che segna l’avvio di un percorso concreto di risanamento finanziario dopo anni difficili.
Il documento contabile restituisce un’immagine più stabile rispetto alla situazione ereditata. Il disavanzo, inizialmente superiore ai 10 milioni di euro, è stato contenuto a 6.782.907,94 euro grazie a un’attenta revisione dei costi e a una riorganizzazione della struttura federale. Un miglioramento del 30% rispetto alle previsioni di ottobre 2024, sostenuto anche dai ricavi derivanti dai test match internazionali di novembre e da una razionalizzazione generale della spesa.
“Consapevoli sin dall’insediamento dello stato di criticità economica in cui versava la nostra Federazione – ha dichiarato il presidente FIR Andrea Duodo – da subito abbiamo intrapreso la via della responsabilità. In pochi mesi abbiamo invertito la rotta, senza gravare sui club né sul movimento di base“.
Nuova visione per il rugby italiano
Nel 2024 la FIR è entrata in un nuovo corso, con l’elezione del presidente Andrea Duodo grazie al 55,92% delle preferenze. Nel suo programma quadriennale, Duodo ha tracciato le direttrici del suo mandato: creazione di un Centro Servizi per i club, sviluppo della Serie A Elite e investimenti nella base.
Non un capitano, ma il referente di tutto il movimento. Così si era definito nel suo primo discorso da presidente, sottolineando la volontà di costruire un sistema inclusivo e orientato al futuro. Una federazione sana, appunto.
In occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo del 2024, il presidente è entrato nel dettaglio di quanto fatto sinora.
«I ricavi degli appuntamenti internazionali autunnali e un’attenta revisione delle spese realizzata assieme alla struttura, – ha continuato Duodo, – ci hanno permesso di limitare sensibilmente il disavanzo. Questo è solo l’inizio di un percorso che abbiamo intrapreso per garantire la piena sostenibilità della Federazione, la tutela del patrimonio e, nei prossimi anni, il raggiungimento del pareggio di bilancio, condizione imprescindibile per garantire continuità, solidità e sviluppo al rugby italiano».
Preventivo 2025: disavanzo in ulteriore calo
Se il 2024 è stato positivo, anche il documento previsionale per il 2025, approvato all’unanimità dal Consiglio Federale lo scorso 7 febbraio, segnala un ulteriore passo avanti nella strategia di risanamento. Il disavanzo stimato si riduce a -5.670.615,2 euro, con una contrazione del gap tra ricavi e costi di circa il 50%.
“Abbiamo agito da subito – ha commentato Duodo – ottenendo risultati concreti in appena quattro mesi di mandato. Ora puntiamo a migliorare ulteriormente questi dati in sede di consuntivo e a riportare la Federazione in equilibrio entro i prossimi anni”.
La nuova governance FIR, tra rigore finanziario e visione di lungo periodo, si propone di guidare il rugby italiano fuori dalle difficoltà economiche, ponendo le basi per un futuro sostenibile e ambizioso. Un cambio di rotta che, numeri alla mano, sembra già aver dato i primi frutti.