Le Harley Davidson entrano a gamba tesa nelle corse a due ruote. A partire dal 2026 debutterà una nuova sfida nel mondo delle competizioni motociclistiche frutto della collaborazione tra la casa statunitense e la MotoGP.
Dalla prossima stagione avrà il via il primo campionato mondiale dedicato alle bagger, che porterà in pista lo stile inconfondibile e la potenza brutale delle Harley, con moto capaci di superare i 300 km/h.
Harley Davidson MotoGP: un nuovo show nei weekend del motomondiale
Il campionato sarà articolato in sei tappe europee e nordamericane, che si terranno all’interno del calendario della MotoGP. Ogni weekend prevede due gare, per un totale di dodici appuntamenti stagionali.
Un format pensato per offrire spettacolo e coinvolgimento sia agli appassionati delle corse sia alla community globale di Harley-Davidson, con un occhio di riguardo al mercato nordamericano, che rappresenta un target di primaria importanza nella strategia di sviluppo di Liberty Media, il gruppo statunitense che ha rilevato la maggioranza di Dorna Sports – società che controlla la MotoGp – andando a consolidare il suo portafoglio nei motorsport che include tra le altre la Formula 1.
«Offriamo una piattaforma davvero internazionale affinché Harley-Davidson aumenti la propria presenza globale – ha commentato Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna Sports -. Questa partnership presenta un grande potenziale per le nostre strategie e regalerà tantissimo spettacolo a tutti gli appassionati, apportando un gusto completamente nuovo ai weekend di Gran Premio».
Harley Davidson MotoGP: le specifiche tecniche
Protagoniste assolute saranno le Harley-Davidson Road Glide in versione da gara, messe a punto dalla divisione Harley-Davidson Factory Racing. Si tratta di moto imponenti – circa 280 kg – ma capaci di oltre 200 cavalli di potenza e 245 Nm di coppia, con prestazioni degne di una superbike. Nonostante le dimensioni, sono pensate per offrire grande stabilità e guidabilità ad alta velocità.
Tutte le moto saranno tecnicamente identiche, a garanzia di una competizione equa tra i piloti. Il campionato prevede la partecipazione di sei-otto team, ognuno con due piloti, per un totale di circa dodici moto in griglia.
«Si tratta di un nuovo e audace step nelle ambizioni di Harley-Davidson nel competere a livello globale. Con questa nuova serie, siamo entusiasti di portare una nuova competizione sullo scenario mondiale – ha commentato Jochen Zeitz, presidente e ceo di Harley Davidson -. Non si tratta soltanto di un nuovo e importante capitolo per il nostro brand che celebra la nostra tradizione mentre guardiamo al futuro, ma aggiungerà anche uno spettacolo incredibile al maggior show di motociclismo del mondo».
La spinta verso l’internazionalizzazione della casa statunitense
Il nuovo mondiale rappresenta la naturale evoluzione della partecipazione di Harley nella serie MotoAmerica Mission King of the Baggers, che ha già riscosso successo negli Stati Uniti. Il salto nel contesto MotoGP punta ora a espandere il pubblico, rafforzare la presenza globale del marchio e offrire un’esperienza completamente nuova agli spettatori.
Ulteriori dettagli sul calendario, sui team e sulla copertura mediatica verranno annunciati nei prossimi mesi. Ma una cosa è certa: dal 2026, il motomondiale avrà una nuova, ruggente anima a stelle e strisce.