La stagione NBA sta per entrare nella fase clou. Dopo la chiusura della regular season, è tutto pronto per l’inizio dei playoff, che determineranno la squadra in grado di conquistare il prestigioso anello.
Le due squadre su cui sono puntati i riflettori sono in primis i campioni in carica dei Boston Celtics, insidiati dagli Oklahoma City Thunder che sembrano avere le carte in regola per strappare il titolo alla franchigia del Massachussets. Subito dietro i Cleveland Cavaliers e i Los Angeles Lakers sono accreditati come i principali inseguitori.
Playoff NBA montepremi: la modalità di ripartizione del bonus
L’NBA oltre ad essere il campionato sportivo professionistico statunitense con gli stipendi più alti, si conferma come il più generoso per i bonus erogati nel corso della postseason. Quest’anno, infatti, i giocatori delle squadre qualificate ai playoff si divideranno 34,7 milioni di dollari, un milione in più rispetto alla scorsa stagione.
L’allocazione varia in base ai risultati sportivi: più turni si superano, maggiore sarà la quota guadagnata. Inoltre, si tiene conto anche delle rapporti di forza dellla regular season: la squadra col miglior record stagionale riceve infatti un premio aggiuntivo di 870mila dollari.
Va da sé che i futuri campioni conseguiranno la fetta più grande del montepremi, e potranno arrivare a raggiungere fino a 12,4 milioni di dollari in bonus nel caso degli Oklahoma Thunders, che vantano la migliore performance stagionale
Playoff NBA montepremi: le squadre che provengono dai Play-in
Nonostante siano la squadra più giovane della lega e tra le meno costose in termini di monte ingaggi, i Thunders hanno rappresentato la sorpresa di quest’anno chiudendo la stagione con il miglior record della NBA (68-14).
Le squadre che si qualificano tramite i play-in non ricevono bonus legati al piazzamento in regular season, né tantomeno un compenso extra per la partecipazione oltre agli stipendi standard stagionali, distribuiti su base mensile per tutto l’anno.
I giocatori provenienti dai team emersi dal minitorneo potrebbero incassare fino a 719mila dollari ciascuno nel caso di una storica cavalcata fino al titolo. L’impresa è ambiziosa, ma non impossibile: i Rockets ci riuscirono nel 1995 partendo da sesti.
Playoff NBA montepremi: bonus in crescita grazie al nuovo CBA
Il montepremi dei playoff è cresciuto del 3% rispetto al 2024, dopo un’impennata del 25% avvenuta la stagione precedente grazie al nuovo contratto collettivo (CBA). Questo prevede che il Player Playoff Pool annuale venga calcolato come la cifra più alta tra due parametri: una formula legata al BRI (Basketball Related Income) e il montepremi dell’anno precedente.
Nel 2024, i bonus per ogni turno playoff erano aumentati tra il 12% e il 17%, con un picco dell’79% per i campioni NBA, che hanno ricevuto 8,55 milioni di dollari, contro i 4,78 milioni della stagione prima.
Nel dettaglio, quest’anno i compensi per i giocatori vanno da un minimo di circa 466mila dollari per squadra (pari a circa 30.400 dollari per giocatore in un roster tipo da 15), fino a un massimo potenziale di 12,4 milioni di dollari (circa 828mila dollari a testa) in caso di vittoria del titolo da parte dei Thunder.
L’impatto dei premi sugli stipendi dei cestisti
Lo stipendio medio di un giocatore NBA supera oggi i 10 milioni di dollari annui, con Stephen Curry al comando a 55,8 milioni. Ben 49 giocatori hanno guadagnato oltre 30 milioni quest’anno, tra cui Shai Gilgeous-Alexander (35,9 milioni) e Isaiah Hartenstein (30 milioni) dei Thunder.
Per i top player, i bonus playoff non sono dunque particolarmente significativi. Tuttavia, per atleti come Dillon Jones o Jaylin Williams, che hanno guadagnato meno di 3 milioni in tutta la stagione, una vittoria del titolo potrebbe aumentare il loro compenso annuo di oltre 30%.
Con il titolo in palio e bonus milionari a rendere ancora più alta la posta, i playoff NBA si confermano come l’appuntamento più atteso della stagione rappresentando il vero e proprio crocevia dell’ambizione sportiva delle squadre.