Il numero uno di un'atletica in ascesa: ecco quanto guadagna Mei

Il presidente FIDAL è in carica dal dal 2021 ed è stato rieletto nel 2024: lo stipendio garantito dalla Federazione e la sua composizione.

Mei atletica
LO STIPENDIO DEL PRESIDENTE
Stefano Mei, presidente FIDAL (Photo by: Fama / FIDAL)

L’atletica italiana sta vivendo un momento d’oro, con successi internazionali che la pongono ai vertici dello sport mondiale.

Tuttavia, mentre gli atleti conquistano medaglie e stabiliscono nuovi record, il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), Stefano Mei, si trova al centro di un acceso dibattito economico.

Una recente rivelazione ha portato alla luce un significativo aumento del suo stipendio, suscitando polemiche all’interno e all’esterno del mondo sportivo: ecco quanto guadagna il presidente FIDAL.

Quanto guadagna Mei – Il totale lordo annuale

Dopo quattro anni con un compenso di 36mila euro lordi annui, Mei ha ottenuto un aumento che porta il suo stipendio a 150mila euro all’anno.

Questa decisione è stata presa dal Consiglio federale in seguito a una sua richiesta di adeguamento, basata sull’intenso lavoro svolto, sui risultati ottenuti e sulle responsabilità legali connesse al ruolo di presidente.

«Per quattro anni ho percepito il salario più basso tra i miei 105 dipendenti. Se i compensi non vengono adeguati, le presidenze federali resteranno accessibili solo a persone benestanti o pensionati», ha dichiarato Mei in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando come la sua richiesta sia in linea con i compensi di altri presidenti federali.

Le polemiche sul taglio dei fondi agli atleti

L’aumento dello stipendio di Mei arriva in un periodo in cui il budget destinato agli atleti di vertice è stato ridotto da 2,05 milioni di euro per 71 atleti a 1,85 milioni per 56 atleti.

Secondo il presidente FIDAL, questa riorganizzazione ha portato a un aumento del salario medio per atleta del 18%, una scelta strategica per garantire maggiore qualità e competitività ai vertici della disciplina.

Tuttavia, non tutti gli atleti e i loro allenatori hanno accolto positivamente questi cambiamenti. Il caso più emblematico riguarda il pesista Leonardo Fabbri e il suo allenatore Paolo Dal Soglio, che hanno espresso pubblicamente il loro malcontento per il trattamento economico ricevuto.

Mei ha ribadito che le risorse devono essere distribuite in base ai risultati e alle esigenze complessive della federazione, precisando che «alle punte del movimento non abbiamo mai fatto mancare nulla».

Stipendio Mei – Il compenso extra dalle sponsorizzazioni

Un altro elemento di discussione è la percentuale che Mei riceverà a partire dal 2026 sulle sponsorizzazioni che riuscirà a portare alla FIDAL.

Il presidente riceverà il 5% degli accordi commerciali da lui personalmente acquisiti, una scelta che ha destato perplessità tra gli addetti ai lavori.

Tuttavia, Mei ha difeso questa decisione, sottolineando che sotto la sua gestione la raccolta da partnership è passata da 300mila  a 1,6 milioni di euro e che è in corso la ricerca di un advisor che potrebbe ridurre o annullare la sua quota.