Il Premier Padel sta attraversando la sua prima grande crisi con i giocatori, con ripercussioni potenzialmente gravi per l’intero circuito. A un giorno dalla chiusura delle iscrizioni, nessun atleta della Top-50 ha confermato la propria partecipazione al P2 Gijon, il primo torneo della stagione in Spagna.
Premier Padel ha definito questa decisione un “veto collettivo” che potrebbe causare “danni drammatici” all’attività e al marchio del circuito. Secondo quanto riportato da 2Playbook, il tour organizzato da Qatar Sports Investments e dalla Federazione Internazionale di Padel (FIP) ha reagito con una lettera inviata ai giocatori dallo studio legale Cuatrecasas.
Il documento avverte delle “gravissime responsabilità legali” che alcuni giocatori potrebbero assumere, forse inconsapevolmente, con questa decisione. Premier Padel sottolinea che i suoi partner, tra cui Red Bull, Qatar Airways, Bullpadel e Cupra, sono pronti a difendere i propri diritti e a far rispettare ogni accordo firmato.
Premier Padel Gijon – Le ragioni del boicottaggio
Non sono del tutto chiare le motivazioni dietro il rifiuto dei giocatori di partecipare al torneo di Gijón, in programma dal 24 febbraio al 2 marzo. Tuttavia, il circuito ha confermato di aver mantenuto un dialogo costante con la FIP e la Professional Padel Association (PPA), l’associazione che rappresenta i giocatori, per cercare un punto d’incontro.
Uno dei punti di attrito principali sembra essere la riduzione dei sorteggi, una decisione che ha generato malcontento tra gli atleti. Premier Padel ha ammesso le polemiche, ma ha difeso la scelta, evidenziando come il Cupra FIP Tour rappresenti una rampa di accesso per i giocatori emergenti al circuito principale.
Un’altra questione aperta è la distribuzione del montepremi. Nel P2, la categoria più bassa del circuito, il montepremi è di 252.250 euro, mentre nei tornei P1 arriva a 474.500 euro. Il Masters di Barcellona, per esempio, prevede un premio complessivo di 600mila euro nel 2024. Secondo Premier Padel, i giocatori stanno boicottando un evento di minore importanza in termini di punti e premi, ma comunque strategico per il circuito.

Premier Padel, annunciato il calendario 2025: conferme italiane per Milano e Roma
Premier Padel giocatori – Un contratto vincolante
Nella lettera inviata ai giocatori, Premier Padel ricorda che il contratto firmato con il circuito ha una durata ventennale e include l’obbligo di partecipare a tutti i tornei, indipendentemente dalla categoria. Inoltre, sottolinea che il calendario non è sovraccarico e consente sufficienti periodi di riposo.
Un altro punto di scontro riguarda la libertà dei giocatori di partecipare a tornei esterni. Premier Padel specifica che non impone restrizioni alla partecipazione a eventi come l’Hexagon Cup o altri tornei organizzati da terzi, anche in diretta concorrenza con il circuito.

L'equivalente di Ryder e Laver Cup: ecco la nuova competizione intercontinentale di padel
Le conseguenze del boicottaggio: cosa aspettarsi
L’assenza dei primi 50 giocatori al P2 Gijon potrebbe avere conseguenze rilevanti, sia sul piano commerciale che sportivo. Premier Padel teme che questa situazione possa compromettere il sogno olimpico del padel, un obiettivo su cui la FIP lavora da anni.
Inoltre, il circuito avverte che il boicottaggio potrebbe scoraggiare nuovi promotori locali dall’organizzare tornei e allontanare potenziali investitori e sponsor.
Non è la prima volta che il padel professionistico vive tensioni con i giocatori. In passato, il conflitto tra il World Padel Tour e gli atleti aveva portato alla nascita del Premier Padel, con il supporto della FIP e del Qatar Sports Investments.
Tuttavia, l’acquisizione del WPT da parte del fondo sovrano del Qatar sembrava aver posto fine alle dispute. Ora, con la protesta degli atleti contro Premier Padel, il circuito si trova ad affrontare una nuova e delicata sfida.