Il Benetton Treviso fa la storia e conquista per la prima volta in assoluto l’accesso agli ottavi di finale di Champions Cup, superando i due volte campioni d’Europa dello Stade Rochelais col punteggio di 32-25 al termine di una gara splendida e combattutissima in cui i Leoni riescono ad avere la meglio grazie ad una prestazione difensiva da università del rugby che ha lasciato annichilita una formazione come La Rochelle.
Come ricostruisce Il Gazzettino, i biancoverdi grazie ad i piazzati Smith e Albornoz oltre alle mete di Nicolò Cannone e Bernasconi, e oltre ancora alla straordinaria prestazione difensiva di Lorenzo Cannone, premiato come Man of the Match, conquistano un successo incredibile che vale il terzo posto nel Pool 2 di Champions che vale l’accesso agli ottavi di finale che i trevigiani giocheranno in trasferta il primo fine settimana del mese di aprile.
Un pezzo di storia per il rugby italiano, che arriva al 6 Nazioni probabilmente nel miglior momento in assoluto da 10 anni a questa parte con la consapevolezza di poter stare a tutti gli effetti tra le potenze del rugby europeo soprattutto grazie agli eccellenti risultati del Benetton.
Benetton agli ottavi di Champions, le parole di Marco Bortolami
Il capo allenatore dei biancoverdi Marco Bortolami ha commentato questo traguardo con entusiasmo: «Abbiamo fatto la storia di questo club, riuscendo a sconfiggere una delle squadre più forti d’Europa e penso che questo dia la dimensione dell’impresa fatta e del lavoro che è stato fatto da 4 anni a questa parte che ha portato la squadra ad arrivare a questo punto. È difficile immaginare queste partite, è difficile crederci ma questa non è una vittoria sporadica e questo è testimoniato dalla qualità che è stata messa in campo da questi ragazzi in un match così complicato ed allo stesso tempo decisivo».
Infine, un elogio anche per la fase difensiva: «Abbiamo fatto una prestazione incredibile buttando il cuore oltre l’ostacolo soprattutto in difesa. ci abbiamo messo grande fede, desiderio e sacrificio per tutti gli 80 minuti, non permettendo mai agli avversari di prendere la linea del vantaggio anche grazie allo straordinario apporto della panchina che ci ha dato quel qualcosa in più per poter ottenere l’allungo vincente negli ultimi minuti».