Il tennis cresce in Italia e nel mondo e lo fa in tutti i sensi. La racchetta lunga sta spopolando tra i praticanti a livello globale, come confermano gli ultimi dati dell’ITF (Federazione Internazionale di Tennis) che, nel 2024, ha registrato il superamento di quota 100 milioni – 106 per l’esattezza – di praticanti a tutte le latitudini.
E se crescono i praticanti, gli ascolti televisivi – perché un conto è giocare, un altro e vedere i campioni farlo – non possono che crescere gli interessi dei brand nell’investire in una vetrina dalla così alta visibilità.
In questo senso gli Australian Open, primo Grande Slam dell’anno che apre la lunga stagione tennistica, restituiscono un termometro di quanto le aziende stiano scommettendo sulla racchetta lunga.
Secondo Tennis Australia, la Federazione nazionale del Paese, che organizza il torneo di Melbourne, l’edizione 2025 è pronta a infrangere ogni record dal punto di vista delle sponsorizzazioni, incrementando il numero di sponsor complessivi del 35%, che passano dai 37 del 2024 agli attuali 50.
Sponsor Australian Open 2025: Kia, Rolex ed Emirates “irrinunciabili”
Kia, colosso automobilistico coreano, è legato agli AO da più di vent’anni e per mantenere il ruolo di major partner del torneo ha siglato un accordo dal valore di 107 milioni di dollari per un rinnovo quinquennale.
Il gigante dell’hotellerie, Marriott Bonvoy, è un altro marchio globale fresco di rinnovo, che ha esteso il contratto per altri tre anni, implementando il proprio impegno verso i clienti, offrendo loro esperienze esclusive come tour dietro le quinte e accesso a lounge private durante il torneo.
Emirates, compagnia aerea di Dubai, lega il suo nome allo sport a più livelli e lo fa da tempo.
Il rapporto con il tennis abbraccia tutti e quattro i grandi slam: US Open e Roland Garros sono sponsorizzati rispettivamente dal 2012 e dal 2013 mentre Wimbledon è il più recente, con l’accordo siglato nel 2024.
Con il Major australiano il sodalizio risale al 2015 ed è fresco di rinnovo, per altri cinque anni, fino al 2029, per un valore di 22,4 milioni di dollari.
Percorso analogo per Rolex, partner del torneo di Melbourne dal 2008 e official timekeeper, ha firmato un’estensione di contratto pluriennale per continuare a “dettare” i tempi degli AO.
L’entrata in scena di Louis Vuitton e Red Bull
Louis Vuitton è uno dei marchi globali più recenti nella storia degli Australian Open, entrato nella squadra dei partner solo nel 2023.
Ma si è trattato di un ingresso in grande stile, considerando che il brand di lusso francese ha realizzato le “valigie”, se così le si possono definire, che ospitano niente di meno che i trofei stessi assegnati ai vincitori della manifestazione.
Red Bull, che porta avanti una strategia multisport da lungo tempo, ha firmato un accordo per l’edizione 2025, anticipando l’apertura del torneo con un evento esclusivo Red Bull Bassline, durante la settimana di qualificazioni mentre M&M ha scelto di prendere parte al torneo presentando il suo primo negozio pop-up in Australia proprio in occasione del Major.

Australian Open al via: tutto quello che c'è da sapere sull'edizione 2025
Sponsor Australian Open 2025: il peso degli italiani, Aperol, Peroni e Pirelli
Anche brand italiani, dall’appeal globale, si sono legati agli AO negli anni.
Aperol Spritz è “official aperitif” del torneo e Campari, proprietaria del marchio, ha annunciato a inizio 2024 il rinnovo della partnership e il prosieguo dell’esperienza per offrire al pubblico del torneo “a slice of Italy”, nella Terrazza Aperol durante la manifestazione.
Un assaggio di gusto italiano lo offre anche Peroni, con il brand Nastro Azzurro e il Peroni Bar posizionato nella Rod Laver Arena.
Da ultimo, il colosso Pirelli, che ha siglato un accordo in qualità di Official Tyre Partner che garantirà al marchio italiano visibilità sui campi da gioco tramite la tecnologia di pubblicità virtuale.
Non sono stati svelati i dettagli economici ma si parla, anche in questo caso, di un accordo pluriennale, strategico per Pirelli per espandere il suo presidio nella regione Asia-Pacifico.
Secondo le stime di Tennis Australia la sponsorizzazione media annuale vale circa 3,2 milioni di dollari che sale a 7 milioni per gli associate partners e i premium partners.
Tennis Australia: La scritta Melbourne vale 1 miliardo di dollari
Ma la Federazione australiana, che ha visto il torneo crescere di valore anno dopo anno, con un impatto economico stimato da Nielsen Sports nell’ordine di quasi 2 miliardi di dollari nell’ultimo decennio, si è sbizzarrita ulteriormente con le stime.
Se l’iconica scritta Melbourne che celebra il nome della città sui campi del Victoria Stadium fosse venduta a un brand, il controvalore pubblicitario per un’esposizione del genere sarebbe quantificabile a 1 miliardo di dollari per circa 20 giorni di torneo.
Craig Tiley, ceo di Tennis Australia, ha spiegato al portale specializzato Bandt.com che si tratta di poco più di un gioco, che la scritta «non è in vendita, anche perché nessuno sponsor sarebbe intenzionato a sborsare quella cifra».
Che sia un gioco o un’offerta a rialzo, rappresenta comunque un metro di misura di quanto le sponsorizzazioni possano ancora crescere.
«Ogni anno il nostro lavoro consiste nell’essere sempre più creativi per offrire le giuste opportunità ai partner – ha spiegato il presidente della Federtennis australiana -, inoltre il nostro obiettivo è promuovere anche il territorio e di conseguenza il turismo . Il nostro torneo di gioca mentre milioni di spettatori, nell’emisfero settentrionale, vivono la stagione invernale: è importante dare un’immagine di quanto sia bello essere a Melbourne e in Australia in questo periodo dell’anno».