I 40 anni di LeBron James: 1,5 miliardi di dollari guadagnati in carriera

Complessivamente LeBron ha guadagnato in carriera circa 505 milioni di dollari giocando ma ne ha ricavati più del doppio, oltre 1 miliardo, da sponsorizzazioni, merchandising, licensing e attività mediatica.

LeBron James
L'impero del campione
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Le candeline spente il 30 dicembre 2024 sono 40 ma LeBron James pare non curarsi del tempo che passa.
Il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers nonostante sia entrato negli “anta” continua a mantenere dei livelli altissimi di gioco: in campo la media di gioco è di 23,5 punti a partita, per trovare un altro quarantenne illustre bisogna tornare alla stagione 1987-88, con il grande Kareem Abdul-Jabbar che però di punti, rispetto alle sue stagioni migliori, ne faceva 14,6 a partita.

Un’altra epoca, un’altra preparazione fisica, un altro sport.

Ma è pur vero che la concorrenza alza sempre più il livello e ormai LeBron si trova a sfidare sul parquet avversari che potrebbero essere suoi figli (anche letteralmente).

E anche se il campione ha dichiarato recentemente che potrebbe giocare altri «5-7 anni, con il piano di chiudere ai Lakers in ogni caso», l’impero fuori dal campo da gioco è a dir poco solido.

40 anni LeBron James: dal primo ingaggio ai guadagni stellari

James, in questa stagione, secondo le stime di Sportico, incasserà, tra stipendio e sponsorizzazioni circa 134 milioni di dollari.

Un bel salto rispetto all’esordio, avvenuto nel 2003 senza passare dal college, con i Cleveland Cavaliers, con un ingaggio di 18,8 milioni di dollari in quattro anni (4,7 milioni a stagione).

Già al rinnovo successivo, a quattro anni di distanza, ha visto il contratto più che triplicato, a 60 milioni di dollari.

Lo stipendio di LeBron ha continuato a crescere, stagione dopo stagione, da Cleveland a Miami, dal ritorno a Cleveland fino all’approdo, definitivo a Los Angeles, con lo stipendio più alto di tutta l’NBA.

Bisogna attendere la stagione 2016-17 – 14 anni dopo l’arrivo in NBA – per vedere l’asso dei Lakers superato in vetta alla classifica, de Steph Curry, leader indiscusso delle ultime otto stagioni.

Le sponsorizzazioni e gli investimenti: da Nike a RedBird

Ma non è sugli ingaggi che LeBron ha costruito il suo impero economico.

Fuori dal campo ha infatti guadagnato più del doppio rispetto agli stipendi da giocatore.

Prima ha guardato agli ambiti vicini, siglando un accordo con Nike che è vaso 100 milioni di dollari, inclusi bonus e diritti, nei primi sette anni per poi rinnovarlo “a vita” nel 2015.

Poi sono arrivati Coca-Cola, Upper Deck, AT&T, Crypto.com, DraftKings, GMC e Taco Bell a comporre un portafoglio di sponsorizzazioni che conta una dozzina di marchi per un valore complessivo di 1 miliardo di dollari.

Soldi, quelli delle sponsorizzazioni, che James ha investito in aziende sportive e non solo nelle ultime due decadi.

Nel 2011, ha stretto una partnership con la holding sportiva Fenway Sports Group, che detiene tra le varie franchigie anche i Boston Red Sox e i Pittsburgh Penguins e ha rilevato una quota di minoranza del Liverpool di proprietà di FSG in cambio di alcuni diritti di marketing.

Ma il fiore all’occhiello dell’impero di James è la SpringHill Company, che include la società di produzione SpringHill Entertainment, la piattaforma media Uninterrupted e la società di consulenza sui marchi Robot.

Nel 2021, SpringHill ha venduto una quota di minoranza a un consorzio guidato da RedBird Capital Partners, che ha permesso a James di stringere il sodalizio con Gerry Cardinale e che ha valutato la società a 725 milioni di dollari.

Complessivamente LeBron ha guadagnato in carriera circa 505 milioni di dollari giocando ma ne ha ricavati più del doppio, oltre 1 miliardo, da sponsorizzazioni, merchandising, licensing e attività mediatica.

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