E1 Series World Championship: i motoscafi elettrici valgono 200 milioni

Tecnologia e sostenibilità, velocità e location mozzafiato in giro per il mondo. Sono solo alcuni degli ingredienti di E1 Series World Championship, il campionato di motoscafi elettrici.

E1 Series motoscafi elettrici
La competizione sbarca a Como
Image credit: E1 Series mediacenter

Un impatto economico di oltre 200 milioni solo nel primo anno di attività. Tanto valgono le competizioni di motoscafi elettrici sotto l’egida di E1 Series World Championship che da febbraio di quest’anno ha dato via al primo campionato del mondo di questi bolidi che sfrecciano sull’acqua ma sono molto più simili a caccia spaziali di kolossal sci-fi.

La competizione globale, che vede gareggiare nove squadre e 18 piloti e che ha debuttato in Arabia Saudita, a Gedda, parla – e tanto – anche italiano.

Domenica 25 agosto infatti, le gare si svolgeranno sul Lago di Como, a Villa d’Este, dopo aver fatto già una tappa a Venezia nel mese di maggio, ma oltre alle sfide tra le acque italiane, è proprio E1 Series World Championship ad avere “natali” italiani, grazie al suo cofondatore e amministratore delegato, Rodi Basso.

E1 Series motoscafi elettrici: l’idea di Rodi Basso

Basso, ingegnere con un passato al Goddard Space Flight Center della Nasa, è tra i progettisti che hanno ideato le RaceBird, i motoscafi elettrici che sfrecciano a pelo d’acqua grazie ai “foil”, le lame che consentono all’imbarcazione di eliminare la resistenza dello scafo, lasciando in acqua soltanto una piccola superficie di carbonio, sul modello di quanto già avviene con le imbarcazioni della America’s Cup.

«Quando ho portato quest’idea ad Alejandro Agag, cofondatore di E1 Series World Championship, oltre che della Formula E e delle Extreme E – spiega Rodi Basso su Il Sole 24 Ore –, abbiamo realizzato subito che l’industria marittima elettrica non era così avanzata come quella delle auto a zero emissioni. L’opinione pubblica e i governi stanno sempre più aumentando la pressione per avere mezzi a emissioni ridotte per la mobilità del futuro anche su acqua. Venendo dunque dall’esperienza del motosport non abbiamo fatto altro che trasferire le tecnologie già testate su supercar e hypercar ai motoscafi elettrici. L’Union internationale motonautique (Uim, la Federazione internazionale per tutte le attività di motonautica, ndr) e il suo presidente Raffaele Chiulli hanno abbracciato la nostra idea e ci hanno dato per 25 anni l’esclusiva mondiale nell’organizzare i campionati mondiali di motonautica elettrica».

Tecnologia e sostenibilità, velocità e location mozzafiato in giro per il mondo. Sono solo alcuni degli ingredienti che hanno destato l’interesse di investitori importanti, tra cui numerosi sportivi e non solo.

E1 Series motoscafi elettrici: la passione dei grandi sportivi

Il tennista Rafa Nadal, il fuoriclasse del football americano Tom Brady, l’ex attaccante Didier Drogba e il pilota della Red Bull Sergio Perez sono solo alcuni dei nomi dello sport che hanno scelto di investire nelle E1 Series.

«Le persone con le quali siamo entrati in contatto – ha spiegato Basso – si sono convinte a investire nella E1 Series per due motivi: il primo perché vedono un potenziale business, il secondo perché sono tutti personaggi al picco della loro carriera o dell’espressione del loro talento e cercavano progetti ad alto impatto per la vita di miliardi di persone, visto che più del 50% della popolazione globale vive sulle aree costiere del mondo, oggi sempre più minacciate anche da diversi fattori climatici».

Un’opportunità di business affascinante, sostenibile e dal ritorno economico in breve termine. Tre team hanno infatti già venduto una parte della loro licenza a cinque volte il valore iniziale e il 90% del budget iniziale è assicurato: si punta al break-even nel 2024 e a profitti significativi nel 2025.