Formula E 2024: tutto quello che c’è da sapere, tra innovazione e tradizione

La competizione delle auto elettriche è arrivata alla decima edizione, tra conferme e novità: ecco tutti i dettagli sul regolamento, calendario, piloti e confronto con la Formula 1.

Jake Dennis, GP Città del Messico 2023
DECIMA EDIZIONE
Jake Dennis, GP Città del Messico 2023 (Image credit: DPPI/Panoramic/Insidefoto)

A 10 anni teoricamente si entra già nella fase d’adolescenza e lo stesso si può dire per le auto elettriche, ormai conosciute e impiegate nel quotidiano e che anno dopo anno stanno appassionando tanti tifosi sui circuiti di tutto il mondo.

Il Sustainable Championships Index di Enovation Consulting ha inserito la Formula E in cima alla lista delle 105 serie in tutto il mondo in base alle prestazioni di sostenibilità valutando sei categorie: certificazioni, accreditamenti e premi, prestazioni ambientali, prestazioni sociali, impegno e partnership e approccio alla sostenibilità.

La Season 10 si è aperta il 13 gennaio 2024 sul circuito di Mexico City, dove una folla gremita ha assistito alla vittoria di Pascal Wehrlein sulla Porsche. Alla corsa di Misano che rappresenterà la sesta e la settima gara stagionale, la classifica vede Nick Cassidy e Pascal Wehrlein in testa con 63 punti con una vittoria a testa, seguiti a ruota da Rowland e Dennis.

L’ultima tappa ha visto anche una notevole presenza italiana visto che Gunther ha trionfato sulla monoposto della Maserati Racing, che nel 2023 è diventato il primo marchio italiano a competere in questo campionato.

E-Prix 2024: il regolamento tra prove libere, qualifiche e double-header

A differenza di altri campionati che si distribuiscono su tre giorni, la maggior parte del programma della Formula E si svolge il giorno della gara. Una mezz’ora di prove libere il venerdì antecedente alle gare mentre poi tutti gli eventi importanti avvengono la domenica.

Si parte la mattina con la seconda sessione di prove libere, seguita dalle qualifiche e dalla gara. Nel caso in cui il weekend preveda un double-header allora ci saranno due sessioni di prove libere prima delle qualifiche. In alcune piste c’è anche lo shakedown, in cui i piloti scendono sul circuito a potenza ridotta per i primi briefing di giornata.

Dopo le prove libere ecco le qualifiche, della durata di un’ora con un format innovativo. Prima avviene una fase a gironi formati da due gruppi di 11 in base alla posizione in classifica. Qui i piloti possono correre fino a 300 kW per stabilire i tempi sul giro in una sessione di 10 minuti, con i quattro più veloci di ciascun gruppo che accedono alla seconda fase dei “duelli” (format usato a partire dalla stagione 8).

Qualyfing format Formula E
Fonte: Formula E

Gli otto qualificati si affronteranno nei quarti di finale, gareggiando l’uno contro l’altro in un testa a testa: un unico giro a 350 kw stabilisce chi avanza alle semifinali e poi alla finale. Il vincitore conquista la Julius Baer Pole Position con poi la griglia che si forma sui risultati a seguire. Per coloro che si sono classificati dal quinto al dodicesimo posto che hanno gareggiato nel gruppo dei poleman questi occuperanno le posizioni dispari sulla griglia; i piloti corrispondenti all’altro gruppo occuperanno le griglie pari.

Il giorno gara: l’energia utilizzabile, l’Attack Mode e la novità di questa stagione

L’energia utilizzabile in gara non è costante ma viene comunicata dalla FIA prima di ogni E-Prix, solitamente compresa tra i 30 e 40 kwh. Così facendo viene adattata l’energia a seconda della tipologia di pista, e talvolta può succedere che venga deciso un diverso utilizzo di energia anche se nella stessa pista per aumentare lo spettacolo e dare meno prevedibilità alla corsa.

L’Attack Mode

In gara la massima potenza è 300 kw, ma in frenata è possibile ricaricare la batteria con una potenza di rigenerazione fino a 600 kw. Per quanto riguarda i sorpassi e quindi delle azioni più salienti del circuito, dalla stagione 5 è stato attivato l’Attack Mode che consente ad ogni pilota di usare potenza extra. Per attivarla i piloti devono uscire dalla traiettoria e attraversare la speciale zona di attivazione, unica in ogni circuito.

Come ricompensa per aver cambiato traiettoria ricevono 50 kw che quindi potranno usare per un tempo limitato portando la propria vettura sino a 350 kw. Un importante novità rispetto al 2023 riguarda il numero di Attack Mode per ogni gara, non più necessariamente due. La direzione gara comunicherà poco prima del via il numero di attivazioni e i minuti a disposizione, ma starà alle singole squadre decidere come ripartirli.

Se la direzione gara decidesse una durata complessiva di 5 minuti da sfruttare in due attivazioni, il pilota può scegliere autonomamente come organizzare tale modalità, ma resta obbligatorio esaurire tutto l’Attack Mode altrimenti ci sarà una penalità.

La novità della season 10: l’Attack Charge

La grande novità di questa stagione è il pit-stop di ricarica rapida, rinominato Attack Charge. Durante una finestra di giri stabilita dalla direzione gara, i piloti avranno l’obbligo di rientrare ai box per effettuare una sosta, durante la quale la batteria verrà ricaricata a 600 kw per 30 secondi tramite un bocchettone collegato al retro della vettura. I pit-stop comunque non saranno presenti in tutti gli E-Prix.

La classifica, il calendario e le scuderie del 2024

La classifica piloti e quella a squadre si compone poi dei risultati ottenuti durante ogni gara con i punteggi così suddivisi:

  • Primo posto: 25 punti
  • Secondo posto: 18 punti
  • Terzo posto: 15 punti
  • Quarto posto: 12 punti
  • Quinto posto: 10 punti
  • Sesto posto: 8 punti
  • Settimo posto: 6 punti
  • Ottavo posto: 4 punti
  • Nono posto: 2 punti
  • Decimo posto: 1 punto

Vengono inoltre assegnati tre punti per la Julius Baer Pole Position e un punto per il giro più veloce in gara.

Il calendario invece si è aperto con l’E-Prix del Messico e si concluderà dopo 16 prove a Londra con nel mezzo tante novità come il ritorno dell’Estremo Oriente con il debutto di Tokyo e la doppia tappa di Shanghai. Dapprima inserito e poi cancellato l’E-Prix di Hyderabad in India che ha lasciato un periodo di pausa di 7 settimane tra la terza e la quarta gara. Il calendario e le gare così di seguito:

  1. Città del Messico (13/01/2024)
  2. Diriyah (26/01/2024)
  3. Diriyah (27/01/2024)
  4. San Paolo (16/03/2024)
  5. Tokyo (30/03/2024)
  6. Misano (13/04/2024)
  7. Misano (14/04/2024)
  8. M0ntecarlo (27/04/2024)
  9. Berlino (11/05/2024)
  10. Berlino (12/05/2024)
  11. Shanghai (25/05/2024)
  12. Shanghai (26/05/2024)
  13. Portland (29/06/2024)
  14. Portland (30/06/2024)
  15. Londra (20/07/2024)
  16. Londra (21/07/2024)

Per quanto riguarda le vetture particolare attenzione al campione del mondo Jake Dennis che avrà un nuovo compagno di squadra in Andretti, Norman Nato. In casa Jaguar, Mitch Evans verrà affiancato da Nick Cassidy. Porsche invece conferma entrambi i piloti, Pascal Wehrlein e Antono Felix Da Costa, così come DS Penke, che ripropone Vergne-Vandoorne. Queste le griglie di partenza per la stagione 10:

Team piloti Formula E 2024

Formula E e Formula 1 a confronto

L’idea di un campionato di monoposto elettriche venne a Jean Todt durante una cena a Parigi con Alejandro Agag, oggi presidente della suddetta compagine. Il primo campionato ha avuto il suo esordio il 13 settembre 2014 e da allora i paragoni e i confronti con la Formula 1 sono stati innumerevoli.

Le differenze strutturali: peso e dimensioni

Come è noto, le prestazioni in frenata di ciascun veicolo sono condizionate dalla massa del veicolo stesso, dagli pneumatici impiegati e dall’utilizzo che viene fatto dei freni durante una sessione in pista. Le monoposto di Formula 1 vantano un peso minimo con pilota di 733 kg, mentre la Formula E adesso di terza generazione pesa intorno agli 856 kg.

La frenata è condizionata anche dagli pneumatici e nonostante le monoposto elettriche abbiano cerchi da 18 pollici, al cospetto dei 13 della F1, la Formula E presenta gomme più strette: 260 mm di larghezza all’anteriore e 305 mm al posteriore, a fronte dei 370-385 mm davanti e dei 455-470 mm dietro di una Ferrari.

Le differenze tecniche: velocità e motore

Se a livello dimensionale le due monoposto si assomigliano, tutto il resto è praticamente opposto. Le gomme, ad esempio, sono scanalate con un disegno simile a quelle stradali per le auto di Formula E. Le auto di Formula 1, invece, sfruttano gomme slick sviluppate specificatamente per la Classe Regina.

L’aerodinamica delle Formula E è molto più semplice e meno raffinata, visto che le auto devono percorrere circuiti cittadini con velocità di percorrenza basse, mentre le Formula 1 hanno prestazioni di gran lunga superiori e circuiti molto più sfidanti in quanto a velocità in curva.

L’elefante nella stanza è, infine, il motore. Se le automobili di Formula E hanno un motore elettrico centrale da 300 o 350 kW (408 o 476 CV) a seconda delle sessioni di gara, le Formula 1 possono contare su una power unit porta la potenza totale a circa 1.000 CV. Ne deriva di conseguenza una differenza enorme a livello di prestazioni. Per quanto concerne la velocità massima la Formula 1 stacca nettamente l’elettrico, con 360 km/h mentre i “bolidi” di nuova generazione arrivano ad un massimo di 280 km/h.

Un esempio può essere fatto sul circuito atipico di Montecarlo. Sulle strette strade del Principato, entrambe le categorie condividono il circuito con sole minime modifiche che rendono il tracciato leggermente più scorrevole e veloce. Il risultato è schiacciante a vantaggio della Formula 1. Il tempo della Pole Position del Gran Premio di Monaco di Formula 1 del 2023 conquistata da Max Verstappen su Red Bull è di 1:11.365.

Il tempo più veloce nelle qualifiche dell’E-Prix di Monaco 2023 di Formula E è stato conquistato dalla Nissan di Sasha Fenestraz, che in semifinale ha ottenuto un tempo di 1:28.773. La differenza sul giro è quindi di oltre 17 secondi. Per fare un raffronto, la Pole Position a Monaco in Formula 3 nell’edizione 2023 è stata ottenuta dall’italiano Gabriele Minì con un tempo di 1:23.278, ben 4,5 secondi più veloce.

Le differenze di percorrenza: i circuiti

Con la già citata eccezione del Gran Premio/ePrix di Monaco, di per sé un unicum nel mondo della Formula 1, i circuiti dove corrono le monoposto di Formula E sono dei veri e propri cittadini temporanei, un po’ come vediamo in IndyCar. Non abbiamo quindi circuiti permanenti, e il layout di questi tracciati è sempre simile a sé stesso, con pochi rettilinei, tante curve (spesso a 90 gradi), alcune chicane e i muri molto prominenti.