Il secondo grande arrivo nella Città Eterna, dopo quello dell’edizione passata. Un’ ultima tappa che toccherà il mare di Ostia e la storia del centro romano, con l’ultimo tratto sotto il Colosseo. Questo il finale affascinante del Giro d’Italia 2024.
«La Città Eterna è ormai legata a doppio filo con la Corsa Rosa, che qui arriva per la sesta volta e per la 50esima volta è sede di tappa». Così Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs MediaGroup, alla presentazione dell’arrivo della kermesse ciclistica a Roma.
Il prossimo 26 maggio il traguardo, come detto, sarà all’ombra del Colosseo, in una cornice unica per tifosi e turisti. Il tracciato sarà di 125km e, come nell’edizione 2023, la partenza sarà all’EUR, per poi passare da Ostia e, infine, concludersi nel centro nevralgico di Roma.
In tempi non sospetti Gianni Bugno, uno dei corridori più famosi del ciclismo italiano e internazionale, aveva lanciato l’idea in un’intervista a Calcio e Finanza: «Innanzitutto bisognerebbe istituzionalizzare la sede di arrivo. In Francia da decenni il Tour termina sulla via più importante della nazione, che tra l’altro è anche una delle vie più famose al mondo, ovvero l’Avenue dei Campi Elisi a Parigi. Con il podio dei vincitori che si tiene sotto l’Arco di Trionfo lì vicino».
«Io mi domando perché noi non possiamo fare concludere il Giro sempre in via dei Fori Imperiali a Roma con il Colosseo sullo sfondo e con la premiazione sotto l’Arco di Tito che sta lì accanto. L’impatto mediatico sarebbe impressionante a livello mondiale. Inoltre, c’è da sottolineare un’altra cosa», aveva concluso Bugno.
Un Giro d’Italia 2024 che si apre e si chiude, dunque, all’ombra di due grandi infrastrutture storiche del nostro Paese. Il prossimo 4 maggio lo start sarà, infatti, dalla Reggia reale di Venaria per concludersi, poi, sotto l’anfiteatro romano più famoso al mondo.
Non un caso, data la grande visibilità che contraddistingue una kermesse del genere e il relativo impatto sul turismo sportivo. Le bellezze italiane in mostra durante la tappa come viatico per sponsorizzare, se ce ne fosse bisogno, l’offerta turistica del Bel Paese.
Un mese e si parte da Venaria: ricaduta da 600 milioni per il Giro d'Italia 2024
Per Alessandro Onorato, assessore capitolino ai Grandi Eventi, Turismo e Sport «nel 2023 la tappa conclusiva ha avuto 830 mila spettatori dal vivo con una ricaduta economica tra 145 e 215 milioni di euro. Una straordinaria vetrina turistica ed economica per la città coinvolta dal grande abbraccio rosa». Numeri di grande spessore, numeri da Città Eterna.
Si parla già di un possibile rinnovo tra Roma e RCS per il 2025, come confermato dalle dichiarazioni di Paolo Bellino, amministratore delegato di Rcs Sport&events: «L’esperienza dello scorso anno ha avuto un grande impatto sul territorio con un numero altissimo di presenze e un eccellente indotto economico. I grandi eventi hanno bisogno di grandi palcoscenici, Roma è l’esempio perfetto. Quello intrapreso è un lungo percorso che stiamo lavorando per prolungare».
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