Decreto Milleproroghe, approvati gli emendamenti sul lavoro sportivo

Previste proroghe relative a obblighi di comunicazioni dei lavoratori sportivi e novità sulle ritenute dei premi nelle gare sportive dilettantistiche.

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RIFORMA DELLO SPORT
Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani (Photo by Giovanni Pasquino / Deepbluemedia / Insidefoto)

Novità importante arriva dal Decreto Milleproroghe, con l’approvazione attesa degli emendamenti sportivi. Nello specifico, sono state incluse diverse disposizioni volte a facilitare gli atleti e le organizzazioni sportive.

Decreto Milleproroghe di grande attualità anche nel mondo del calcio. A seguito dell’abolizione governativa del Decreto Crescita da gennaio scorso, sono cinque gli emendamenti presentati alla Camera. Opera di Forza Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, l’obiettivo è prolungare i vantaggi fiscali legati agli stipendi di sportivi provenienti dall’estero.

Milleproroghe lavoro sportivo – Ecco le novità introdotte

Tra le principali novità vi è la possibilità per gli atleti di richiedere l’esenzione dal versamento della ritenuta alla fonte sui premi ottenuti, fino a un massimo di 300 euro. Questa misura mira a fornire un sostegno finanziario agli atleti e a ridurre il carico fiscale sui premi sportivi.

Inoltre, è stato esteso il termine per gli adempimenti da effettuare tramite il Registro delle attività dilettantistiche. Le comunicazioni relative al centro dell’impiego e al libro unico del lavoro possono ora essere effettuate entro il 31 marzo 2024 senza rischiare sanzioni. Questo prolungamento del termine offre alle organizzazioni sportive più tempo per adempiere agli obblighi normativi: si riduce, così, il rischio di sanzioni per il ritardo nella presentazione delle comunicazioni.

Ulteriore proroga riguarda la scelta, da parte di istruttori e direttori tecnici, riguardo al regime previdenziale da adottare: l’estensione arriva al 30 giugno 2024.

«Gli emendamenti approvati nel decreto Milleproroghe sul lavoro sportivo confermano il rispetto dei principi che hanno ispirato la riforma e, allo stesso tempo, l’impegno a lavorare, come stiamo facendo, a una graduale attuazione delle nuove norme e al loro miglioramento, per mettere in condizione i datori di lavoro, a partire da associazioni e società sportive dilettantistiche, e i lavoratori sportivi di veder rispettati i propri reciproci e legittimi interessi». Queste le dichiarazioni del ministro dello Sport, Andrea Abodi, che precisano le novità introdotte.