Un settore che può già vantare una portata industriale globale ma che ha ancora margini di crescita esponenziali. È, in estrema sintesi, il biglietto da visita della sport industry che potrebbe raggiungere nel 2024 un giro d’affari a livello mondiale di oltre 506 miliardi di dollari (circa 470 miliardi di euro) in rialzo rispetto ai 480 miliardi di dollari del 2023 (circa 445 miliardi di euro) registrando un CAGR superiore al 5,6%.
Lo rivela l’analisi a cura di Business Research che stima per il mondo dello sport il superamento del tetto di 600 miliardi di euro, 629 per l’esattezza (583 mld di euro al cambio attuale), nel 2028, prevedendo sempre un tasso di crescita annuo del 5%.
Valore sport nel mondo: il passo della crescita
Una stima, quella dell’istituto, volutamente conservativa che contempla infatti, come elementi di rallentamento alla crescita globale, il conflitto russo-ucraino che ha preso il via nel 2022, al quale si è aggiunto negli ultimi mesi quello israelo-palestinese.
Altro fattore che viene tenuto conto nell’analisi è l’impennata dei costi delle materie prime, che ha mosso i suoi primi passi sul crinale del 2021 per poi accentuarsi, rischiando quasi di diventare strutturale, nel corso del 2022.
I riflessi di questa dinamica sull’inflazione che ha colpito in particolare l’eurozona e la conseguente riduzione del potere d’acquisto, confluiscono a mantenere la stima di incremento dell’industria sportiva mondiale sotto la doppia cifra.
Più l’economia è forte più aumenta la domanda di sport. Un’affermazione tanto semplice quanto lineare ma è evidente che il benessere economico di un Paese è di per sé un propulsore per la crescita dello sport, che risponde all’esigenza di intrattenimento.
Analizzando la segmentazione geografica della ricerca, pur confermando la leadership globale del Nord America, l’area con un potenziale di crescita più alto nel medio termine si candida a essere l’Africa.
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