Cortina ci riprova con il bob: in campo il gruppo Pizzarotti

Avviata una terza gara per mantenere il bob Cortina: questa volta con un approccio “soft” che prevede la riqualificazione del tracciato della ex Monti, già esistente.

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Bob a Cortina, nuovo atto. Ma pare che questa volta vi possa essere un epilogo. Il gruppo di costruzione Pizzarotti ha presentato la sua proposta a Simico, la società delle infrastrutture di Milano e Cortina, per la realizzazione della pista da Bob, Skeleton e Slittino in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.

Bob Cortina nuovo atto: il pressing Salvini-Zaia

Dopo un anno intenso, caratterizzato da due gare deserte a Cortina tra la primavera e l’estate del 2023 e diverse alternative considerate (tra cui la pista già esistente a Saint Moritz e la proposta della Regione Piemonte con la vecchia pista di Cesana, rimasta inutilizzata dal 2006), il governo ha deciso di insistere. Il pressing decisivo è stato portato avanti dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e dal governatore veneto, Luca Zaia.

È stata quindi avviata una terza gara a Cortina, questa volta con un approccio “soft”, finalizzata a riqualificare il tracciato della ex Monti, già esistente.

Bob Cortina nuovo atto: la via di un approccio “soft”

Il progetto è stato semplificato significativamente: è stato eliminato il grande parcheggio, sono state rimosse alcune gradinate e non sono previste aree di ristorazione. Nonostante ciò, i costi rimangono gli stessi: 81,6 milioni (più Iva). Pizzarotti, che inizialmente aveva declinato la partecipazione nel 2023, ora presenta l’unica offerta, rendendo probabile l’aggiudicazione.

Il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, si mostra soddisfatto del fatto che questa volta la gara non sia andata deserta, anche se ora è necessario verificare i requisiti del proponente. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha comunicato che la decisione sulla pista di Cortina sarà presa entro due settimane.

Non è certo che il CIO darà un parere favorevole, dato che la sua politica mira a risparmiare soldi pubblici quando possibile. Tuttavia, la proposta attuale rappresenta una versione alleggerita di un progetto precedentemente incluso nel dossier di candidatura di Milano e Cortina, scelto come vincitore.

Sebbene ottenere il consenso del CIO non sia garantito, l’esecutivo pare intenzionato a difendere la sua posizione: la pista sarà realizzata comunque, essendo un’opera finanziata con fondi pubblici.

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