Perugia sul tetto del mondo: terzo titolo iridato e 2025 di trionfi per il volley italiano

La Sir Sicoma Monini conquista il Mondiale per club battendo l’Osaka 3-0. Un trionfo che consolida il dominio italiano nella pallavolo globale e apre scenari di mercato ambiziosi.

sir perugia
Campione mondiale per club
Image Credits: FIPAV

La Sir Sicoma Monini Perugia è sul tetto del mondo. Nella finale disputata all’Arena Guilherme Paraense di Belem, la formazione umbra ha sconfitto i giapponesi dell’Osaka Blueteon per 3-0 (25-20, 25-21, 29-27), conquistando il terzo titolo mondiale per club in quattro anni dopo i trionfi del 2022 e 2023.

Un percorso netto quello della squadra guidata da Angelo Lorenzetti, che ha chiuso la competizione con cinque vittorie su cinque incontri. Come riporta La Gazzetta dello Sport, dopo aver superato il girone eliminatorio battendo i libici dello Swehly Sports Club, l’Osaka e il Sada Cruzeiro, Perugia ha dominato in semifinale il Volei Renata prima di imporsi nuovamente sui giapponesi nell’atto conclusivo.

Un anno storico per il club umbro

Il 2025 si è rivelato un’annata da incorniciare per la società perugina. A maggio era arrivata la prima Champions League della storia del club, seguita ora dal terzo titolo mondiale iridato. Un palmares che certifica la crescita esponenziale di una realtà nata nel 2001 a Bastia Umbra in serie C e che in 24 anni ha scalato tutte le gerarchie della pallavolo internazionale.

La svolta decisiva della società, come riporta la Gazzetta dello Sport, è arrivata nel 2022 con l’arrivo al timone del club di Gino Sirci, fino a quel momento presente in società come sponsor. Da allora, in nove stagioni, Perugia ha collezionato sedici trofei, incluse sei Supercoppe italiane.

Giannelli MVP, quattro perugini nel dream team

La finale ha visto protagonisti assoluti i giocatori della Sir. Wassim Ben Tara, miglior opposto del torneo, ha chiuso la partita con 16 punti, seguito da Kamil Semeniuk (13) e Agustin Loser (9). Ma il riconoscimento più prestigioso è andato al capitano Simone Giannelli, eletto MVP e miglior palleggiatore della competizione, autore dell’ultimo decisivo pallone messo a terra di prima intenzione.

Nel dream team del Mondiale per club figurano ben quattro giocatori perugini: oltre a Giannelli e Ben Tara, anche i centrali argentini Sebastian Solè e Agustin Loser. Un dominio che testimonia la superiorità tecnica della formazione umbra.

  • MIGLIOR GIOCATORE DEL TORNEO (MVP): Simone Giannelli (Perugia)
  • MIGLIOR OPPOSTO: Wassim Ben Tara (Perugia)
  • MIGLIOR PALLEGGIATORE: Simone Giannelli (Perugia)
  • MIGLIOR SCHIACCIATORE #1: Miguel Angel Lopez (Osaka Bluteon)
  • MIGLIOR SCHIACCIATORE #2: Aaron Rusasell (Aluron Zawiercie)
  • MIGLIOR CENTRALE #1: Sebastian Solé (Perugia)
  • MIGLIOR CENTRALE #2: Agustin Loser (Perugia)
  • MIGLIOR LIBERO: Tomohiro Yamamoto (Osaka Bluteon)

L’Italia domina il panorama mondiale

Con questo successo, Perugia mantiene l’imbattibilità mondiale con 13 vittorie in altrettante partite disputate nelle tre edizioni vinte. Un dato che assume ancora più valore se inquadrato nel contesto del volley italiano: in venti edizioni del torneo iridato per società, le formazioni tricolori hanno vinto 13 volte, di cui 5 con Trento, 3 con Perugia, 2 con Gonzaga Milano e una ciascuna con Parma, Porto Ravenna e Lube Civitanova.

Il 2025 si chiude come un anno perfetto per la pallavolo italiana: doppio oro mondiale con le nazionali maschile e femminile, doppio successo iridato con le squadre di club (Perugia tra gli uomini, Scandicci tra le donne).

Un poker che non ha precedenti nella storia dello sport azzurro.

Mercato: la Sir punta a rimanere al vertice

Forte di questi successi, Perugia guarda già al futuro con ambizioni importanti. Come anticipato dalla Gazzetta dello Sport, dopo essersi assicurata il belga Ferre Reggers nel ruolo di opposto, il club valuta nuovi innesti nel reparto schiacciatori. Confermato Semeniuk, potrebbero lasciare il giapponese Ishikawa e l’ucraino Plotnytskyi, con la società che lavora per gli arrivi del francese Henno e del giapponese Takahashi. Al centro è vicina la firma del centrale azzurro Giovanni Sanguinetti.

Una strategia di mercato che risponde alla filosofia del presidente Sirci: «Noi vogliamo scrivere la storia». E con tre titoli mondiali in quattro anni, la storia la stanno già scrivendo.

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