Milano Cortina vede il traguardo. A cento giorni dall’inizio dei Giochi Invernali, il commissario e ad di Simico Infrastrutture, Fabio Massimo Saldini, ha tracciato un bilancio dei lavori nel corso dell’evento organizzato dal Giornale “Milano – 100 giorni a Milano-Cortina. Il racconto dei Giochi”.
«I Giochi di Milano-Cortina saranno sostenibili dal punto di vista finanziario, ambientale e legale», ha sottolineato Saldini, ribadendo come l’intero progetto rappresenti «un modello per le future grandi opere anche sotto il profilo della trasparenza».
Un impegno, quello di Simico, che si concretizza in 98 opere – tra infrastrutture e impianti sportivi – per un valore complessivo di oltre 3,4 miliardi di euro, tutte «consegnate nei tempi previsti», ha assicurato il commissario.
«In 19 mesi abbiamo aperto cantieri e messo a punto varianti in corso d’opera per 51 interventi infrastrutturali e 47 di carattere sportivo», ha ricordato Saldini, sottolineando la rapidità e l’efficienza con cui la macchina organizzativa ha operato.
La pista da bob di Cortina
Una delle notizie più positive arriva da Cortina d’Ampezzo, dove la pista da bob verrà completata nei tempi previsti e con un notevole risparmio economico rispetto al budget messo in preventivo.
«Per la pista da bob di Cortina era previsto un investimento di 160 milioni: la chiuderemo con 31 varianti di progetto e zero costi aggiuntivi, utilizzando 118 milioni, quindi 42 milioni in meno di quanto inizialmente previsto», ha annunciato Saldini.
Il nuovo Sliding Centre è stato completato in tempi record, appena 305 giorni, e si affianca ad altri interventi significativi già conclusi: il rinnovamento dello Stadio del Ghiaccio, che tornò protagonista già ai Giochi del ’56, e il Villaggio di Cortina, nel cuore di Fiames.
Il bilancio sulle altre opere
Anche in Trentino-Alto Adige e Lombardia i lavori procedono spediti. I trampolini di Predazzo e Tesero sono già stati testati, mentre sulla Stelvio di Bormio si sta ultimando l’impianto di innevamento.
A Milano, invece, il Villaggio Olimpico lascerà un’eredità concreta: al termine dei Giochi sarà trasformato in uno studentato da 1.700 posti, un simbolo della sostenibilità e della visione a lungo termine del progetto olimpico.
Infine, a Livigno, è in fase di consegna lo Snow Park. «Fortunatamente si è parlato molto di Cortina e meno di Livigno, perché è la venue più complessa. Sul versante Mottolino, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, cinque gare si svolgeranno nello stesso punto. Livigno rappresenta l’emblema della nostra attività: è stata in assoluto la venue più difficile da realizzare», ha spiegato Saldini.
Legalità, trasparenza e collaborazione con i territori
Alla base del modello Milano-Cortina c’è modus operandi fondato su presenza nei territori, legalità e trasparenza. La piattaforma Open Milano Cortina e il Protocollo di Legalità hanno garantito la tutela dei beni pubblici e l’accesso ai dati e ai documenti, in piena collaborazione con il Governo, gli enti locali e le comunità coinvolte.
Un approccio che, come ha rimarcato Saldini, ha permesso di coniugare efficienza operativa, sostenibilità e integrità amministrativa, ponendo le basi perché i Giochi del 2026 diventino un modello virtuoso per la gestione dei grandi eventi in Italia.