In attesa di Milano Cortina la Francia si porta avanti: approvato il budget per i Giochi Invernali 2030

Il comitato organizzatore delle Olimpiadi che si terranno nelle Alpi Francesi ha definito lo stanziamento per organizzare la rassegna a cinque cerchi: un quarto sarà coperto con fondi pubblici.

Olimpiadi 2030 budget
sguardo verso il 2030
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La Francia si prepara per i Giochi del 2030. La nazione transalpina ha fatto un passo avanti deciso verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali delle Alpi Francesi 2030, l’edizione successiva a Milano Cortina 2026

Il Comitato Organizzatore (Cojop 2030) ha approvato il primo budget pluriennale, pari a 2,13 miliardi di euro, con una quota significativa – circa il 75% – proveniente da fondi privati, mentre la restante parte sarà finanziata attraverso risorse pubbliche.

La revisione del budget

Il documento, adottato all’unanimità dal cda del Cojop, segue l’approvazione del comitato esecutivo composto dai rappresentanti delle regioni ospitanti, dello Stato, del CNOSF e del Comitato Paralimpico.

Rispetto alle prime stime formulate lo scorso febbraio, al momento dell’insediamento del presidente Edgar Grospiron, il budget è aumentato di poco più di 100 milioni di euro, facendo sforare la soglia dei 2 miliardi.

Questa variazione è dovuta all’affinamento delle previsioni su circa 3mila voci di spesa, tra cui l’evoluzione del cambio euro/dollaro e la definizione dei siti di gara, tema su cui si va verso una chiusura del cerchio.

La ripartizione dello stanziamento

La riunione si è svolta nella sede del Cojop a Décines, alla presenza della ministra dello Sport Marina Ferrari, dei presidenti di regione Renaud Muselier e Fabrice Pannekoucke, della presidente del CNOSF Amélie Oudéa-Castéra e di altri rappresentanti istituzionali e del territorio alpino.

Il budget è suddiviso in due grandi aree. Una metà sarà destinata ai costi operativi e tecnologici legati all’organizzazione e alla gestione dei siti, mentre l’altra metà coprirà le spese amministrative, le risorse umane e le attività di marketing e commerciali.

Sul fronte delle entrate, circa un quarto dei fondi arriverà da Stato ed enti locali, mentre i restanti tre quarti saranno garantiti da capitali privati. Di questi, il 30% sarà assicurato direttamente dal Comitato Olimpico Internazionale, mentre il 45% – pari a circa 500 milioni di euro – dovrà essere raccolto dal Cojop attraverso partnership e sponsorizzazioni.

«Questo primo budget concilia l’obiettivo di Giochi sobri e rispettosi delle finanze pubbliche con l’ambizione di offrire un evento spettacolare e utile al territorio, allo sport e a tutti i francesi – ha commentato Grospiron -. È la bussola che guiderà il nostro lavoro nei prossimi quattro anni, nel segno della sobrietà e dell’efficienza».

Le questioni ancora aperte

Nonostante l’approvazione del budget rappresenti un passo importante, restano diversi nodi da sciogliere. Tra questi, la definizione delle discipline aggiuntive decise dal CIO e degli sport opzionali proposti dal Cojop.

Le eventuali nuove discipline dovranno autofinanziarsi, poiché non sono previste risorse dedicate nel bilancio principale. I dibattiti su quali discipline introdurre – dal freeride al télémark, passando per il gravel o il trail – si apriranno solo dopo i Giochi di Milano-Cortina 2026.

La definizione dei siti ufficiali delle competizioni dovrebbe arrivare entro fine anno, possibilmente prima del 15 dicembre, data del prossimo consiglio d’amministrazione. Una visita dei membri del CIO, prevista per i primi di dicembre, potrebbe chiarire la situazione.

I siti di gara: verso la mappa definitiva

Tra le località candidate, Val-d’Isère appare sempre più probabile, anche se dovrà farsi carico dell’alloggio degli atleti. La Savoia resta uno dei dossier più complessi, mentre la regione Sud ha già stabilito le proprie sedi e potrebbe ospitare la maggior parte delle nuove discipline.

Ancora da decidere la distribuzione delle gare tra Courchevel e Val-d’Isère. Una delle ipotesi prevede la divisione per tipologia di prova, con le gare di velocità a Courchevel e quelle tecniche a Val-d’Isère; l’altra invece propone una separazione per genere, con le competizioni maschili a Courchevel e quelle femminili a Val-d’Isère. 

In entrambi i casi, le differenze di durata e di impatto logistico sono significative e alimentano il dibattito locale, in vista anche delle elezioni municipali del 2026. Sembra invece confermato che Méribel sia stata esclusa dalla lista dei siti, così come Tignes, inizialmente considerata per ospitare i Giochi Paralimpici.

Quest’ultimi potrebbero essere assegnati a Courchevel, che ha già presentato la propria candidatura dopo aver organizzato con successo la Coppa del Mondo di paraski nel dicembre 2024.