Pogacar eguaglia Coppi: quinto Lombardia consecutivo e incassi record nel 2025

Il campione sloveno eguaglia Coppi con il quinto Giro di Lombardia, anche se il suo è consecutivo. Tra stipendio UAE, bonus, sponsor e merchandising: ecco quanto ha incassato Tadej nel 2025.

Cycling2025 Tadej Pogacar
Tutti i numeri
Image Credits: Vincent Kalut Photonews/PNewsZ/Insidefoto

Tadej Pogacar ha trasformato l’eccezionale in routine. Vincendo per la quinta volta consecutiva Il Lombardia, il fuoriclasse sloveno ha riscritto la storia del ciclismo mondiale, eguagliando Fausto Coppi nel numero di successi (cinque), ma superandolo per continuità: nessuno, prima d’ora, aveva mai conquistato cinque edizioni di fila della “Classica delle foglie morte”.

Nel Lombardia 2025, Pogacar ha staccato tutti a 37 km dall’arrivo, lasciando Remco Evenepoel a 1’48” e l’australiano Michael Storer (Tudor) al terzo posto. Un dominio che si è ormai fatto abitudine: 

«Non guardo ai numeri e ai record – ha dichiarato il campione dell’UAE Team Emirates al termine della gara – ma posso dire che è stata ancora una volta la mia stagione migliore. Tutto è andato alla perfezione».

Una stagione che parla da sé: 20 vittorie, tra cui Tour de France, Fiandre, Liegi, Mondiali, Europei e Tre Valli Varesine. Numeri da leggenda, ma non solo, perché dietro il fenomeno sportivo si cela una macchina economica senza precedenti nel ciclismo moderno.

Il business Pogacar: 12 milioni nel 2025

Ma Pogacar non è solo un atleta formidabile: è diventato un brand dal valore commerciale straordinario. I numeri parlano chiaro: secondo un’analisi pubblicata da La Gazzetta dello Sport, nel 2025 lo sloveno ha incassato circa 12 milioni di euro, una cifra che lo pone ai vertici assoluti del ciclismo mondiale.

Il contratto con il team UAE-Emirates, rinnovato dopo la storica tripletta Giro-Tour-Mondiali del 2024, garantisce a Pogacar 8 milioni di euro annui (in aumento rispetto ai precedenti 6 milioni) fino al 2030, con una clausola di rescissione monstre da 200 milioni.

A questi si aggiungono i bonus per le grandi vittorie: 1 milione per il Tour de France, 500mila euro per Giro e Vuelta, 250mila per i Mondiali. Nel 2025, grazie ai successi al Tour e ai Mondiali, ha incassato 1,25 milioni di euro da questa voce variabile.

Sponsor e immagine: un brand che raddoppia

L’agenzia A&J All Sports, che gestisce l’immagine del campione, ha costruito un portfolio di nove partnership di prestigio: Colnago (biciclette), Dmt (scarpe), Met (caschi), Continental (pneumatici), Enervit (nutrizione), Jana (acqua), Plume (wi-fi), l’ufficio del turismo sloveno e MyWhoosh (ciclismo virtuale).

Nel 2025 queste collaborazioni hanno fruttato 2 milioni di euro, ma le prospettive sono ancora più rosee. Sono già in corso negoziazioni per due nuovi partner da 1 milione ciascuno, che porteranno i proventi da sponsorizzazioni a 4 milioni nel 2026, il doppio.

«Tre anni fa il logo personale era quasi un vezzo, – spiega il manager Alex Carera nella ricostruzione della Gazzetta dello Sport. – Oggi è una parte fondamentale del valore dell’immagine di Tadej. Ogni anno il valore del brand Pogacar raddoppia rispetto all’anno precedente».

A riprova della crescita esponenziale del brand Pogacar, le vendite di merchandising hanno generato almeno 1 milione di euro nel 2025, il doppio rispetto ai 500mila del 2024.

Il successo commerciale è evidente: dall’abbigliamento alle biciclette, tutto è sold out. Colnago ha prodotto 300 biciclette in edizione limitata al prezzo di 17mila euro ciascuna, per un giro d’affari superiore ai 5 milioni. Le sue divise di gara Pissei sono state anche messe all’asta, come il body usato alle Strade Bianche venduto per 30.000 euro.

Parte delle royalties dei prodotti vengono devolute alla Fondazione Tadej Pogacar, che sostiene la ricerca contro i tumori e l’Academy per 200 giovani ciclisti sloveni.

Un confronto con i grandi del passato

Per trovare cifre paragonabili bisogna tornare a Lance Armstrong che, nel 2005, all’apice della carriera, arrivò a incassare 28 milioni di dollari (un caso a parte, con tutto ciò che ne conseguì). In Italia si ricorda il celebre rifiuto di Marco Pantani che, dopo la doppietta Giro-Tour del 1998, declinò l’offerta Mapei da 5 miliardi di lire (circa 4 milioni di euro attuali) per fedeltà alla Mercatone Uno, che invece gliene offriva 3.

Pogacar rappresenta una nuova era del ciclismo professionistico: un campione dominante capace di trasformare le imprese sportive in un impero commerciale. A 27 anni, unisce successo sportivo, solidità economica e reputazione etica, un trittico raro nello sport contemporaneo.

E considerando che nel 2026 gli incassi sono destinati a crescere ulteriormente, il fenomeno sloveno è solo all’inizio della sua ascesa economica, proprio come quella sportiva sembra non avere limiti.