De Giorgi, «Velasco è un esempio e delle ragazze siamo i primi tifosi»

Dopo il successo delle ragazze di Velasco tocca agli uomini di De Giorgi tenere in alto il nome dell’Itavolley nel Campionato del Mondo in partenza questo weekend nelle Filippine.

Fefe De Giorgi
In difesa del trofeo
Image credit: FIPAV

Partecipare a una competizione come detentori del titolo porta sempre un carico aggiuntivo di aspettative. Se poi questa competizione inizia giusto a una settimana di distanza da quando le colleghe, sempre d’azzurro vestite, hanno alzato lo stesso trofeo, il carico di responsabilità aumenta ancora di più.

Lo sa bene Fefé De Giorgi, che anche se di Mondiali ne ha vinti quattro, conquistando il trofeo sia da giocatore che da allenatore, non perde di vista il fatto che le imprese sportive si fanno in campo con un lavoro costante e senza mai sottovalutare la situazione e l’avversario.

«L’Italia di Julio Velasco si esalta nelle difficoltà e per noi deve essere un esempio – ha dichiarato serenamente in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Siamo prima di tutto loro tifosi, siamo contenti e orgogliosi ed è bello vederle in campo perché giocano bene».

Nessun paragone scomodo quindi, semmai una fonte di ispirazione aggiuntiva, come è in grado di fare il loro ct, quel Velasco che anche di De Giorgi è stato allenatore.

Julio Velasco, fonte di ispirazione

«Di Velasco tutti sottolineano le frasi significative, i concetti che esprime nelle interviste e nei discorsi pubblici, ma più di tutto sa allenare, conosce la pallavolo come pochi. Vorrei che fossimo ispirati da loro, dal gruppo, da quanto sono compatte, da come hanno saputo resistere senza disunirsi. Da come sanno giocare quando sono in difficoltà, perché è in quei momenti che misuri veramente le squadre. E in questo senso spero veramente che siano di ispirazione».

E, come anticipato in apertura, oltre allo stimolo delle colleghe che hanno appena alzato il trofeo di campionesse del mondo, c’è che i ragazzi di De Giorgi quel trofeo devono difenderlo, dopo averlo conquistato nel 2022, in casa di una rivale pesantissima come la Polonia, che si è dovuta arrendere in finale.

«Di quella vittoria ci resta tanto orgoglio – puntualizza il Ct -, Non sento responsabilità perché in questi tre anni sono successe tante cose, ci sono state tante competizioni. Abbiamo avuto la conferma di essere sempre lì, tra le squadre migliori, ma qualcuno ci è passato davanti. Quindi quello che sentiamo più di tutto è il desiderio, l’esigenza di essere competitivi per ri-passare davanti».

L’Italia infatti ha perso la testa del ranking FIVB e si presenta al Mondiale nelle Filippine come seconda appena sotto la Polonia, che ha conquistato la Nation League a scapito proprio dei ragazzi di De Giorgi e tallonata da Brasile e Francia.

Il titolo da difendere e la voglia di rivincita con la Polonia

«C’è molto equilibrio, non c’è una squadra dominante – riflette De Giorgi –; la Polonia è decisamente una delle grandi favorite, ha una gran rosa, la più profonda di tutte ma all’Olimpiade ha perso 3-0 contro la Francia. Non c’è una nazionale imbattibile: chi darà il massimo delle proprie possibilità vincerà».

Con l’attuale formula dei Mondiali, con eliminazioni dirette a partire dagli ottavi, il cammino dell’Italia, in base al ranking potrebbe ritrovare i rivali polacchi molto in là, con una possibile Argentina agli ottavi di finale, poi la Francia e dunque la Polonia in semifinale. «Se vogliamo arrivare in fondo sono queste le squadre che dobbiamo battere. Si inizia presto col dentro o fuori, ma questo hanno deciso e noi dobbiamo farcelo andare bene. Bisogna pensare ad una partita alla volta», conclude De Giorgi.

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