Olimpia Milano, Messina: «La stagione più dura di sempre per onorare Armani»

Ettore Messina presenta la nuova stagione dell’Olimpia Milano, la prima senza Giorgio Armani. Tra Eurolega più lunga, trasloco al PalaLido e il futuro con Peppe Poeta, il club biancorosso si prepara a un anno cruciale.

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Mercato e futuro
Image Credits: Frederic Chambert / Panoramic / Insidefoto

La nuova stagione dell’Olimpia Milano si apre all’insegna di un’eredità pesante e di una sfida inedita: onorare la memoria di Giorgio Armani, storico patron del club scomparso la scorsa settimana, e al tempo stesso affrontare un’annata che coach Ettore Messina definisce «la più dura di sempre».

«Il nostro impegno sarà fare il meglio possibile per ricordare Giorgio Armani – ha dichiarato Messina in conferenza stampa. – Tutti voi sapete cosa ha significato per questo club, per la pallacanestro italiana ed europea, e ovviamente tutto quello che ha rappresentato nella sua professione».

Una stagione di ricostruzione

L’Olimpia vuole cancellare l’amarezza del 2024/25, concluso senza titoli nazionali e lontano dai playoff di Eurolega.

«Sappiamo che abbiamo bisogno di riconquistare fiducia, – ha ammesso il coach, – di meritarci il sostegno dell’ambiente. Cercheremo di farlo passo dopo passo».

Il cammino sarà reso più complicato dall’Eurolega a 20 squadre, passata da 34 a 38 partite con dieci doppi turni, e dal trasloco obbligato all’Allianz Cloud tra dicembre e marzo, quando il Forum sarà occupato dai Giochi di Milano-Cortina.

«Quello sarà il momento più delicato della stagione, dimezzerà gli spettatori, – ha spiegato il tecnico. – Dovremo essere compatti come non siamo sempre stati».

La questione Messina-Poeta

Sul futuro personale, Messina – sotto contratto fino al 2026 – ha preferito non sbilanciarsi:

«Non deve essere il tema di questi mesi. Ne parleremo a fine stagione, anche per rispetto verso la squadra. Quello che voi vedete è quello che sarà».

Più definita invece la posizione di Peppe Poeta, rientrato da Brescia con un ruolo di primo assistente e, nelle intenzioni della società, erede designato in panchina.

«Abbiamo voluto qui Peppe perché abbiamo un progetto per il futuro attorno a lui, – ha sottolineato Messina – ed è una persona che ha dimostrato qualità tecniche e umane adatte a questa società. Non va mai oltre le righe e si fa notare sempre e solo per quello che produce in campo, con il lavoro. è stato un progetto condiviso con la proprietà: lui ha dimostrato di tenere a questo tipo di percorso che gli abbiamo prospettato. L’ho trovato più propositivo».

Il mercato e la profondità del roster

Per reggere l’impatto del nuovo format europeo, l’EA7 ha rafforzato il roster con un mix di esperienza e prospettiva così da avere anche alternative.

«Abbiamo aggiunto sia veterani che giovani, – ha dichiarato. – Vogliamo una squadra che si passa la palla e che difende. E che dimostri durezza mentale, che non sempre l’anno scorso abbiamo avuto».

Nel reparto esterni spiccano gli arrivi di Lorenzo Brown, che Messina definisce «un playmaker di carisma ed esperienza che ci ha sempre fatto soffrire», e del giovane Ellis, «dal grande futuro».

Sotto canestro, il ritorno di Josh Nebo viene considerato un valore aggiunto dopo una stagione segnata dagli infortuni, affiancato dai veterani Booker e Dunston per coprirgli le spalle. 

«In campionato potremmo avere un turnover marcato. Giocatori come Guduric, Shields, Brown, potremmo usarli due partite su tre. E far riposare LeDay. È una questione di efficienza: impensabile che un ristretto gruppo di giocatori tenga sempre botta».

Dal mercato Nba è arrivato Vlatko Čančar, reduce dai Denver Nuggets, sul quale il club punta per un rilancio dopo l’infortunio.

Gli infortuni e i primi appuntamenti

Non mancano le incognite fisiche. Marko Gudurić, uno dei colpi estivi, è rientrato dagli Europei con una tendinite che ne mette a rischio l’impiego a inizio stagione. In dubbio anche Stefano Tonut, ancora alle prese con una lesione muscolare.

«Stiamo lavorando con Nebo e Cancar per averli presto al 100%, – ha fatto chiarezza Messina. – Crediamo che Vlatko possa tornare a essere quello di prima dell’infortunio. Totè? Quando sarà pronto ci contiamo. Guduric ha una tendinite importante, ci andremo coi piedi di piombo. Tonut rientrerà tra poco in gruppo. Siamo sulla strada giusta».

Il primo banco di prova ufficiale arriverà il 27 settembre con la Supercoppa Italiana, che vedrà l’Olimpia affrontare in semifinale la Virtus Bologna campione d’Italia.

Tra presente e futuro

La stagione 2025/26 sarà quindi un crocevia per il club di via Caltanissetta: tra la memoria di Giorgio Armani, la pressione di un’Eurolega sempre più competitiva e la prospettiva di un futuro guidato da Peppe Poeta. Messina lo sa bene:

«Le squadre che avranno più coesione e sapranno restare compatte anche nei momenti difficili avranno più chance. Noi vogliamo esserci quando conterà davvero».

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