Wimbledon, via libera all’espansione da 230 milioni: nuovo stadio e 38 campi entro il 2030

L’Alta Corte del Regno Unito respinge il ricorso di Save Wimbledon Park: l’All England Club potrà avviare l’espansione del torneo con 38 nuovi campi, un’arena da 8.000 posti e 27 acri di parco pubblico.

Wimbledon campi tennis
Wimbledon si espande
Image Credits: Antoine Couvercelle / Panoramic/ Insidefoto

Wimbledon si prepara a una rivoluzione. Dopo un lungo iter legale, il prestigioso torneo londinese ha ottenuto l’approvazione definitiva per un piano di espansione da 230 milioni di euro, che trasformerà radicalmente l’All England Lawn Tennis Club (AELTC) e le sue infrastrutture. Il progetto prevede la costruzione di 38 nuovi campi da tennis e di un nuovo stadio da 8.000 posti, oltre a edifici tecnici, accessi rinnovati e un parco pubblico di oltre 27 acri (circa 93.000 metri quadrati).

Il piano, fortemente osteggiato dal gruppo ambientalista Save Wimbledon Park (SWP), è stato recentemente convalidato dall’Alta Corte di Giustizia, che ha respinto il ricorso presentato contro la Greater London Authority (GLA). L’accusa? Aver approvato una trasformazione considerata “illegittima” su un terreno protetto: l’ex Wimbledon Park Golf Club, un’area inserita tra i beni di interesse storico paesaggistico (Grade II*), disegnata in parte dal celebre architetto del paesaggio Lancelot “Capability” Brown.

La sentenza e il contenzioso

La decisione è stata firmata dal giudice Mr Justice Saini, che ha definito razionale e correttamente esercitata la valutazione del progetto da parte delle autorità londinesi. Secondo la Corte, i vincoli presenti sul terreno – legati a usi pubblici e alla conservazione del paesaggio – non costituiscono un ostacolo materiale alla realizzazione del progetto.

Il gruppo SWP, che ora valuta un’ulteriore impugnazione, ha definito la sentenza preoccupante e teme possa costituire un precedente per future edificazioni su aree verdi protette nella capitale e nel resto del Regno Unito.

Obiettivi strategici

L’espansione permetterà di portare a Wimbledon anche le qualificazioni del torneo, attualmente disputate a Roehampton, in linea con quanto già avviene negli altri tre tornei del Grande Slam. La nuova arena coperta sarà la terza per capienza del complesso, dietro alla Centre Court e alla Court No.1, e consentirà una gestione più flessibile del calendario in caso di pioggia.

A regime, l’incremento di infrastrutture consentirà al torneo di accogliere fino a 50.000 spettatori in più al giorno. L’intero progetto dovrebbe essere completato entro il 2030, anche se non è ancora stato ufficializzato un cronoprogramma definitivo.

Ricadute economiche e ambientali

Secondo il vice sindaco di Londra, Jules Pipe, il piano genererà importanti benefici economici, culturali e ambientali per l’area metropolitana, la capitale e il Regno Unito intero. Il sindaco Sadiq Khan – che si è astenuto dal processo decisionale per via di precedenti dichiarazioni favorevoli – ha salutato la sentenza come una notizia eccellente che consolida la reputazione di Wimbledon come il più importante torneo di tennis del mondo.

Dal punto di vista ambientale, l’All England Club si è impegnato a destinare 27 acri di nuovo parco all’accesso pubblico permanente (eccetto durante il torneo) e a rendere accessibili sette dei nuovi campi anche durante l’anno. Il terreno, acquistato nel 2018 per circa 65 milioni di sterline, era precedentemente occupato da un esclusivo golf club privato.

Wimbledon, un asset strategico per lo sport britannico

Il torneo di Wimbledon rappresenta uno degli asset sportivi e mediatici più rilevanti del Regno Unito. L’edizione 2025, conclusasi il 13 luglio con le vittorie di Iga Swiatek e Jannik Sinner, ha distribuito un montepremi record di 53,5 milioni di sterline (62,8 milioni di euro), in crescita del 7% rispetto all’anno precedente e più che raddoppiato rispetto a dieci anni fa.

Fondato nel 1877, il torneo è oggi uno dei simboli della cultura sportiva britannica, oltre che un generatore diretto di occupazione, turismo e investimenti. L’espansione appena approvata rafforza il posizionamento competitivo del torneo rispetto agli altri Grandi Slam – Australian Open, Roland Garros e US Open – sia sul piano infrastrutturale che commerciale.

«Abbiamo ora un’autorizzazione solida – ha così commentato la sentenza Deborah Jevans, presidente dell’All England Club, – che ci permette di dare una casa permanente alle qualificazioni di Wimbledon e di restituire un’area verde alla comunità locale. Siamo pronti a consegnare tutti i benefici promessi nel più breve tempo possibile».

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