Il Circuit de Barcelona-Catalunya torna sul gradino più alto del podio della sostenibilità. Nella quinta edizione dello Sustainable Circuits Index™ (SCI™), lo studio internazionale che valuta l’impegno ambientale dei circuiti motoristici, l’impianto catalano è stato nominato il più sostenibile al mondo, superando nuovamente il Mugello, che scivola al secondo posto. A pari merito sul terzo gradino del podio ci sono Silverstone e il Circuit de la Sarthe, sede della 24 Ore di Le Mans.
Realizzato dalla società di consulenza Enovation Consulting in collaborazione con il professor Paolo Taticchi, docente di strategia e sostenibilità alla University College London, lo SCI™ analizza 117 circuiti internazionali (permanenti e temporanei) attraverso 21 criteri suddivisi in sette macro-aree, tra cui strategie ambientali, gestione dei trasporti, energia, biodiversità e coinvolgimento della comunità.
Un modello di sostenibilità
Il circuito catalano, già vincitore nel 2022, si è distinto nel 2025 per le sue strategie di lungo termine in ambito sostenibile. Ha ottenuto i punteggi più alti nelle categorie “strategia”, “trasporti” ed “energie rinnovabili”.
Tra le iniziative premiate, spiccano il programma “Keep it Shiny and Sustainable (KiSS)” per la riduzione dei rifiuti — che include, ad esempio, la distribuzione di bicchieri riutilizzabili — e l’installazione del più grande impianto fotovoltaico pubblico di autoconsumo della Catalogna, con 2.319 pannelli che coprono il 50% del fabbisogno energetico dell’impianto.
Il circuito ha inoltre mantenuto l’accreditamento FIA Environmental Accreditation a 3 stelle e rinnovato le certificazioni ISO 14001 e ISO 20121. Ciò conferma un percorso coerente con l’Agenda 2030 dell’ONU.
Inclusione, biodiversità e comunità
Lo studio ha messo in luce anche l’impegno del Circuit nella tutela della biodiversità. Impegno attuato in collaborazione con aziende locali come BOSCAT per la gestione sostenibile delle aree forestali, e l’utilizzo creativo di vecchi pneumatici come barriere e fioriere. Notevole l’attenzione all’inclusività, con spazi dedicati a persone con mobilità ridotta, una Kids Zone con laboratori sulla sostenibilità e progetti educativi rivolti alla comunità locale.
«Il Circuit de Barcelona-Catalunya è pienamente impegnato in un percorso di miglioramento continuo per integrare la sostenibilità nelle proprie attività, – ha dichiarato Pau Relat, presidente di Fira de Barcelona e Fira Circuit. – Il nostro obiettivo è che il circuito sia una forza trainante verso un’economia sostenibile, rinnovando ogni anno certificazioni e processi operativi.»
Circuiti sostenibili 2025: le novità del ranking
Anche quest’anno, lo studio ha incluso una classifica separata dedicata ai circuiti temporanei. Il Marina Bay Street Circuit di Singapore si conferma leader assoluto in questa categoria, davanti all’Autodromo Internazionale di Miami e al Delfi Rally Estonia.
Il circuito di Suzuka, in Giappone, è stato premiato come “più migliorato”, con un balzo di ben 37 posizioni rispetto al 2024. Menzioni speciali sono andate anche a Magny-Cours (Francia), al Sonoma Raceway (Stati Uniti) e all’Indianapolis Motor Speedway.
Dal 2021, anno della prima edizione dello SCI™, la differenza tra i circuiti in testa e quelli in coda si è notevolmente ridotta. Se nella prima edizione 64 impianti ricadevano nell’ultima categoria, oggi sono scesi a 41, segno di un generale progresso del settore in ambito sostenibile.
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F1 lontana dai circuiti più virtuosi
Nonostante gli sforzi dichiarati dalla Formula 1 in materia di sostenibilità, solo quattro dei 15 circuiti inseriti nelle prime tre categorie dello SCI™ hanno un contratto a lungo termine con il Circus. In confronto, la MotoGP corre su cinque degli impianti più sostenibili al mondo.
Una discrepanza che fa riflettere, soprattutto considerando che dal 2026 il Gran Premio di Spagna si sposterà dal tracciato catalano al nuovo circuito semipermanente di Madrid, lasciando incerto il futuro del Circuit de Barcelona-Catalunya nel calendario della Formula 1.
«I circuiti hanno un impatto enorme sull’ambiente e la società, – ha sottolineato Paolo Taticchi – ma anche l’opportunità concreta di generare cambiamenti duraturi a livello locale. Il Sustainable Circuits Index vuole essere un riferimento per stimolare il miglioramento costante in tutto il settore motoristico».
In un mondo del motorsport che si avvia verso una nuova era fatta di performance ma anche di responsabilità ambientale, il Circuit de Barcelona-Catalunya si conferma pioniere e punto di riferimento globale.